Volata Inter-Napoli: le cinque giornate per assegnare il trono

La Gazzetta dello Sport analizza la corsa scudetto, arrivata alla volata finale.
Inter-Napoli: le cinque giornate per lo scudetto
“Le cinque giornate dello scudetto. Dopo l’ultima notte di Champions il titolo era già dell’Inter e per Inzaghi si spalancavano le porte del rinnovo immediato, non foss’altro per sottrarlo a eventuali attenzioni arabe. Negli stessi giorni il Napoli rifletteva sugli errori che l’avevano portato al -3 in classifica, mentre Conte lanciava sul tavolo il carico da mille: «Qui certe cose non si possono fare...». Il campionato sembrava chiuso, una in fuga l’altra in crisi. Poche ore dopo, l’ennesimo ribaltone di un campionato che dovrebbe suggerire voto di castità assoluto sulle previsioni: Inter ko a Bologna, Napoli non trascendentale ma vincente a Monza, scenario totalmente cambiato. Adesso il favorito, calendario alla mano, è Conte. O no?
Inter più impegni Cinque giornate alla fine, un testa a testa entusiasmante (71-71), quindici punti a disposizione. Napoli meglio nel girone d’andata (44-41), Inter avanti nel ritorno (30-27). Attacco nerazzurro devastante (72-52), difesa in difficoltà (32-25) anche rispetto al passato. Ma le due contendenti non sono pari in tutto. Il Napoli, salvo spareggio, ha cinque-partite-cinque in calendario. L’Inter minimo otto: da domani (Coppa Italia) al 18 maggio (penultima di campionato) potrebbe addirittura giocare due volte a settimana se si qualifica per la finale di Coppa Italia dove, in caso, ci sarà al 99 per cento il Bologna. Nè Inter né Napoli stanno arrivando freschi e riposati al finale, com’era preventivabile, ma il carico fisico e mentale s’annuncia diverso. Di sicuro i nerazzurri avranno meno tempo per recuperare. Però...
Come dicono quelli che hanno vinto, da Lippi a Capello, essere in corsa per tutti i traguardi ha spesso l’effetto opposto: è un ricostituente, una dinamo. I successi potrebbero dare la carica all’Inter. La componente psicologica influisce meno sul calendario: nell’unico dato obiettivo a disposizione per un’analisi non c’è gara (salvo smentita). Il Napoli ha un percorso decisamente più abbordabile. Se fosse uno slalom parallelo, i paletti sarebbero molto più larghi per una discesa fluida fin dalla prossima giornata. Inzaghi ospita la Roma prima nel ritorno (34 punti contro i 30 dei nerazzurri). Il Napoli riceve il Torino che sta viaggiando a ritmi più alti dell’andata ma, sulla carta, è meno duro dei giallorossi.
Chi fa più punti? La cosa divertente, o preoccupante, dipende dai punti di vista, è che il Torino sembra l’impegno più difficile per Conte. Trentacinquesima giornata: Inter-Verona e Lecce-Napoli, possibile bottino pieno per entrambe. Trentaseiesima: Torino-Inter e Napoli-Genoa, con i rossoblù di fatto salvi non c’è confronto, è Inzaghi a preoccuparsi. Trentasettesima: Inter-Lazio e Parma-Napoli, Chivu potrebbe essere in piena lotta salvezza ma la Lazio sembra più problematica. Ultimo turno: Como-Inter, con Fabregas che non fa sconti a nessuno, e Napoli-Cagliari. In sintesi: almeno 12 punti sono alla portata di Conte, non si può dire lo stesso per Inzaghi.
Ma quale Napoli? Quello che ha vinto a Monza, contro l’ultima, non induce all’ottimismo sfrenato. Però c’è sempre un McTominay che può risolvere la situazione. Lukaku è di nuovo il centro di gravità. Conte concentrerà tutte le energie sui 450’ restanti, in fondo lui e i giocatori hanno meno da perdere: sono reduci da un decimo posto. Inzaghi deve anche pensare alle (minimo) tre gare del Mondiale per club: valgono gloria e tanti soldi, minimo 24 milioni di dollari nel gruppo e altri 7,5 per gli ottavi. Serve la formula da Nobel per il turnover.
Quale Napoli ma, soprattutto, quale Inter? Nel giro di pochi giorni ne abbiamo viste ancora due. Una dominante, cinica, matura, che muove i reparti in sincronia sconosciuta alle altre e occupa gli spazi con un’intelligenza tattica di cui, per fare un nome, il Barcellona non dispone. L’altra invece è fiacca, non reagisce. Probabilmente dopo nove mesi intensi non sa mantenere lo stesso livello per due partite di fila e nei finali (Napoli, Parma, Bologna) prende gol. Lautaro è tornato Lautaro, gli altri vanno a corrente alternata. In effetti l’Inter di Champions è più concentrata. Può essere la chiave psicologica: se l’Inter affrontasse il campionato come l’Europa... Chissà se Inzaghi o Marotta sono sfiorati dall’idea di rinunciare a qualcosa, ovviamente la Coppa Italia, e al diavolo il triplete. Meglio la doppietta che niente?

Inter-Napoli: Inzaghi e Conte chiamati a fare la differenza
Conte e Inzaghi non si sono mai sfidati personalmente per un trofeo, neanche Coppa e Supercoppa Italia. Uno insegue il quinto scudetto con tre club diversi, l’altro il secondo sempre in nerazzurro. Oltre le apparenze, non ci sono sicurezze sul futuro immediato dei due: Conte, si dice, potrebbe lasciare De Laurentiis, mentre la posizione di Inzaghi sarebbe meno salda se alla fine i “tituli” fossero zero. L’interista oggi ha più pressione addosso, fino a domenica era il contrario. Meno cinque: il conto alla rovescia è cominciato.