Se il Napoli lo avesse preso quando c'era ancora Calzona, probabilmente staremmo parlando di un esterno perfetto per il calcio dell’attuale CT della Slovacchia. E avremmo compreso anche, in quel contesto, la scelta di fare a meno di Jesper Lindstrøm, che avrebbe dovuto essere il grande colpo dello scorso calciomercato estivo. Se invece dovesse arrivare adesso, David Neres, parleremmo di un colpo che è un po' più difficile da spiegarsi.

David Neres: identikit e caratteristiche

Nato il 3 marzo 1997 a San Paolo del Brasile, ala di grande tecnica e di piede mancino, David Neres può essere definito un giocatore "elastico" sia per il modo con cui gioca col pallone tra i piedi e salta l'uomo, che per chi i compiti e le posizioni assunti in campo. L'attaccante 27enne, infatti, ormai si alterna stabilmente su entrambe le fasce e tocca con una certa frequenza anche le zone centrali della trequarti offensiva (come dimostra l'heatmap stagionale di Sofascore in basso).

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La heatmap della stagione 2023/24 di David Neres: addirittura, quest'anno, l'out di sinistra è stato preferito rispetto a quello di destra

Elastico è anche lo stile di gioco, col suo ormai caratteristico dondolare tra movimenti in cui apre in direzione della linea laterale e altri in cui va a stringere dentro al campo, sempre tenendo la palla tra i piedi. Movimenti molto orizzontali, dunque, con cui abilmente riesce a ubriacare il diretto avversario, anche se in questa stagione i dati sono molto meno positivi delle annate precedenti: 1.4 dribbling completati a partita, secondo il modello statistico di WhoScored.

Oltre che nel dribbling, fondamentale in cui le abilità di Neres sono particolarmente vistose, l'attaccante brasiliano è particolarmente bravo nel cucire il gioco, tirare le fila: dati FBREF alla mano, è nel 98esimo e 99esimo percentile per tocchi in area avversaria (6.93 per 90') e nella trequarti offensiva (37.75 per 90'). Caratteristiche che hanno obbligato il tecnico del Benfica Roger Schmidt nell'adottare un calcio più riflessivo – scelta che ha pagato i suoi dividendi: l'ex Ajax è nel 99esimo percentile per assist e per xA (rispettivamente 0.56 e 0.41 per 90') e nel 98esimo per npxG + xA (0.76 per 90').

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Un saggio delle grandi capacità tecniche di David Neres

Nonostante un ottimo piede sinistro e grandi capacità balistiche, Neres non è un grande finalizzatore: solo tre volte in carriera ha superato la doppia cifra (2017-18: 14 gol, 2018-19: 12, 2022/23: 12), ma è un problema relativo perché è un grande assistman (quest'anno 5 gol realizzati e ben 10 assist). Anche in fase difensiva, nonostante le grosse carenze nei contrasti, in particolare su quelli aerei, riesce comunque a dare il proprio apporto alla squadra: a partita sono 1.19 i blocchi effettuati, 0.16 i tiri bloccati e 1.04 i passaggi intercettati. Numeri tutto sommato accettabili.

David Neres nel Napoli di Conte: più pro o più contro?

Ma che aggiungerebbe Neres al Napoli di Conte? Sicuramente, dopo gli addii negli ultimi anni di Fabián, Insigne, Mertens, Elmas, Zielinski e Lindstrøm (non tutti nei fatti rimpiazzati adeguatamente o non rimpiazzati proprio), inserire l'ex Ajax e Shakhtar in questa rosa vorrebbe dire frenare l’emorragia di tecnica a cui non poteva provvedere il solo Spinazzola. Neres, però, si aggiungerebbe ad un reparto che oggi, nel ruolo di ala o di sottopunta, conta comunque calciatori capaci di muovere rapidamente la palla e attaccare le difese avversarie schierate in fase posizionale come Raspadori e Politano.

Ci sarebbe anche Ngonge, ma il belga è molto più un finalizzatore. E poi, ecco, se non possiamo ancora sapere con certezza che principi imporrà Conte alla squadra, dobbiamo dire che, per quanto non sarebbe stato un calciatore alieno rispetto al contesto dell'ultima versione del Tottenham contiano, Neres è un giocatore che comunque ha bisogno di allargarsi frequentemente e, nel momento in cui il mister chiede alle ali e ai trequartisti di stare molto vicini alla punta, sarebbe un peccato togliere il fondo o i dribbling lungo la linea al fantasista brasiliano (un problema che, peraltro, sotto questo profilo esiste già con Kvaratskhelia).

Paradossalmente, con le sue grandi capacità dell'aggressione degli half spaces, il calciatore più adatto ad assolvere questo compito sarebbe stato proprio Lindstrøm, e il solo fatto di averlo lasciato andare via renderebbe un eventuale acquisto di Neres una mossa poco intelligente. Ci sono altre due ragioni di fondo che personalmente ci fanno sconsigliare l'operazione: la prima è la sempre più probabile presenza di Romelu Lukaku al centro dell'attacco del Napoli di Conte, mentre noi sappiamo che Neres è un calciatore che si esalta quando ha compagni di reparto rapidi; la seconda, invece, è ancor più radicale: Conte deve essere un valore aggiunto per il Napoli se porta nomi che hanno la tanto agognata "mentalità vincente". Sì, Neres ha vinto tanto, ha poche presenze col Brasile che gli sono valse comunque una Copa America e ha giocato due semifinali di Champions e una di Europa League. Ma lui, in carriera, il salto di qualità definitivo lo ha mai fatto?