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Antonio Conte e Cesc Fabregas
Antonio Conte e Cesc Fabregas

Partita di fondamentale importanza quella che il Napoli si appresta a giocare tra poco contro il Como. Gli azzurri sono chiamati a tornare alla vittoria dopo tre pareggi consecutivi, con l’obiettivo di rispondere anche all’Inter, vincente ieri nell’anticipo contro il Genoa. I tre punti consentirebbero ai ragazzi di Conte di arrivare allo scontro diretto di sabato prossimo al Maradona con un vantaggio di +2 sui nerazzurri.


Le probabili formazioni di Como Napoli

Fabregas dovrebbe confermare il 4-3-3 messo in campo nella vittoriosa trasferta di Firenze, apportando solo una modifica tra gli 11 titolari, ovvero Kempf per Dossena. Caqueret sembra destinato a riconfermarsi in mezzo al campo, affiancato da Perrone e Da Cunha. Il tridente offensivo sarà mobile e senza punti di riferimento, con Strefezza, Diao e Paz.

COMO (4-3-3): Butez; Smolcic, Goldaniga, Kempf, Valle; Perrone, Caqueret, Da Cunha; Strefezza, Paz, Diao. All.: Fabregas

Per Conte sarà ancora 3-5-2, con due modifiche rispetto all'undici iniziale di Roma: Spinazzola, al rientro, prenderà il posto dell'infortunato Mazzocchi come quinto a sinistra, mentre Politano agirà sulla fascia destra. Fuori Jesus, il blocco difensivo a tre sarà composto da Di Lorenzo, Rrhamani e Buongiorno. Anguissa, pur essendo in diffida, dovrebbe partire titolare: queste sono le ultime che arrivano dal main-stream. Non escludiamo l'utilizzo di Billing, che è stato spesso provato tra i titolari durante gli allenamenti settimanali.

NAPOLI (3-5-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano, Anguissa (Billing), Lobotka, Mc Tominay, Spinazzola; Lukaku, Raspadori. All.: Conte


Analisi tattica del Como di Fabregas

Nico Paz
Nico Paz

Il Como, sotto la guida del tecnico spagnolo Cesc Fabregas, sta mostrando un gioco moderno, caratterizzato da un'alta attenzione al possesso palla, alla costruzione dal basso, ed alle transizioni rapide in attacco. La squadra lariana ha adottato un approccio tecnico-tattico ben definito che si riflette nel suo stile di gioco fluido e dinamico, con il pallone che circola con precisione in ogni zona del campo. I moduli maggiormente utilizzati dal Como sono il 4-2-3-1 ed il 4-3-3. Uno degli aspetti fondamentali riguarda sicuramente la costruzione dal basso, che parte sempre dal portiere. Butez, infatti, è un elemento chiave in questa fase, grazie alla sue ottime abilità con i piedi. La sua capacità di leggere il gioco e di scegliere la distribuzione appropriata - guadagnando metri con il pallone tra i piedi per attrarre la pressione avversaria - risulta essenziale per impostare l'azione. In fase di possesso, il Como alterna due principali disposizioni: 4+2 (con costruzione bassa dal portiere) e 3+2 (costruzione media). I centrocampisti, in particolare Perrone (ottima visione di gioco, piede sinistro) e Caqueret, sono chiamati ad un ruolo fondamentale nella fase di sviluppo. Spesso si abbassano per ricevere il pallone, mentre la squadra lavora per creare triangolazioni e superiorità numerica in mezzo al campo. Un altro calciatore dotato di un’ottima impostazione da dietro è il difensore mancino Kempf. La fluidità dei movimenti non è limitata ai soli difensori e centrocampisti, poiché ci sono altri giocatori offensivi come i vari Nico Paz, Strefezza o anche la prima punta, che sono coinvolti attivamente in questa importante fase di gioco. Più volte si abbassano per raccogliere il pallone ed aprire linee di passaggio, ma appena la squadra recupera il possesso sono pronti a scattare in avanti. Pochi punti di riferimento per l’avversario. Uno si abbassa per liberare lo spazio, l'altro attacca: queste sono le consegne. L'obiettivo di Fabregas è quello di attirare il pressing avversario nella propria metà campo per poi sfruttare gli spazi liberati alle spalle. Anche l'interpretazione dei terzini nel gioco del Como è una chiara evoluzione verso un calcio moderno, giacché non si limitano soltanto ai compiti difensivi, ma partecipano attivamente alla fase offensiva. Il terzino sinistro spagnolo classe 2004 Valle, ad esempio, rappresenta l'elemento distintivo nella moderna interpretazione del ruolo.

Il giovane prelevato in prestito dal Barcellona taglia spesso verso l'interno del campo, attaccando gli spazi intermedi in zona offensiva. Questa posizione, inoltre, permette di liberare il campo a sinistra per l’esterno d’attacco di turno. In alternativa, i terzini possono pure attaccare la profondità in maniera improvvisa. In fase di non possesso, il Como adotta una disposizione tattica distintiva che varia tra il 4-4-2 e la difesa a cinque (5-3-2 o 5-2-3), che si ottiene tramite il sacrificio di un esterno offensivo. Tra i giocatori più coinvolti, Strefezza si distingue per la sua attitudine a contribuire attivamente in difesa. I lariani tendono a pressare in avanti, coinvolgendo più calciatori e mantenendo una linea difensiva piuttosto alta. Tuttavia, quando si tratta di difendere il risultato, non esitano a serrare i reparti, abbassando il loro baricentro e concentrandosi maggiormente sulla difesa.

