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Billing
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Il terzo acquisto del Napoli, Philip Billing,  in questa sessione di gennaio sta effettuando in questo momento le visite mediche per conto del club partenopeo a Villa Stuart a Roma.

La formula di acquisto di Billing

Il giocatore danese arriva dal Bournemouth in prestito con diritto di riscatto a 9.5 milioni di euro. In caso di eventuale riscatto pronto un contratto fino al 2029 da 2.9 milioni netti annui.

La carriera di Billing

Philip Billing nasce in Danimarca, ad Esbjerg, classe 1996, muove i primi passi nel calcio con le giovanili dell’Esbjer, club cittadino. Nel 2013 approda nell’under 18 dell’Huddersfield Town, per poi essere promosso in prima squadra, dove colleziona 5 gol e 1 assist prima di arrivare al Bournemouth per circa 16 milioni di euro.

In Premier è subito impattante, infatti alla prima stagione con la nuova maglia gioca 37partite, ma retrocede, ed è in Championshipche arrivano i migliori momenti con la maglia rossonera, nella stagione 2020/21 segna 8reti con 4 assist, in quella successiva va in doppia cifra in entrambi le voci, con 10 gol e 10 passaggi vincenti. Nel 2022 ritorna in Premier League e fa registrare una stagione da 7 gol, mettendosi in mostra nel massimo campionato inglese. Nelle ultime due stagioni poi il calo, in particolare in quella corrente dove ad oggi conta 19 minuti di media in campo e solo 1 presenza da titolare.

Billing


 

Philip Billing arriva a Napoli con caratteristiche ben precise, 193 cm, piede sinistro e senso del gol, non eccelle nel colpo di testa nonostante la stazza, come da lui dichiarato: “Se c’è un duello aereo che so di perdere, non vado a rischiare di sbattere la testa”.

In carriera ha giocato praticamente in ogni zona del centrocampo, dal vertice basso alla trequarti, ma si è stabilito sulla mezzala, avendo ampiamente dimostrato di poter giocare sia a sinistra che a destra, anche se nella sua stagione statisticamente migliore (2021/22) era impiegato principalmente sulla mezzala sinistra. È un centrocampista box to box, duro nei contrasti ma sempre con grande tempi, mantenendo costante negli anni la media di oltre il 55% di duelli vinti, ma allo stesso tempo è un giocatore che vede la porta, e che conclude con regolarità (1.3conclusioni di media). Rispetto a Casadei (altro profilo precedentemente in orbita Napoli) stiamo parlando di un centrocampista con caratteristiche maggiormente di palleggio, predilige meno l’inserimento, ma si trova a suo agio quando deve giocare palla a terra, ed è per questo che nel centrocampo di Conte (a differenza di Casadei) può ricoprire i minuti in cui Anguissa è fuori, essendo dotato di maggiore senso della posizione e affidabilità palla al piede.

Al netto della tipologia di calciatore, è un elemento che va ripreso, negli ultimi due anni ha fatto poco e male, ma l’età è ancora dalla sua parte, e chissà che con Conte, in un ruolo in cui non ha particolari pressioni, possa tornare a essere quel centrocampista che soli due anni fa incasellava numeri importanti in Premier League.


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