A poche ore dall'inizio del derby contro la Salernitana, vi portiamo dentro il match. Come sempre, a questi livelli, la cura maniacale del dettaglio risulta essere spesso decisiva per far girare le partite a proprio favore. In questo, Spalletti e il suo staff sono maestri, avendo la capacità di presentare al gruppo squadra ogni minuto della sfida che affronterà. In pratica, i calciatori già prima di scendere in campo hanno già visto il match nella loro testa e questo è utile per gestire ogni fase della partita, in particolar modo quando l'inerzia della partita sembra non andare a proprio favore.

Uno dei successi di questo Napoli è proprio la reazione agli eventi avversi. Il fattore sorpresa all'interno dei novanta minuti è praticamente azzerato dal lavoro di analisi che viene fatto in settimana. Sia chiaro, tutti i club di Serie A dedicano tempo a questa vera e propria scienza, ma poi la differenza la fanno la capacità di sintesi di chi spiega e l'attitudine tattica dei calciatori che, nel Napoli di quest'anno è molto alta.

Nella testa di Spalletti


Il lavoro di Spalletti e dello staff tecnico è sempre maniacale. Particolare attenzione è stata posta alle esercitazioni sui calci piazzati, provate ripetutamente e con grande intensità. Un lavoro di oltre 30 minuti. I match analyst azzurri hanno rilevato nei granata delle criticità difensive sulle palle alte provenienti soprattutto dai corner. Nicola, che molto probabilmente oggi schiererà un 433 a specchio, utilizza la marcatura a uomo posizionando 2 calciatori nei pressi del primo palo, con altri 4/5 che marcano in modo stretto ed intenso gli avversari in zona dischetto del rigore. L’enorme densità di uomini in quella zona va a liberare uno spazio di 3-4 metri proprio nel cuore dell’area di rigore. Ed è lì che il Napoli vuole andare a colpire. Occhio, quindi, ai saltatori azzurri: Osimhen, Kim, Rrhamani e Di Lorenzo su tutti. Preparate anche alcune giocate per l’attacco alla profondità di Osimhen.

Nella testa di Giuntoli

Non solo tattica. Da Castelvolturno arrivano anche delle indicazioni importanti circa il lavoro che Cristiano Giuntoli sta portando avanti, come sempre in anticipo sui tempi e lontano dalla bagarre delle sezioni apposite, per il mercato.

Con l’arrivo ormai definito di Gollini (con Sirigu alla Fiorentina) il mercato di gennaio puo’ dichiararsi virtualmente concluso. Un nome tanto chiacchierato è quello di Demme, ma l’ex Lipsia non si muoverà da Napoli. La sua posizione verrà valutata in estate. Occhio anche al futuro di Zielinski che è in scadenza 2024. Il lavoro della società è tutto rivolto sui rinnovi (per Rrhamani, Lobotka e Di Lorenzo manca solo l’ufficialità) e sull’anticipare operazioni in vista di giugno.

Fase di stallo per Ounahi: non siamo vicini alla chiusura. C’è il gradimento del ragazzo al trasferimento, ma l’accordo tra Napoli e Angers è ancora lontano. Il ds Giuntoli, inoltre, segue anche altri profili europei sia per il centrocampo che per l’esterno offensivo (Lozano verso la cessione). Lavori in corso per Caprile e Cheddira del Bari, monitorato il georgiano Kvernadze per il futuro. Smentito l’interesse per il 2003 Boving in forza allo Sturm Graz.