Kvaratskhelia torna protagonista, che balorda nostalgia
Khvicha Kvaratskhelia continua a scaldare i cuori dei tifosi azzurri anche a 1621 chilometri di distanza

I social sono impazziti, da ieri non si parla d’altro: Khvicha Kvaratskhelia continua a scaldare i cuori dei tifosi azzurri anche a 1621 chilometri di distanza. Olly la definirebbe Balorda nostalgia.
L’identikit del campione
Effettivamente, la partita del georgiano contro il Liverpool ha restituito agli amanti del pallone il Kvara che tutti conosciamo, quello che abbiamo imparato ad amare durante la stagione 22/23. Da carneade a eroe dello scudetto: una parabola che lo ha reso immortale nei cuori e nelle menti dei partenopei.
Sguardo basso, barba incolta e tibie in bella vista. Questo l’identikit diffuso da van Dijk e soci: è lui l’uomo più ricercato d’Europa. Kvara flirta ripetutamente con il gol. La difesa dei Reds balla ma non capitola, ma solo per una questione di millimetri. In una notte di Champions che è stata - parafrasando un cult del cinema - il suo Primo Tango a Parigi.
Ho visto Kvaratskhelia
Ma quindi, è tornato Kvaratskhelia? No, il georgiano non se n’è mai andato. Diffidate da chi millanta una sua repentina involuzione, un talento cristallino che d’improvviso diventa un brocco. Semplicemente, da tempo aveva esaurito tutti gli stimoli che lo legavano a questo club, a questa città. Poi, la cospicua offerta del Psg ha fatto il resto. O forse ha fatto tutto.
Dopo aver visto Kvaratskhelia tornare ad infiammare le notti europee, non c’è più dubbio: il georgiano non aspettava altro che l’offerta francese, quella che lo avrebbe portato alla corte di Luis Enrique. Difficile biasimarlo, ma questo intenso amore meritava più onestà. Al-Khelaifi è riuscito laddove Conte ha fallito. Ma servirà da promemoria: il Napoli non può permettersi di fare la guerra ai petroldollari.