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Leonardo Spinazzola
Leonardo Spinazzola

La partita tra Fiorentina e Napoli è sempre stata molto attesa, in particolar modo dai tifosi viola, grazie alla storia di questa affascinante sfida che ha spesso regalato emozioni e spettacolo. Gli azzurri si presentano all'Artemio Franchi da leader della Serie A, in coabitazione con l'Atalanta, ed hanno l'opportunità di allungare momentaneamente il vantaggio sulle concorrenti, sfruttando il turno in cui proprio gli orobici e l'Inter non scenderanno in campo a causa della Supercoppa (finale Inter-Milan lunedì 6 gennaio).

La Fiorentina, invece, arriva alla sfida con un morale rinvigorito dal recente pareggio ottenuto contro la Juventus, che ha risollevato l'umore dopo una serie di due sconfitte consecutive. Il punto conquistato contro i bianconeri è stato fondamentale per rimettere in sesto la stagione e per dare una spinta alle ambizioni di classifica della squadra allenata da Raffaele Palladino.

Si prospetta un match intenso ed equilibrato, tra due squadre che saranno molto attente in fase difensiva e che proveranno a sfruttare le individualità offensive per vincere la partita.

Fiorentina Napoli: le probabili formazioni

Palladino può contare sul rientro di Gosens a sinistra, che tuttavia resta in ballottaggio con Parisi. Esiste la possibilità di vedere Mandragora in campo, da capire se in sostituzione di Cataldi, o se soltanto nell'eventualità di una leggera variazione tattica (da 4-2-3-1 a 4-3-3), scalzando di fatto un calciatore offensivo. Ballottaggio tra Gudmundsson e Beltran per l'eventuale ruolo da trequartista dietro il confermatissimo Kean.

FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea; Dodò, Comuzzo, Ranieri, Gosens (Parisi); Cataldi (Mandragora), Adli; Colpani, Gudmundsson (Beltran), Sottil; Kean.

Assenze pesanti in casa Napoli: oltre Buongiorno, non prenderanno parte alla trasferta in terra toscana nemmeno Kvaratskhelia (affaticamento muscolare) e Politano (elongazione del muscolo soleo della gamba sinistra). I due, salvo imprevisti, torneranno a disposizione per il Verona. Caprile e Zerbin regolarmente convocati, assente Folorunsho (vicino alla cessione).

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Neres, Lukaku, Spinazzola.

Come gioca la Fiorentina: le due fasi

L'allenatore della Fiorentina, Raffaele Palladino
L'allenatore della Fiorentina, Raffaele Palladino

La Fiorentina di Raffaele Palladino adotta un sistema di gioco ben equilibrato, il 4-2-3-1, che permette sia una solidità difensiva che una buona capacità di ripartenza. L'approccio offensivo della squadra, pur non essendo focalizzato su un possesso palla eccessivo, risulta efficace grazie alla capacità di uscire rapidamente dalla pressione avversaria e di attaccare successivamente la porta avversaria con verticalità immediata e picchi di notevole velocità. La costruzione del gioco presenta diverse varianti: l'approccio della squadra prevede principalmente una costruzione a quattro, con l'ausilio dei due mediani che si abbassano per supportare il possesso palla e facilitare la costruzione dal basso. Un'altra variante riguarda la costruzione a tre, che si attua quando Adli si abbassa sulla sinistra, quasi a fare il braccetto/terzino sinistro. In questo caso, la linea difensiva si rimodula con Comuzzo che si posiziona più verso il centro-destra, mentre Ranieri agisce come centrale/mediano.

In costruzione, De Gea rappresenta un punto di riferimento fondamentale, grazie alla sua abilità con i piedi, che consente alla squadra di impostare l'azione con precisione sia nel corto che nel lungo. In attacco, Moise Kean costituisce il catalizzatore principale di tutte le giocate. Il suo ruolo è cruciale sia per la protezione del pallone, che permette alla squadra di avanzare, sia per l'attacco alla profondità, sfruttando le sue qualità fisiche e la capacità di allungare la difesa avversaria. È il principale destinatario della maggior parte dei palloni filtranti provenienti da dietro. Nello scacchiere viola, inoltre, la figura del trequartista, Gudmundsson o Beltran che sia, ha un ruolo di grande importanza nel legare il centrocampo e l'attacco. La capacità di muoversi tra le linee e di abbassarsi per ricevere e distribuire il pallone, soprattutto in fase di costruzione, è essenziale per dare fluidità al gioco. Sulle corsie esterne, Colpani e Sottil sono giocatori offensivi che agiscono principalmente utilizzando il rientro sul piede forte. L'ex Monza, in particolare, tende a posizionarsi più centralmente, creando spazio per le sovrapposizioni del terzino destro Dodò, il quale è rapido e pericoloso nelle incursioni in fascia. Sottil, da sinistra, ha un ruolo simile, ma ha l'attitudine a restare più aperto in fascia, lasciando campo libero al terzino sinistro di turno di posizionarsi nello spazio intermedio offensivo; cosa che fa più Parisi che Gosens.

