Ultras no business: il messaggio dei tifosi azzurri agli scandali di Milano
Il movimento ultras napoletano prende posizione rispetto agli scandali di Milano e rivendica la sua tradizione: Ultras no Business
Dopo la trasferta di Empoli, il Napoli ritorna a giocare fra le mura amiche, contro il Lecce, e trova la carica dei suoi 51.000 supporters. Anche se faticando molto, gli azzurri trovano l'ennesima vittoria di questo inizio di stagione.
Mentre in campo arrivano i tre punti nonostante alcune cose siano ancora da sistemare, sugli spalti si è ritornati a dare spettacolo e a dominare gli avversari di tifo. Ne hanno pagato le conseguenze i supporters del Lecce, in netta minoranza anche per le restrizioni della tessera del tifoso, rispetto alla quale molti gruppi ultras leccesi sono ancora coerenti con l’ideale del non tesserarsi.
La partita inizia con un messaggio ben chiaro da parte dei partenopei. Due striscioni uguali esposti in balaustra da ambedue le curve: Ultras no business, chiaro riferimento agli ultimi avvenimenti che di recente hanno colpito tutte due le curve di Milano, inchiesta che ha portato a vari arresti in entrambe le fazioni meneghine.
Lo striscione è stato accompagnato dal coro: “Noi tifiamo senza interessi” .
Dal movimento ultras napoletano arriva un messaggio forte e chiaro. I supporter partenopei possono essere considerati tra gli ultimi baluardi di un ideale che pian piano sta scomparendo, sia per le restrizioni imposte dal governo, sia per un decadimento etico rispetto al quale le sorti della squadra sono messe in secondo piano rispetto agli interessi personali.