Napoli-Atalanta: nessun margine di errore
Il Napoli riparte dopo la sosta per le Nazionali: avversaria di turno nel match odierno (ore 12.30 allo stadio Maradona) l'Atalanta di Giampiero Gasperini. Gli azzurri devono obbligatoriamente provare a vincere per alimentare le speranze di rincorsa alla zona Champions.
Probabili formazioni
Assenza pesante in casa Napoli, non ci sarà infatti Khvicha Kvaratskhelia. Niente convocazione per il georgiano, che non ha recuperato pienamente dalla forte contrattura al muscolo adduttore della coscia sinistra rimediata durante il match con la Grecia. Al suo posto dovrebbe agire Raspadori, ma non escludiamo neanche un possibile impiego a sorpresa di Jesper Lindstrom. In difesa Mario Rui ed Olivera si giocano il posto da titolare, mentre il terzetto di centrocampo sarà formato da Lobotka, Anguissa e Traoré. Nessun problema per Victor Osimhen che partirà regolarmente dall'inizio.
Gasperini privo di De Ketelaere e con il dubbio Koopmeiners. Possibili due moduli di gioco: 3-4-1-2 o 3-4-2-1. Il primo è più probabile. Tutto ruota intorno alla presenza o meno del forte centrocampista olandese. Difesa a tre con Scalvini centro-destra, Djimsiti/Hien in mezzo, Kolasinac/Toloi centro-sinistra. Ballottaggio tra Holm e Zappacosta sulla corsia laterale destra di centrocampo, con Ruggeri dall'altro lato. De Roon ed Ederson a giostrare in mezzo al campo. Nell'1+2 offensivo, in assenza di Koopmeiners, spazio per Pasalic (favorito su Miranchuk) alle spalle di Lookman e Scamacca.
Il match
Napoli-Atalanta si è sempre rivelata una partita ricca di spunti tattici. Intensità ed aggressività contro tecnica e talento. Quest'oggi non sarà diverso. Gli orobici, come sempre, proveranno a schermare le offensive azzurre con marcature uomo su uomo a tutto campo. I concetti e le indicazioni impartite da Gasperini, sulla pressione da portare in fase di costruzione dell'avversario (il Napoli in questo caso), sono ben chiari: attaccanti su centrali difensivi, trequartista su regista, centrocampisti su mezzali, laterali su terzini, per finire con il blocco dei tre difensori a lavorare sul tridente.
Dal canto loro, gli uomini di mister Calzona dovranno essere efficienti e veloci nella costruzione dal basso e nelle verticalizzazioni immediate da zona laterale a zona centrale, proprio per cercare di mandare a vuoto le pressioni atalantine ed aprirsi il campo alle ripartenze sfruttando il lavoro e la velocità di Victor Osimhen. La partita è stata preparata in questo modo. Le intenzioni di rispettare il piano gara, almeno sulla carta, ci sono tutte, poi non è sempre facile riportare in campo tutto quello che si è provato in settimana. La sfida di Barcellona ne è un chiaro esempio. Esistono anche gli avversari che frenano i tuoi tentativi di gioco e per questo vanno rispettati.
Proprio in ottica fase di non possesso, servirà grande attenzione sulle palle inattive a sfavore: calci d'angolo, spesso calciati in zona primo palo o in movimento con successivo traversone sul secondo palo, e schemi da punizioni. Da evitare quello famoso battuto a due, da distanza 18-20 metri. Ne sa qualcosa la Juventus. In assenza di Koopmeiners può provarci Scamacca. Altri pericoli: attacchi da zone laterali, limitare i rifornimenti su Scamacca e gli strappi in velocità di Lookman. Occhio anche a Scalvini che non disdegna gli inserimenti in fase offensiva.