Trasferte chiuse, Cantalamessa: "non si tratta di razzismo"
Il senatore napoletano torna sui recenti divieti inflitti ai supporters azzurri
Un argomento spinoso, che di recente ha alimentato il dibattito dell'opinione pubblica, riguarda sicuramente i divieti che colpiscono scientificamente i tifosi partenopei residenti in Campania. Questi provvedimenti, di fatto, impediscono agli azzurri di godere del calore del tifo organizzato. Sulla questione è intervenuto l'onorevole Cantalamessa, già senatore della Repubblica Italiana e Presidente del Club Napoli Parlamento.
Le parole dell'onorevole
Ecco le parole di Cantalmessa, come riportate da AreaNapoli: “Tengo a chiarire che non si tratta di razzismo perché il Ministro è di Avellino e perché i dirigenti dell’Osservatorio del Ministero all’interno che valutano proprio questo tema sono campani. Non c’entra niente neanche la punizione o la repressione, ma sono misure preventive da adottare quando ci si rende conto di un'alta probabilità di scontri. Ha poi aggiunto: ”Da tifosissimo del Napoli e da Presidente del Club Napoli Parlamento dico che il divieto delle trasferte per i tifosi azzurri residenti in Campania rappresenta un motivo di dispiacere"
Il colloquio con Gravina
Infine, l'onorevole, ha parlato di un colloquio avuto con il presidente della FIGC Gabriele Gravina: “Ieri abbiamo ascoltato il presidente Gravina perché vogliamo andare a fondo. Mai a discapito della sicurezza ma perché qualsiasi tifoso possa andare nello stadio e gioire in qualsiasi stadio senza mettere a repentaglio la sua sicurezza e quella delle persone che sono allo stadio con lui ." Insomma, buoni propositi da parte delle autorità competenti, e tutti noi auspichiamo che possano diventare realtà. Intanto, quella di Roma sarà l'ennesima trasferta vietata, dopo quelle contro Inter, Udinese, Genoa, Fiorentina e Atalanta.