In attesa di tutti i verdetti che decreteranno il passaggio di turno ai quarti di Champions League, ora è il momento di pensare all’Atalanta, e nient’altro. Di questo ne è pienamente consapevole mister Spalletti che per sabato sera al Maradona non vuole alcuna distrazione. L’unico obiettivo ora è quello dei tre punti, per avvalorare ai gufi speranzosi quella rassegnazione che è già comprovata da diverse settimane.

Per questo motivo Spalletti sta preparando la partita contro la formazione di Gian Piero Gasperini in ogni dettaglio, sia dal punto di vista tecnico che motivazionale.

Secondo quanto riporta il CdS ‘ Spalletti sta lavorando moltissimo alla preparazione di questa partita sia in chiave tecnico-tattico sia dal punto di vista mentale. Pensiero unico, non esiste altro. Neanche la storica qualificazione ai quarti di Champions. I giocatori ne sono perfettamente consapevoli proprio come sanno che all’orizzonte ad attenderli c’è un’altra storia attesa da 33 anni’

Tra le mura di Castel Volturno il lavoro è avviato già da inizio settimana, tutti consapevoli del fatto che la sconfitta rimediata venerdì scorso contro la Lazio non ha  trasmesso elementi negativi atti a dimostrare uno scarso rendimento, anzi, tutt’altro, l’impegno c’è stato, così come anche la sfortuna che, in alcune occasioni, poteva certamente più clemente.

Considerazioni che si leggono anche tra le righe del quotidiano sportivo ‘l’impegno del Napoli non è mancato. Dall’inizio alla fine. E i segni della battaglia, tra l’altro, sono evidenti sul viso di Osimhen: gonfio all’altezza dello zigomo sinistro, proprio quello dell’impatto tremendo di Milano con Skriniar che lui protegge ancora con la mascherina, per un colpo rimediato in uno scontro con Patric. Cose che capitano. Per fortuna senza gravi conseguenze, questa volta. Anche la sconfitta, fermo restando la delusione della squadra, ha prodotto conseguenze decisamente rimediabili in chiave scudetto: il divario è ancora notevole e l’obiettivo comune è reagire al volo’.

Una riflessione decisamente corretta e dovuta. Del resto, era indubbio che una pausa, seppur legittima, avesse portato ad una settimana di riflessione utile per raddrizzare il tiro. Per coglierne i frutti, ora, dobbiamo solo attendere il match delle 18:00 di Sabato, quando al Maradona saranno in 50mila ad incoraggiare i propri beniamini, speranzosi di poter esultare con inni e cori e cancellare la “scossa” subita del recente passato.