Romelu Lukaku con la maglia del Napoli
Romelu Lukaku con la maglia del Napoli

Archiviata la sosta per le Nazionali, torna il campionato con il Napoli pronto a sfidare l'Empoli nella trasferta del Castellani (inizio ore 12.30). Una partita insidiosa per gli uomini di Antonio Conte, che andranno alla ricerca di un altro risultato positivo per continuare la propria corsa in testa alla classifica. L'Empoli, dal canto suo, cercherà di sfruttare il fattore campo, organizzando una partita di grande attenzione alla fase difensiva.

Empoli Napoli: le probabili formazioni

EMPOLI (3-5-2): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti (De Sciglio); Gyasi, Anjorin, Grassi, Fazzini (Henderson), Pezzella; Esposito; Colombo (Solbakken). All. D'Aversa

Modulo 3-5-2 per D'Aversa: piccolo dubbio in difesa riguardo le condizioni di Viti, tuttavia il classe 2002 potrebbe scendere regolarmente in campo. Se non dovesse farcela pronto De Sciglio. Il centrocampo sarà a cinque con Gyasi a destra, Anjorin, Grassi e Fazzini (o Henderson) al centro, Pezzella a sinistra. In attacco, Colombo sembra favorito su Solbakken per partire titolare accanto a Pio Esposito.

NAPOLI (4-2-3-1): Caprile; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Spinazzola (Olivera); Anguissa, Gilmour; McTominay, Politano, Kvaratskhelia; Lukaku. All. Conte

Per quanto riguarda il Napoli, la situazione sembra più delineata: Elia Caprile giocherà ancora dal primo minuto, in attesa del ritorno di Meret previsto per sabato prossimo. Spinazzola spinge per un posto da titolare sulla sinistra, nonostante Olivera (rientrato leggermente affaticato dalla Nazionale) abbia dato rassicurazioni sulla sua tenuta fisica. Deciderà Conte, ma è molto probabile l'impiego dell'ex Roma. Gilmour sostituirà l'infortunato Lobotka a centrocampo, conferendo freschezza e dinamismo alla manovra, mentre Kvaratskhelia - nonostante le dichiarazioni di Conte - resta favorito su Neres per completare l'attacco insieme a Politano, Lukaku e Mc Tominay.

Analisi tattica del gioco offensivo dell'Empoli

L'Empoli sviluppa una manovra di gioco dinamica, incentrata su una costruziona bassa che parte dal portiere Vasquez: il colombiano tende a trattenere spesso il pallone tra i piedi per attirare la pressione di un avversario su di lui. Le opzioni di sviluppo 4+2 e 3+2 evidenziano la flessibilità dei giocatori in campo, infatti Anjorin e Grassi si abbassano a supportare la manovra, creando superiorità numerica e aiutando la circolazione del pallone. Questo approccio permette di mantenere il possesso e di cercare l'uscita attraverso i terzini, prima di verticalizzare in maniera diretta sulla prima punta (Colombo o Solbakken), che viene utilizzata come riferimento per giocare di sponda o allargare sulle corsie esterne. Pezzella a sinistra si distingue per la sua spinta e i suoi cross frequenti. Dall'altra parte, Gyasi fornisce un supporto costante in fase di chiusura dell'azione offensiva. Inoltre, gli inserimenti delle mezzali - soprattutto Anjorin e Fazzini - rappresentano un'arma ulteriore da sfruttare per creare pericoli agli avversari.

L'ora di Gilmour e la nuova richiesta di Conte a Lukaku

Conte e lo staff hanno studiato ogni minimo particolare dei toscani. La preparazione meticolosa è sinonimo di attenzione ai dettagli, un aspetto cruciale per affrontare avversari come l'Empoli, che possono riservare sorprese. L'assenza di Lobotka, un elemento chiave per gli azzurri, rappresenta una perdita importante, ma al contempo una grande opportunità per Billy Gilmour di dimostrare il suo valore. Grazie alla sua eccellente visione di gioco, lo scozzese potrà reggere le redini del centrocampo, cercando di liberare gli esterni/trequartisti e la punta con interessanti imbucate tra le linee. Il suo particolare stile di gioco sarà orientato verso un attacco più diretto, il che potrebbe rendere la squadra ancora più pericolosa in fase offensiva.

Romelu Lukaku, da parte sua, dovrà sfruttare al meglio l'ottimo lavoro di preparazione svolto nelle ultime settimane, che gli ha permesso di raggiungere determinati standard richiesti dal professor Coratti. Il belga ora sta bene, quindi Conte si attende una grande prestazione. Il fatto che il tecnico leccese desideri vederlo più affamato ed egoista sotto porta, suggerisce una novità sostanziale in vista di Empoli, dove probabilmente vedremo un giocatore attivo in fase di sostegno per la squadra (sempre leggermente defilato sulla destra), ma anche più presente al centro dell'area di rigore, una zona di campo dove può determinare in maniera sostanziale.

Le strategie di Conte per scardinare il muro toscano

L'Empoli di D'Aversa si presenta con una difesa ben organizzata e con un approccio di marcature stabilite uomo su uomo. Ogni calciatore ha il proprio riferimento, da seguire costantemente in diverse zone di campo. La strategia del Napoli per scardinare il muro toscano potrebbe concentrarsi sul creare spazi attraverso movimenti senza palla. Parliamo principalmente di "abbassamenti" delle posizioni di alcuni calciatori specifici: situazioni di gioco studiate per attirare gli avversari fuori dalla loro zona di comfort. Prendiamo come esempio una slide fotografica in merito alla partita Lazio-Empoli: Goglichidze e Grassi seguono i loro riferimenti (Zaccagni e Dia) nella metà campo laziale. Si forma un 7 vs 7 da una parte ed un 3 vs 3 dall'altra. In una situazione del genere, avere un calciatore come Gilmour, capace di verticalizzare in modo rapido e qualitativo verso gli attaccanti, potrebbe rivelarsi fondamentale.

In fase di costruzione, da non sottovalutare la giocata diretta dalle retrovie (anche dal portiere) su Lukaku e Mc Tominay, da attuare principalmente in fase di pressing alto da parte dei padroni di casa. Nella foto seguente evidenziamo una circostanza del genere: Empoli in pressione alta con 6 calciatori, in risposta ad una disposizione biancoceleste 4-2-2-2 (usata anche dal Napoli). Il rilancio di Provedel mette fuori gioco le prime due linee toscane, garantendo un 4 vs 4 in fase offensiva. In altre situazioni, tuttavia, l’Empoli assume un atteggiamento più ermetico, sfruttando il proprio blocco per difendere in maniera solida. Si delinea un 5-3-2 o anche 6-3-1 (quando Grassi si unisce sulla linea dei cinque difensori). In entrambe le disposizioni, Gyasi e Pezzella restano bloccati da terzini. In queste circostanze, i ragazzi di Conte dovranno adottare strategie diverse per superare una difesa così ben organizzata: pazienza e velocità nel possesso palla (che sarà di gran lunga di marca partenopea), nonché uscite da dietro con i centrali, allargando il pallone per i terzini aperti, soprattutto a destra verso il capitano (giocata pianificata Rrahmani-Di Lorenzo-Lukaku). Contro avversari schiacciati a difesa della loro porta, inoltre, l’arma del tiro da fuori è assolutamente da provare. Gli esterni offensivi, partendo da posizioni più larghe e sfruttando eventuali sovrapposizioni o inserimenti dei compagni, potrebbero avere l'opportunità di puntare l'uomo e di accentrarsi per tentare il tiro o l'assist sul secondo palo.


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