Sull’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, emergono novità importanti circa la specificità della clausola che lega Spalletti al Napoli di De Laurentiis.

Si legge sul quotidiano: L’avvocato del Napoli, Mattia Grassani, rivela al Sole 24 Ore che nell’accordo - tuttora vincolato al riserbo - Spalletti si era impegnato a «non allenare nessuna squadra di club e nessuna nazionale fino al 30 giugno 2024». Non solo: l’accordo tra De Laurentiis e Spalletti, secondo Grassani (la controparte, avvocato - e figlio - Samuele Spalletti raggiunto dal Sole ha preferito non rispondere) non sarebbe un patto di “non concorrenza” - che per legge ha precisi limiti di tempo, spazio e oggetto - ma una semplice “concessione” garantita da una penale.

«Spalletti, sul finire della stagione 2022/2023, ha chiesto pubblicamente di essere liberato in anticipo dal contratto di prestazione sportiva e dall’accordo sui diritti di immagine in scadenza al termine della stagione 2023/2024 - dice Mattia Grassani -. Motivi strettamente personali alla base della scelta che doveva, però, essere avallata anche dal club partenopeo. Spalletti, in buona sostanza, nella stagione 2023/2024, non intendeva più allenare, tanto che si sarebbe preso un anno sabbatico lontano dal calcio». Il Napoli, continua il legale di De Laurentiis «vi ha acconsentito, ed è stato sottoscritto, previa condivisione delle parti e dei rispettivi legali, un verbale di conciliazione molto articolato, con il quale De Laurentiis rinuncia ad avanzare ogni pretesa risarcitoria, oltre ad altri diritti, a condizione della fissazione di un corrispettivo in caso di diverse determinazioni del tecnico, successive alla risoluzione consensuale, circostanza che ha avuto un peso determinante per ottenere il consenso del club. Non mi sembra proprio si possa configurare di patto di non concorrenza né di questo si parla nell’accordo».

Secondo Grassani non c’è un perimetro geografico né di mansioni nell’accordo sabbatico: «Nessun limite - dice il legale - semplicemente la penale matura qualora il tecnico, in Italia o all’estero, torni ad allenare formazioni di club o rappresentative nazionali entro il 30 giugno 2024. Tale passaggio è stato chiaramente voluto ed accettato del tecnico».