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Insigne e Koulibaly
Insigne e Koulibaly

Carlo Alvino, giornalista, ha parlato nel corso di 'Terzo Tempo Calcio Napoli' su Televomero. 
Potrete leggere qui le dichiarazioni su Napoli Network.

Antonio Conte in conferenza col Napoli
Antonio Conte in conferenza col Napoli

 

Il Napoli si è affidato e fidato di Conte. La chiave di volta è la decisione, dopo diciannove anni di fare una cosa mai accaduta prima, ovvero di delegare in toto Conte da parte di Aurelio De Laurentiis. Mai avevamo visto questo.

Sulla comunicazione di Conte e sul mercato

Per me la comunicazione di Conte è superiore alla classifica del Napoli di oggi. Viva il politicamente scorretto, se uno deve dire una cosa con durezza la dice. Conte è una persona onesta e verace, dice quello che pensa. La differenza con la Juventus è che il gol che fa il Lecce, il Napoli non lo prende mai per quello spirito di gruppo e di sacrificarsi per il compagno. Conte ha rinnegato il motto 'vincere non è importante, è l'unica cosa che conta' in conferenza stampa dopo vent'anni, finalmente. Solo il lavoro, poi, ti porta alla vittoria. Ha capito quanto è strana la nostra piazza, troppi ‘up and down’, bisogna fare un po' di autocritica. Ci sono sempre delle cose che non vanno bene: prima i nuovi acquisti, poi Meret. Conte già ha capito come siamo fatti, e siamo primi, pensate se non lo fossimo. Il Napoli, memore della disgraziata stagione dell'anno scorso, ha un cammino difficilissimo in Coppa Italia. Se dovesse passare incontrerebbe l'Inter a Milano. Chiesa piace a Conte e al Napoli e a Liverpool non sta giocando, ma per ora è un discorso prematuro. Il Napoli prenderà sicuramente un difensore centrale.

E se tornasse Koulibaly?

 È in uscita dall'Al-Hilal. Contro la Lazio, la coppia formata da Juan Jesus e Rafa Marin mette un po’ d’ansia, ma la logica del gruppo dice che è giusto cambiare undici giocatori. Ho una domanda per il match col Torino: perché in tv non hanno fatto rivedere il gol annullato a David Neres?”

Vi alleghiamo qui l’opinione in tal senso del nostro Francesco Adamo, che proprio poche ore fa si era espresso sull’ipotesi.

Il ritorno di Koulibaly al Napoli: perché si

Vuoi mettere l'emozione di veder tornare Kalidou? L'età non è un problema, dato che di difensori ultratrentenni affidabili ce ne sono stati a iosa. Certo, sicuramente bisognerebbe togliersi dagli occhi il Koulibaly esplosivo che ha fatto sfigurare anche Mbappè, però quello che ha perso in fisicità, potrebbe compensarlo con esperienza e letture del gioco. Poi, bisogna ricordarsi che verrebbe a fare la riserva, non il titolare. E non sarebbe meglio avere un Koulibaly in panchina, anziché Danilo, o lo stesso Rafa Marin?  Senza tener conto che sarebbe un peso importante, e positivo, all'interno dello spogliatoio. E poi, toglierlo alla Juventus… non sarebbe male.

Il ritorno di Koulibaly al Napoli: perché no

Ma che emozioni, ma quale emozioni? (cit.) La nostalgia nel calcio non è mai stata una complice affidabile. E la nostalgia sarebbe sia negli occhi di chi ha visto il miglior Koulbaly che nella mente del giocatore stesso. Il desiderio di rivederlo a quei livelli, desiderio anche suo, potrebbe far perdere di vista il fatto che certi tempi non possono tornare più: insomma, nel tentativo di rinverdire i fasti, il passo potrebbe essere più lungo della gamba. E poi, diciamocelo, che esperienza può mai aver acquisito in più durante il suo Inverno arabo, in un campionato di basso livello? Quando si stacca la spina, riattaccarla è quasi impossibile. E poi a giugno che si fa? Koulibaly avrebbe l'abnegazione e la forza soprattutto di restare ad alti livelli, ma come riserva, almeno un altro anno. E perché investire su di lui a gennaio e non aspettare giugno per puntare su un giovane di prospettiva che possa ambire di togliere il posto ai titolari?

Insomma, questa è solo una suggestione, quindi consideriamola come tale, ma la domanda ponetevela: se foste nei panni di Manna e ADL, fareste questo tuffo nostalgico? Riprendereste Koulibaly?


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