Chiariello: “Chi dice che Juan Jesus è “un uomo d’onore” e poi chiede le prove non fa altro che attaccare il brasiliano”
Umberto Chiariello, giornalista, nel suo editoriale per 'Radio Napoli Centrale' si è espresso così sul caso Acerbi-Juan Jesus: "Marcantonio, nel 'Giulio Cesare' di Shakespeare, diceva: 'Ma Bruto è un uomo d'onore'. Quest'opera introduce uno degli artifizi retorici più utilizzati, ossia l'antifrasi, cioè esprimere un concetto opposto rispetto all'apparenza. Dando a Bruto dell'uomo d'onore, in realtà, lo attacca.
Da sponda interista, Juan Jesus è un uomo d'onore, poi però vogliono le prove. A questi garantisti dell'ultimo dico: 'Ma secondo voi, Juan Jesus che si è anche scusato dopo il gol essendo un ex, ieri aveva voglia di farre casino? E' andato dall'arbitro La Penna inventandosi di sana pianta che Acerbi l'ha apostrofato in maniera razzista? Non ci siamo!
Perché Acerbi non parla? Sta aspettando di vedere se ci sono telecamere che lo incriminano? Ma comunque si scusa e se si scusa è perché ha detto quella parola. Acerbi rischia 10 giornate di squalifica da regolamento, magari 8 con l'attenuante delle scuse. Non si può derubricare tutto col fatto che sia un bravo ragazzo perché se domani un bambino di colore viene apostrofato con lo stesso epiteto pronunciato da Acerbi cosa facciamo? Attendiamo le scuse e va tutto bene? Allora facciamo una cosa, quelli che sono stati daspati dall'Udinese per gli insulti a Maignan, perché non passano in Questura a scusarsi? Così gli tolgono la squalifica, no? Se uno butta sotto una persona, basta chiedere scusa? No, è penalmente perseguibile".