Parlando dei singoli calciatori del Como, sarebbe superfluo continuare ad elogiare Nico Paz, talento cristallino che sta facendo benissimo in Serie A. Il suo impatto sul campo è sotto gli occhi di tutti, quindi la difesa del Napoli dovrà monitorarlo con grande attenzione e cura per cercare di limitarne le sue straordinarie qualità, soprattutto dal punto di vista tecnico. Paz ha dimostrato di avere un'intelligenza tattica fuori dal comune ed una tecnica sopraffina che lo rendono una minaccia costante per ogni difesa. Oltre allo spagnolo/argentino, c'è un altro giovane che sta letteralmente esplodendo nelle ultime partite: parliamo del classe 2005 Diao. Questo attaccante si distingue per la sua fisicità imponente e la velocità in ripartenza, due caratteristiche che gli consentono di essere un pericolo assiduo per le difese avversarie. Il suo stile di gioco si adatta perfettamente al calcio moderno, dove rapidità e potenza sono fondamentali per mettere in difficoltà i difensori.


Napoli, sarà ancora 3-5-2 con Politano e Spinazzola: una coppia di quinti molto “contiani”

Leonardo Spinazzola
Leonardo Spinazzola

In vista della partita di Como, Antonio Conte proseguirà con il modulo 3-5-2. Durante la settimana, Mazzocchi ha dovuto fermarsi per un infortunio, ma Spinazzola e Olivera sono tornati a disposizione e fanno parte della lista dei convocati. Il primo dovrebbe partire titolare come quinto di sinistra, con Politano sull'altro lato. Una coppia di esterni di centrocampo molto "contiani", pensata per sfruttare entrambe le fasi del gioco. Il tecnico leccese ha sempre mostrato una predilezione per dei quinti di questo tipo, ovvero calciatori che pur avendo un'impostazione maggiormente offensiva, sono pronti a sacrificarsi anche in non possesso. Rispetto alla gara contro la Lazio, oltre che sul rilancio diretto da Meret, con Politano (sinistro schierato a destra) e Spinazzola (ambidestro), il Napoli potrà contare su due vie d'uscita aggiuntive in costruzione, con la possibilità di verticalizzare con maggiore efficacia verso Lukaku; il belga dovrà essere bravo a lavorare di sponda su chi gli sarà più vicino, finalizzando le offensive sulle corsie esterne con i quinti sempre larghi. Raspadori continuerà a svolgere il suo ruolo di raccordo tra difesa ed attacco, abbassando il suo raggio d'azione per supportare la manovra, ma allo stesso tempo dovrà interagire con Lukaku, come dimostrato in occasione del gol contro la Lazio. Questi saranno gli sviluppi cruciali del piano gara ideato da Conte. Come sottolineato in precedenza, il Como è una squadra che in molte fasi adotta un pressing offensivo e mantiene una linea difensiva medio-alta. Pertanto, sarà fondamentale per il Napoli consolidare il possesso palla iniziale con 3-4 passaggi, per poi verticalizzare rapidamente in avanti, cercando di superare la pressione esercitata dai padroni di casa. Un elemento fondamentale sarà la pulizia nelle uscite da dietro: come centrale di difesa a tre, Rrhamani potrebbe replicare quanto fatto da Buongiorno contro la Lazio, avanzando in fase di costruzione e collaborando in sinergia con Lobotka.

Inoltre, Conte ha preparato delle situazioni per tentare di sfruttare gli attacchi alla profondità, specialmente sul lato sinistro con Mc Tominay e Spinazzola (sfruttando il lancio di Buongiorno), ma anche a destra con Politano (lancio di Di Lorenzo). Naturalmente, anche Lukaku cercherà di approfittare di ogni opportunità per lanciarsi in avanti, sfruttando la sua potenza fisica per fare male alla difesa avversaria. Un altro aspetto decisivo sarà la capacità di intercettare i passaggi e di ribaltare rapidamente l'azione quando il Como sarà in attacco. Fabregas, infatti, tende a spingere molti uomini in avanti, cercando di creare superiorità numerica nella fase offensiva. Questo comporta però dei rischi, perché in caso di passaggio errato o di un contrasto perso, potrebbe trovarsi esposto a ripartenze letali. Come descritto in precedenza, il Como è sicuramente una squadra piacevole da vedere e che esprime un bel calcio, soprattutto nei primi tempi. Tuttavia, presenta anche diversi difetti che il Napoli può sfruttare per fare male.

Per la sfida contro il Como, la fase di non possesso del Napoli dovrà essere più simile a quella mostrata nel secondo tempo contro la Lazio. La pressione dovrà essere alta e intensa, con un contributo prezioso da parte delle corsie esterne, in particolare da Politano e Spinazzola. Anche i due braccetti, Di Lorenzo e Buongiorno, dovranno essere molto attenti ed attivi nelle uscite, per evitare che gli avversari possano agire liberamente tra le linee. La chiave sarà pressare con il tempismo giusto, evitando di concedere spazi alle ripartenze dei padroni di casa. Sarà fondamentale mantenere la giusta compattezza tra difesa e centrocampo, evitando che la linea sia costretta a rinculare troppo verso la porta. La fase difensiva potrebbe variare in partita a seconda delle situazioni di gioco: potremmo assistere al più classico 5-3-2, al 5-2-1-2, o anche al 3-1-4-2 con Lobotka a fungere da schermo davanti alla difesa e gli altri due centrocampisti più avanzati. Possibile pure il 4-4-2. L'obiettivo principale del Napoli in fase difensiva sarà limitare le uscite avversarie sulle fasce laterali e prevenire le imbucate tra le linee.


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