Ivan Juric, allenatore del Torino, ha parlato in conferenza prima della sfida di campionato contro il Napoli che si disputerà Domenica alle 15.00, ecco gli spunti più interessanti:

Sulla partita: “Per me questo Napoli è la miglior squadra che ho visto da quando sono qua, hanno fatto una grande crescita dallo scorso anno a questo. C'è poco da dire, bisogna essere perfetti e cercheremo di esserlo. Loro rendono difficile tutto. Qualsiasi cosa fai, loro hanno le risposte, si adattano a tutto e sono sempre pericolosi".

Sulla squadra: “Non ho mai visto in Italia una squadra così. Sono perfetti. Non ha i giocatori migliori. Ha due fuoriclasse e gli altri sono ottimi giocatori. Rispetto a squadre del passato hanno meno fuoriclasse, ma sono fantastici sul piano del gioco. Poche volte si sono viste squadre così, anche in Europa".

Sulle armi in più di questo Napoli: “Io penso che hanno due fuoriclasse: Spalletti e Giuntoli. Insieme si sono migliorati a vicenda. Hanno messo insieme giocatori moderni come Anguissa e Kim. Poi non parliamo di Kvara, Osimhen e gli altri. Il gioco di Spalletti non è improvvisato, è tutto programmato, con le sue braccia indica dove deve andare la palla. Gioca un calcio fantastico. All'andata abbiamo fatto una buona partita, penso che siamo stati l'unica squadra ad avere più possesso palla e più tiri di loro. Abbiamo perso però ci sono stati spunti negativi".

Su Rrahmani, suo ex calciatore: “Sono orgoglioso di Rrahmani. Al Verona sono stati bravi a prenderlo a poco e subito abbiamo visto che aveva potenzialità. Anche lui ha sempre lavorato tantissimo, come Buongiorno. Sono contento per lui, è un ragazzo d'oro e gli voglio bene. Come si ferma Kvara? Non lo fermi. Se lo raddoppi lasci spazio a Mario Rui o Zielinski. Djidji ha giocato una buona gara all'andata contro di lui, ma domani non so se ci sarà perché ha un piccolo problema. C'è poco da fare, ci facciamo il segno della croce e speriamo che non sia in giornata".

Sul non aver mai vinto contro Spalletti: “Non guardo questo dato. Alla fine contano i giocatori. Non è che mi disturba, io stravedo per Spalletti. Ci sono altri che hanno il nome ma non sono allenatori, sono gestori. Spalletti è un allenatore. Io e Paro siamo invidiosi delle sue conoscenze. È tosto di carattere, come ha detto lui abbiamo anche litigato in passato, ma lo ammiro".

Hai poi concluso così sulla partita: “Quando hai tanto da guadagnare, hai tanto da perdere. Abbiamo anche noi tanto da perdere. La nostra è una grandissima occasione, l'occasione di giocare con il cuore e liberi. Non credo che non abbiamo niente da perdere. In queste partite non parlo negli ultimi cinque minuti prima del match, lascio che siano loro a parlare. Io parlo prima".