Nel cuore dello stadio di Francoforte inizia la conferenza stampa del Napoli in vista del quarto ottavo di Champions della gestione De Laurentiis.

Proprio il presidente è il primo a prendere la parola con un fuori-onda significativo:”

Noi ci teniamo alla Champions League, abbiamo sempre puntato a questo trofeo”

“Mi meraviglio di chi si stupisce del Napoli, quando è stato sempre competitivo.Ora il Napoli è forte assolutamente, ma è sempre stato la ed è stato sicuramente sempre onesto“

Ha poi aggiunto : “Il mister deve allenare e Spalletti lo sa fare e sa fare funzionare la squadra. Spalletti non può stare attento anche al mercato.Sarà compito mio stare attento al mercato, noi Kvaratskhelia lo attenzionavamo da 3 anni, ma non potevamo prenderlo perché abbiamo perso 200 milioni per il Covid”

Un fuori-onda sicuramente ricco di contenuti che non passerà inosservato.

Ora però la palla passa a Spalletti e Di Lorenzo

“Giovanni come ti definiresti?”

“Il ruolo si è evoluto molto, l’evoluzione è stata dettata dal mister che è bravissimo a farci occupare bene il campo”

“Quanto incide la vittoria dell’Europeo su questa competizione?”

“In campo europeo le sfide sono sempre intense, il livello è alto.Vedo la stessa unità che c’era in Nazionale, è una cosa positiva”

“Che effetto ti fa essere considerato uno dei migliori del ruolo”?

“Non ci penso, sono ovviamente contento di essere considerato così forte, ma posso solo lavorare ancora”

“Cammino perfetto finora, c’è la voglia di dimostrare di essere i più forti d’Italia e tra i più forti d’Europa oppure siete preoccupati di avere un passo falso”?

“Non siamo preoccupati, in campionato stiamo dominando, ma domani è un’altra storia. Domani sarà una partita importante per tutti e faremo di tutto per arrivare nelle prime 8 d’Europa”

“Spalletti ha detto che la squadra avrebbe raggiunto gli stessi risultati anche con il gruppo dello scorso anno, lei che ne pensa?”

“Sono d’accordo con il mister il lavoro viene da lontano, il merito di giocarci la Champions è anche loro, sono d’accordo col mister”

“L’allenatore dell’Eintracht vi ha definiti la squadra meno italiana d’Italia. Vi sentite diversi?”

“In ogni gara cerchiamo di mettere in campo tutte le nostre potenzialità, in Europa è ovviamente più difficile ed abbiamo voglia di confrontarsi con loro domani”

“Glasner ricordava che in questo momento arrivano le prime 16 d’Europa. Chi pensi sia la favorita?”

“Non c’è una favorita, noi affrontiamo una squadra forte con alto ritmo ed intensità e non abbiamo ascoltato alcun discorso sui pronostici”

“Nelle ultime settimane è diventato virale il tuo gesto del cerchio, come è nata quest’usanza e cosa rappresenta”?

“È nata in una partita che non ricordo, mi sento di dire qualche parola prima della partita ed è diventata un’abitudine”

Ora parola a Luciano Spalletti

“Che Napoli si aspetta mister?”

“Conosco bene i miei uomini, so che sapranno interpretare bene la partita.Loro sono più esperti di noi, nelle ultime gare di campionato ci siamo allenati a questo come se fossimo gare da dentro o fuori. Mi aspetto una bella gara”

“A che punto è il bambino a scartare i doni di Natale? Il Napoli è stato definito come anti-italiano, possibile che  il nostro calcio debba essere definito così e non come un calcio di livello internazionale?”

“È un luogo comune dire così, perché a tratti anche le squadre che giocano in Europa fanno scelte o passano momenti dove decidono di concedere campo all’avversario perché hanno capacità di giocare calcio negli spazi. L’Eintracht sa infatti ripegarsi negli ultimi 25 metri e poi ripartire con celerità. Ormai è quasi impossibile fare la gara esclusivamente nella metà campo avversaria”

“Ci sono stati tanti complimenti da tanti ex-allenatori, con uno status da confermare sul campo: come lo vive?”

“Non mi fido di voi, ricordo ancora quando ad inizio anno ci davate fuori dalla Champions, quindi meglio non fidarsi e non rimanerci male. Noi abbiamo potenzialità, Glasner ha detto bene: il Napoli ha possibilità di vincere la doppia sfida, così come le ha l’Eintracht, si è meritato questo palcoscenico vincendo meritatamente l’Europa League”

“In Italia ormai tutti pensano a Kvara ed Osimhen come i campioni di domani. Per loro è la gara più importante, come la stanno vivendo?”

“Da un punto di vista di maturità ho visto la reazione di Osimhen che ha valutato il piccolo problemino ed ha chiesto prontamente il cambio ed ho apprezzato la sua maturità. Loro due hanno estro e fantasia per mandare segnali al calcio mondiale, allo stesso tempo sono due ragazzi giovani perché Giuntoli e De Laurentiis sono stati bravi a sceglierli in un pacchetto molto ampio di calciatori e questa gioventù va plasmata. Domani sera sarà un evento da sfruttare e loro sapranno interpretare la gara di domani  dove non è lecito avere paura”.

“Che ne pensa di Glasner e del suo lavoro fatto?”

“Lo conosco dai tempi dello Zenit, rispetto tantissimo il suo lavoro. Io dispongo di una serie di collaboratori che hanno potuto visionare il suo calcio. Glasner è un allenatore moderno che sa far pressare alto ed apportare il blocco squadra-bassa per ripartire nello spazio, per cui gli si fanno i complimenti ed in campionato sta facendo bene e sarà una partita delicata e difficile”

“In un ascensore vi siete incontrati?”

“ La tranquillizzo non è successo nulla (ride, ndr). Lui è un avversario che trasmette qualità alla squadra e da cui si può imparare”.

Termina la conferenza stampa.

Ora la parola passa al giudice supremo: il tappeto verde