De Laurentiis non lo venderebbe mai alla Juventus. Piuttosto lo regalerebbe al Galatasaray
Il Corriere dello Sport: la clausola di 75 milioni non è valida per l’Italia. L’obiettivo di Giuntoli è David del Lille
Osimhen, De Laurentiis non lo venderebbe mai alla Juventus. Piuttosto lo regalerebbe al Galatasaray.
Lo scrive il Corriere dello Sport con il direttore Ivan Zazzaroni.
Tra i vari pensieri che circolano nella testa di Giuntoli figurano anche la Next Gen, che rischia la retrocessione in D, e la campagna acquisti della prossima estate che potrebbe essere tanto ricca quanto l’ultima, visto che – fatti due conti – le risorse dovrebbero aumentare sensibilmente. E allora uno come David del Lilla rientrerebbe facilmente nei programmi tecnici.
Non Osimhen, visto che la clausola dei 75 milioni non è valida per l’Italia e che Aurelio De Laurentiis, piuttosto che vendere il centravanti nigeriano alla Juve, lo regalerebbe ai turchi.
Osimhen, non c’è alcuna possibilità che torni a indossare la maglia del Napoli (Repubblica)
Repubblica parte dalle parole di Osimhen dalla Turchia:
«Valgo più di 100 milioni di euro. Pochi giocatori al mondo hanno raggiunto il mio stesso stile e successo. Con la passione straordinaria che ho trovato qui a Istanbul potrò solo continuare a migliorare » , si è autocelebrato V09, dando poco peso al disinteresse nei suoi confronti da parte dei top club nel mercato estivo. « Ognuno ha opinioni differenti, ma io so bene chi sono. Tutto è legato alle mie caratteristiche, alle cose che faccio, alla mia qualità. Sono consapevole del contributo che do e di cosa posso fare, anche nella mia vita privata… » . Il bomber nigeriano ha voglia di riscatto e per lui tifa a distanza pure il Napoli, che è rimasto il proprietario del suo cartellino e da gennaio in poi potrà dunque incassare la clausola rescissoria per la sua eventuale cessione: da 80 milioni di euro.
Osimhen è un assegno circolare e si tratta solo di capire quando il club azzurro avrà la possibilità di riscuoterlo. Non c’è infatti alcuna possibilità che – al termine del suo prestito al Galatasaray – VO9 torni a indossare la maglia del Napoli.
Victor: “Felice di giocare per il Galatasaray, Istanbul è una delle città più belle del mondo"
Victor Osimhen torna a parlare dalla Turchia. Attraverso i canali social del Galatasaray, club nel quale si è trasferito in prestito dal Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla sua valutazione di mercato. Ovviamente ha anche parlato della sua nuova squadra:
«Istanbul è incredibile. È una città molto grande, non lo sapevo. La cosa più importante è il Galatasaray: i tifosi rendono grande questa città, che è fantastica per me, la mia famiglia e i miei amici. Sono molto felice, Istanbul è una delle città più belle del mondo».
Drogba è sempre il suo punto di riferimento. Anche l’ivoriano ha giocato per il Galatasaray in carriera:
«Da piccolo seguivo tanti giocatori, Drogba è uno di questi. Anche Onyekuru ed Etebo, che hanno giocato qui. Sapevo che l’atmosfera era bella. In realtà l’avevo visto su internet, ma quello che ho visto nella realtà è magnifico, grandioso. Non lo dico perché sono qui e gioco qui, ma parlo obiettivamente».
Adesso a Istanbul c’è un altro ex Napoli molto amato dal popolo azzurro, Dries Mertens:
«Avevo guardato alcune partite del Galatasaray grazie a Mertens, è una persona che mi piace moltissimo. Se dovessi descrivere Mertens ci vorrebbe molto tempo. Abbiamo passato molto tempo insieme, mi ha sempre motivato con i suoi discorsi. Sia lui che la sua famiglia sono molto preziosi per me» .
Si parla molto della rivalità interna con Icardi:
«Conosco Mauro da anni, lo conoscevo prima di arrivare al Galatasaray. È una delle leggende di questo club e penso che imparerò qualcosa da lui. Quello che fa per segnare, i suoi assist… Ci aiuterà tantissimo. Anche Batshuayi, tutti e tre faremo del nostro meglio per la squadra».
Il Galatasaray poi gli chiede: “Osimhen vale davvero 100 milioni?”
«Valgo più di 100 milioni di euro. Ci sono pochi giocatori come me al mondo che hanno raggiunto questo stile e questo successo. Tutto è legato alle mie caratteristiche, alle cose che faccio, alla mia qualità. Quindi penso che me lo merito. Sono consapevole del contributo che do e di cosa posso fare, anche nella mia vita privata. La gente la pensa diversamente? Alcuni dicono 15 milioni, altri dicono 100-120-150… Ognuno ha opinioni diverse».