Tra le cose peggiori di questa stagione disgraziata c'è sicuramente il circo del calciomercato creato attorno al Napoli che non ha mai tolto tende.

Era ottobre 2023 e la panchina del Napoli si incendiò definitivamente. Aurelio De Laurentiis parlò alla Luiss a Roma e fece capire a tutti che di lì a breve Rudi Garcia non sarebbe stato più l'allenatore del Napoli.

Da quel momento, quindi ben 6 mesi fa, è iniziato il mercato del Napoli: sia sotto l'aspetto della guida tecnica sia l’annesso cavillo del direttore sportivo e dei calciatori. E, con il tempo che ci appresteremo a vivere si arriverà alla bellezza di 10 mesi di calciomercato. Trecento e più giorni in cui sono stati, e saranno, accostati centinaia di calciatori.

Il dubbio del portiere, chi sarà il centrale di difesa, la riconferma dei terzini, quanti centrocampisti acquisterà il Napoli, chi sarà l'erede di Victor Osimhen? In questo mare agitato tuffarsi è una tentazione pericolosa ma altrettanto allettante. Come i surfisti di Point Break, bellissimo film con Keanu Reeves del 1991 e riprodotto nel 2015 in maniera troppo scadente.

E si lanciano tutti. Addetti ai lavori e soprattutto i tifosi. Questo ha comportato un dato inquietante: che il calciomercato sta diventando sempre più importante o, addirittura, emotivamente più intenso del calcio giocato. Dei 90 e più minuti della domenica. Di quel rettangolo verde, della giocata del campione o della grande parata dell'estremo difensore.

Possibile?

Si vive ormai l'attesa con frenesia. Ma tutto questo fa parte del gioco. Un gioco aperto 12 mesi l'anno, a tutte le ore: il gioco del calciomercato.
Soprattutto a Napoli, è come se ci fosse una sorta di divertimento ad accostare tutto e il contrario di tutto. A partire dell'allenatore.

Cinque o sei profili diversi, talmente diversi che a ognuno di essi potrebbe essere accostato un numero infinito di calciatori altrettanto diversi. Un pozzo senza fine. Non se ne può più. Ma un po’ di tregua? Niente, a quanto pare.

Il calciomercato dovrebbe durare massimo un mese, magari durante l’unici mese di luglio. Con 15 giorni di finestra invernale aggiuntiva. E un numero massimo di acquisti e cessioni possibili per ogni finestra. I contratti così potrebbero addirittura avere più valore di quello che effettivamente hanno. E forse il rettangolo verde potrebbe essere tornare al centro delle fantasie, delle gioie e dei dolori, degli appassionati.

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