In fase di non possesso, la Fiorentina difende con il 4-4-2, dove i due attaccanti, Kean ed il trequartista di turno, hanno il compito di essere i primi a pressare la costruzione della squadra avversaria, interrompendo la circolazione del pallone e impedendo alle uscite dal basso di prendere velocità. I viola alternano momenti di forte pressing in alto, a fasi di attesa sotto palla in cui lasciano il possesso agli ospiti. In questo modo, la Fiorentina si difende con due linee molto compatte, offrendo poca profondità e cercando di ridurre gli spazi tra i reparti. Quando l'avversario inizia a costruire da dietro, soprattutto in caso di partenza bassa dal portiere, la disposizione della linea difensiva può variare. In alcuni casi, da quattro può trasformarsi in un 3+1, con Ranieri che all'occorrenza si sposta leggermente più avanti rispetto a Comuzzo, fungendo da mediano aggiuntivo di contenimento. Un altro aspetto interessante della fase di non possesso viola riguarda i compiti di Colpani che, pur essendo un esterno prettamente offensivo, non esita ad abbassarsi per supportare la difesa, creando così una linea a cinque.

Conte senza Kvara e Politano: gioca Spinazzola? I motivi della possibile scelta

Conte dovrà fare a meno di Kvaratskhelia e Politano, oltre all'infortunato Buongiorno

Antonio Conte si trova ad affrontare una situazione difficile per la trasferta di Firenze, con le assenze di Politano e Kvaratskhelia nel reparto offensivo, che lo costringeranno a rivedere le sue scelte tattiche. La soluzione di dirottare Neres sulla fascia destra, posizione che lui stesso predilige per il rientro sul piede forte, potrebbe garantire la giusta spinta su quel lato, anche se nell'ultima partita contro il Venezia (ma non solo) ha dimostrato di fare benissimo anche a sinistra. La novità principale, però, riguarda il probabile inserimento di Leonardo Spinazzola come esterno sinistro d'attacco in sostituzione di Kvara, un'indiscrezione che circola con grande intensità fin dalla giornata di ieri. Una delle scelte più idonee da attuare in questo momento, soprattutto per l'avversario non facile che si va ad affrontare. Perché l'equilibrio di squadra viene sempre prima di tutto. Conte, molto probabilmente, intravede lui come la soluzione capace di offrire il giusto apporto tra le due fasi di gioco. In quella difensiva, grazie ai suoi frequenti e naturali rientri, coadiuvato da Olivera e Mc Tominay, garantirebbe solidità e protezione ad una corsia, quella sinistra, che potrebbe contrastare efficacemente gli attacchi pericolosi provenienti dalla destra viola con Dodò e Colpani.

In fase offensiva, invece, la scelta Spinazzola permetterebbe comunque di avere a disposizione un calciatore dalla buona gamba e soprattutto un ambidestro, quindi con possibilità di andare al cross sia sul fondo con il sinistro che rientrando verso l'area con il destro. Resterebbe intatta, inoltre, la giocata diretta (verso l'interno campo) su Lukaku, più problematica da effettuare per un mancino naturale dirottato fuori posizione. Inoltre, la sua posizione più aperta sulla corsia sinistra, garantirebbe quei corridoi utilizzabili per gli inserimenti di McTominay ed Olivera. Con l'impiego di Spinazzola sulla fascia sinistra, è evidente che il Napoli potrebbe incanalare la propria strategia offensiva sul lato destro con Neres. Sebbene l'ex Roma offra un ottimo equilibrio difensivo ed offensivo, non è un esterno d'attacco naturale come Kvaratskhelia, il che implica uno sviluppo della manovra necessariamente più incisivo sulla destra. Il gioco di combinazione tra Neres, Di Lorenzo ed Anguissa, che si può articolare anche con scambi rapidi, ampiezza e sovrapposizioni, diventerà fondamentale quindi per aprire la difesa viola e per creare opportunità da gol. In aggiunta, si dovrà lavorare molto nella ricerca degli inserimenti delle mezzali (soprattutto Anguissa), ed in generale dei giocatori che possano piazzarsi negli spazi intermedi dietro la linea dei quattro centrocampisti viola. Queste soluzioni di gioco, che puntano anche a far muovere la difesa, attirando i centrali fuori posizione (Comuzzo beffato due volte vs Juventus), rappresentano una delle chiavi principali per scardinare la retroguardia viola.

In fase di non possesso, il Napoli dovrà affrontare diverse insidie, soprattutto sulla corsia destra viola, dove Dodò e Colpani sono in grado di creare notevoli pericoli. Particolare attenzione dovrà essere riservata anche a Sottil, che con la sua rapidità che può dare diversi grattacapi sulla zona presidiata da Di Lorenzo. Per quanto riguarda i difensori centrali, Rrahmani e Juan Jesus dovranno fronteggiare la punta (Kean) ed il trequartista (Gudmundsson o Beltran). L'attaccante ex Juventus, in particolare, rappresenta una minaccia importante. È in un ottimo periodo di forma, dotato di grande velocità, forza fisica e capacità di strappare sul lungo, che lo rendono difficile da contenere. Le sue abilità nel creare spazi e nel finalizzare le occasioni lo rendono una delle principali preoccupazioni per le difese avversarie. I centrali partenopei dovranno essere pronti a contrastarlo sia in situazioni di palla lunga che nelle azioni in area, assicurandosi di non concedergli spazio per sfruttare la sua forza fisica nei duelli individuali e senza concedergli tempo di muoversi in profondità.


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