Dopo la terza partita senza trovare la vittoria, e dopo la seconda trasferta consecutiva, la squadra di Garcia torna al Maradona, per un esame che non può fallire. Alle 20.45 il fischio d'inizio, ad attendere i partenopei, l'Udinese di Sottil, anche per i friulani inizio deludente di campionato, 3 pareggi e 2 sconfitte, appena 3 punti in cinque giornate, e attualmente in zona retrocessione. Per i padroni di casa sicuramente il momento non è dei migliori, i risultati faticano ad arrivare, le prestazioni latitano e l'ambiente è tutt'altro che sereno, in particolare dopo la vicenda Osimhen, che ha scosso e provocato malumori anche all'interno del gruppo, da capire infatti se il nigeriano (convocato) partirà dalla panchina o dal 1' minuto, provando a riconquistare quella fiducia che un po' si è persa, proprio contro l'Udinese, lo stesso avversario che 147 giorni prima, in quel 4 maggio, fu punito proprio dal numero 9, che con una sua rete consegnò lo scudetto alla città di Napoli.

I precedenti vedono il Napoli avanti, 82 i match disputati in Serie A tra le due squadre, 35 le vittorie per gli azzurri, 30 i pareggi e 17 le vittorie per i bianconeri, al Maradona però, in 41 match, solo 4 le occasioni in cui l'Udinese è riuscita a strappare i 3 punti, a fronte delle 26 vittorie casalinghe, l'ultima sconfitta tra le proprie mura risale al 2011 (1-2), da quel momento 14 risultati utili consecutivi. Andiamo ora ad analizzare la squadra allenata da Sottil.

Napoli-Udinese: le probabili formazioni

Napoli (433): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Natan, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Garcia

Politano favorito su Raspadori, a centrocampo nessun cambio; in difesa il dubbio è a sinistra, con Mario Rui attualmente avanti su Olivera.

Out ancora Rrahmani e Juan Jesus, confermati dunque Ostigard e Natan.

Dubbio Osimhen: il centravanti nonostante le polemiche scatenate proprio dal suo agente risulta tra i convocati e serio candidato ad una maglia da titolare, in caso contrario è pronto Simeone.

Udinese (3511): Silvestri; Perez, Bijol, Kristensen; Ebosele, Samardzic, Walace, Lovric, Zemura; Success; Lucca. All. Sottil

Kristensen dal 1', non al meglio Kabasele, che dovrebbe partire dalla panchina.

In avanti il ballottaggio è tra Thauvin e Success, con quest'ultimo favorito sul francese.

Napoli-Udinese: cosa aspettarsi?

L'Udinese come ribadito, arriva da un momento di certo non positivo, la squadra di Sottil fatica a segnare, ad oggi infatti risulta essere il secondo peggior attacco della Serie A con una sola rete, ma attenzione perchè se si parla di occasioni create, l'Udinese è tra le migliori squadre del nostro campionato, infatti è quarta per conclusioni effettuate di media (15) e terza per tiri nello specchio della porta (5.2). Gran parte delle occasioni create dai friulani, arrivano dalla destra, dove l'Udinese costruisce circa il 40% delle azioni pericolose, questo avviene per la densità creata da quel lato e tutto parte dall'utilizzo dei tre centrali di difesa.

I due giocatori da prendere come riferimento sono Nehuen Perez e Walace, il primo parte a destra nella difesa a tre, il secondo mediano davanti i centrali difensivi, Sottil però in fase di manovra chiede al numero 18 di alzarsi, e non fungere da braccetto ma da vero e proprio esterno in una linea a cinque di centrocampo.

Nehuen Perez:

Le sue caratteristiche sono di un esterno con grande passo, abile nei contrasti e negli 1 vs 1, ed infatti a confermarlo sono i numeri, 70% i contrasti vinti, 62% a terra e 77% di testa, 6.2 recuperi di media e 0.4 dribbling subiti, al contrario in costruzione fa maggiore fatica, 69.6 tocchi con il 69% di precisione nella metà campo avversaria, 0.09 xA (assist previsti) e il 45% di precisione sui passaggi corti. Ed è per questo che gli viene sistematicamente affiancato Ebosele, giocatore che parte nei cinque di centrocampo ma scala da ala destra proprio per fare spazio a Perez, esterno che influisce meno in fase difensiva e in manovra toccando meno palloni (28.6), ma creando maggiori pericoli (1 occasione di media) e saltando più facilmente l'avversario (89% sui dribbling riusciti).

Come detto in precedenza questo assetto tattico sbilanciato offensivamente sulla zona destra del campo non potrebbe esserci senza un giocatore in grado, in fase di possesso, di ripiegare tra Bijol (che si allarga a destra) e Kristensen, e stiamo parlando di Walace:

Il brasiliano rappresenta un punto di riferimento per quanto riguarda la fase difensiva, la sua fisicità abbinata alla duttilità nel ricoprire tutta la zona centrale del campo sacrificandosi e accettando di abbassare la linea lo porta a essere uno degli insostituibili di Sottil: sempre titolare questa stagione, 57.6 tocchi di media, poco incisivo in avanti vista la posizione (nessuna occasione creata), 84% di precisione, 90% nella propria metà campo e 78% nella metà campo offensiva, 2.2 i recuperi, 0.6 i dribbling subiti, 63% i contrasti vinti, 60% a terra e 100% quelli aerei.

Parlando invece della fase offensiva, gran parte dei pericoli arrivano rispettivamente dalle due mezz'ali, Lovric a sinistra e Samardzic a destra sono i due punti fermi di Sottil in zona avanzata, entrambi si muovono in modo molto simile, partono nella linea a cinque per poi alzarsi e andare a posizionarsi sulla trequarti, formando due coppie offensive, a sinistra Lovric con Thauvin, spesso invertendosi viste le qualità del francese in regia, e a destra Samardzic con Lucca.

Lovric:

Samardzic:

Dai loro piedi arrivano 3.4 occasioni di media della squadra, su circa 70 tocchi complessivi, entrambi sopra l'80% di precisione, inoltre delle circa 5 conclusioni di media in porta, 2.2 sono proprio delle due mezz'ali, in fase difensiva faticano maggiormente, in particolare Lovric, che vince il 21% di contrasti e ha una media di 0.2 recuperi, medie migliori per il compagno di reparto, che inoltre grazie alla grande conduzione di palla nello stretto riesce a essere affidabile anche in 1 vs 1 con il 63% di dribbling riusciti.

Il Napoli dovrà approcciare il match consapevole che gli avversari non cercheranno il possesso, ma anzi vorranno attendere gli avversari tenendo una linea compatta e cercando poi di ripartire sugli esterni, servirà dunque massima attenzione per quanto riguarda la manovra, ogni palla persa soprattutto con la linea difensiva così alta voluta da Garcia può essere sanguinosa. In compenso la squadra di Sottil non ha paura ad alzare il baricentro in manovra, in fase di possesso infatti Kabasele e Bijol sono soliti salire al fianco di Walace poco prima la linea di metà campo, questo per non allungare troppo la squadra viste le mezz'ali così alte, il pressing ben eseguito e aggressivo sul primo controllo potrebbe dunque essere la chiave per trovare più spazio e per far correre Osimhen, cosa che ancora non è riuscita a questo Napoli.