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Conte ed Inzaghi
Conte ed Inzaghi

Il duello scudetto sta per entrare nel vivo e la Gazzetta dello Sport analizza il calendario di Inter e Napoli.

Sei giornate al termine: ecco la volata scudetto 

“Meno sei giornate alla fine e tre punti di differenza a separare la capolista dall’inseguitrice unica: Inter punti 71, Napoli 68. Il calendario è favorevole al Napoli, la squadra di Antonio Conte ha davanti a sé una discesa verso il traguardo, affronterà squadre da metà classifica in giù. L’Inter resta padrona del proprio destino, in virtù dei tre gradini di vantaggio, ma dovrà superare muri più alti, affrontare Bologna, Roma e Lazio, tra le altre. Ci sono incroci pericolosi, per Simone Inzaghi, a partire da questo weekend. Nelle uova di Pasqua non si trovano sempre belle sorprese.

Questa giornata pasquale, la 33ª, nasconde una prima trappola. Oggi Monza-Napoli, domani Bologna-Inter. Il dislivello di avversari è evidente. Il Monza è quasi retrocesso in Serie B, il Bologna corre per il quarto posto Champions. Monza e Bologna sono divise da abissi tecnici e motivazionali. Nulla è scontato, gli archivi sono zeppi di risultati clamorosi: nel 1986 la Roma perse uno scudetto quasi vinto per la sconfitta in casa contro il Lecce, condannato alla B. Nell’imprevedibilità sta la bellezza del calcio, però Monza-Napoli di oggi sembra una partita dall’esito scontato. Se il Napoli vincerà, Inzaghi dovrà condividere il primato con Conte per almeno una notte, a 71 pari. Nell’eventualità, forte pressione sull’Inter, attesa domani a Bologna, nello stadio che le costò lo scudetto del 2022, la caduta per 2-1 nel recupero contro i rossoblù. La papera del portiere Radu, il via libera al Milan. Brutti ricordi, aggravati dal fatto che il Bologna di oggi è più forte. Si può rovesciare la prospettiva: se l’Inter vincesse, il Napoli subirebbe un duro colpo, perché questa del Dall’Ara è per l’Inter la trappola più pericolosa.

Conte ed Inzaghi

Le tagliole per Inter e Napoli

 Gli altri due snodi in cui il Napoli potrebbe guadagnare punti sono la 34ª e la 37ª giornata, però questi saranno turni in cui anche Conte dovrà guardarsi da un paio di trappoline. Fine aprile: sabato 26 Inter-Roma; domenica 27 Napoli-Torino. Claudio Ranieri ha sconsigliato scommesse sulla Roma in Champions League, ma la sua squadra rimane un ostacolo fastidioso per chiunque. Il Torino è l’avversario di maggior spessore tra i sei che dovrà affrontare il Napoli. Ha la classifica e la struttura migliori, è attrezzato per resistere e contrattaccare. Il Toro intralcerà anche la strada dell’Inter, alla 36ª. I granata sono l’unico avversario in comune alle duellanti e possono spostare qualcosa nella corsa scudetto. La terza trappola fa capolino alla penultima, sempre che tutto non si risolva prima. Alla 37ª Inter-Lazio e Parma-Napoli. Dipenderà abbastanza dalle molle della classifica. La Lazio sarà indigesta, se sospinta dalla corsa a un posto in Europa. Idem il Parma, se il gruppo di Chivu non avrà raggiunto la salvezza. Proprio al Tardini, con il 2-2 di due settimane fa, l’Inter ha perso due punti che potrebbero costare carissimi, ma il Parma ha giocatori giovani e forti, e potrebbe riservare al Napoli lo stesso trattamento.

 L’Inter deve districarsi tra il ritorno delle semifinali di Coppa Italia, mercoledì contro il Milan, e le semifinali di Champions League contro il Barcellona, nelle due settimane successive. Si fa presto a dire Triplete, ma il dispendio energetico è notevole e genera inconvenienti, come l’infortunio di Marcus Thuram, indisponibile domani a Bologna. Nulla di grave, Thuram dovrebbe rientrare contro la Roma, ma la sua mancanza domani contro il Bologna toglierà qualcosa all’Inter. Il Napoli ha la strada sgombra, gli resta soltanto il campionato. Ieri Conte ha però trasmesso un messaggio destabilizzante, ha detto che tante cose a Napoli non si possono fare, che altre cose sono state disattese, che si è reso conto di alcune dinamiche, e si riferiva alla cessione invernale di Kvaratskhelia. Un po’ lo capiamo. Con Kvara il Napoli avrebbe forse vinto partite paludose come quella di un mese fa a Venezia, finita 0-0. Sono discorsi alla Conte, già sentiti alla Juve o all’Inter, ma la tempistica ci pare sbagliata. Perché confondere la squadra e l’ambiente con riflessioni ambigue sul più bello, a sei dalla fine e con un calendario propizio? Conte avrebbe potuto contenersi, posticipare le amarezze a corsa scudetto conclusa. Come complicarsi la vita da soli, ma sarà il campo a dire l’ultima parola, e le trappole sul cammino dell’Inter sono più taglienti.


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