Al Maradona questa sera è andato in scena il primo scontro diretto tra le big di questo sabato di campionato. Il Napoli frena la sua marcia contro una Lazio ben schierata in campo. Gli uomini di Sarri questa sera hanno avuto l’obbligo di non perdere, considerando le due sconfitte su due subite rispettivamente contro Lecce e Genoa.

Ma andiamo con ordine.

Garcia torna a schierare dal primo minuto di gioco Kvaratskhelia nel tridente con Politano e Osimhen, mentre Sarri si affida a Felipe Anderson e Zaccagni a supporto di Immobile.

Quindi, azzurri in campo i soliti quattro in difesa, Di Lorenzo, Juan Jesus, Rrahmani e Olivera, a centrocampo Anguissa, Lobotka, Zielinski e, nella parte offensiva l’incubo delle divese, Victor  Osimhen, coadiuvatoda Kvara e Matteo Politano.

Sarri schiera il 4-3-3, con Provedel a difendersi dai fulminei azzurri, Marusic, Casale, Romagnoli e Hysaj subito a supporto, Kamada chiamato a centrocampo insieme a Cataldi e Luis Alberto, Felipe Anderson e Zaccagni per accompagnare il bomber Ciro Immobile. Per lui 300 gare questa sera con la maglia della Lazio.

Ad aprire il match un soliloquio a trazione anteriore degli azzurri che, questa sera esibiscono la terza maglia ufficiale. Il Napoli, già al secondo minuto di gioco, è andato vicinissimo al gol con un tiro di Kvaratskhelia deviato in angolo. Successivamente la Lazio si è saputa difendere bene sulla offensiva partenopea, ma senza procurarsi particolari occasioni da gol.

Al 14’ occasionissima per i padroni di casa con Victor Osimhen che, a seguito di un corner, colpisce la palla di testa sfiorando di poco la porta.

Al 20’ arriva la seconda fiammata potente di Kvaratskhelia . L’attaccante georgiano con una sassata da fuori area brucia i guantoni di Provedel che vola e devia sopra la traversa.

Al 28esimo ancora il Napoli va vicino al gol con Osimhen, ma l’estremo difensore della lazio si fa trovare pronto.

Trascorrono solo due minuti e accade l’impensabile. Prima la Lazio, al 31’, gela i paganti passando in vantaggio con un tiro di tacco di Luis Alberto e poi, manco il tempo di realizzare e Zielinski ridona il calore ai tifosi, pareggiano subito i conti. Una botta e risposta senza respiro. 1 a 1 ed è palla al centro.

Al 36’ occasione per la Lazio ancora con Felipe Anderson che penetra in area di rigore e calcia verso la porta ma viene murato da Juan Jesus.

Una prima frazione di gioco caratterizzata da ritmi molto alti ed elevata carica agonistica. Occasione nel finale anche per Olivera che tira alto sulla traversa.

Nella ripresa i ritmi non cambiano. Il Napoli prova subito a portarsi in vantaggio con Zielinski ma il suo tiro trova pronto Provedel.

Al 51esimo la Lazio passa in vantaggio. Kamada, su assist di un ritrovato Felipe Anderson, piazza alla sinistra di Meret la rete del 2 a 1. Un gol che costringe gli uomini di Garcia a rincorrere ancora.

Al 58’ Zielinski prova a ristabilire gli equilibri del match, ma il suo tiro da fuori area è fuori lo specchio della porta.

Al 67esimo Zaccagli si vede annullare un gol dall’arbitro Colombo per un fuori gioco. Stessa sorte anche per il gol di Guendouzi Olie, al 71esimo, sempre per un fuorigioco rilevato di Zaccagni.

Al 79’ Osimhen ha l’occasione di pareggiare i conti ma il suo tiro va oltre la traversa.

Anche i 7 minuti di recupero concessi da Colombo non sono serviti per consentire ai padroni di casa di uscire imbattuti dal Maradona. Finisce 1 a 2 e la Lazio si aggiudica i primi tre punti di questo campionato.

Dopo due partite il Napoli frena la sua corsa e lascia il Milan solitario a punteggio pieno.

Nulla o poco da recriminare ai padroni di casa che questa sera ha dovuto fare i conti con una Lazio cinica, ben piazzata in campo e sempre in partita. Un match, all’insegna del bel gioco e che lascia intendere che nulla è dato per scontato, soprattutto quando si ha a che fare con squadre corazzate e con un campionato da difendere. Di questo ne sono consapevoli i Campioni d’Italia, e ne sono coscienti anche gli altri che li affrontano.