The Dark side of Serie A
Un tema sempre di attualità che riguarda il mondo dei media e la magistratura è quello della cosiddetta giustizia spettacolo, ovvero il rapporto che c’è tra il processo penale e l’informazione.
Al di là di ciò che ognuno di noi può legittimamente pensare su quale debba essere il confine tra giornalismo e spettacolarizzazione del processo, c’è un aspetto che da sempre colpisce l’immaginario ed è il nome, molto spesso allusivo, enfatico o addirittura indicativo, che hanno certe inchieste in relazione ai crimini che indagano.
La prima e più celebre è stata probabilmente Mani Pulite, l’inchiesta che squarciò il velo di corruzione che avvolgeva la politica (conosciuta poi anche come Tangentopoli). Il nome derivava dalla risposta che un membro del PCI, Giorgio Amendola, diede ad un giornalista: "Ci hanno detto che le nostre mani sono pulite perché non le abbiamo mai messe in pasta" . Chi decise di assegnare quel nome a quell’indagine dunque non mancava di sarcasmo.
Altrettanto evocativo il nome dell’inchiesta che si occupava di un’organizzazione criminale che si spartiva appalti pubblici, denominata con un tolkeniano Mondo di Mezzo. Anche qui il processo divenne celebre con un'altra denominazione più diretta: Mafia Capitale.
Ci sono stati inoltre altri richiami alla letteratura bassa – Angeli e Demoni, l’inchiesta della procura di Reggio Emilia sul caso Bibbiano – alla musica alta – Bocca di Rosa che indagava su un giro di prostituzione a Messina – fino addirittura al cinema: Terminator 3 era un’inchiesta della procura di Cosenza che indagava su una serie di omicidi di stampo mafioso.
L’elenco è numeroso: da Why not, che rese celebre l’ex sindaco di Napoli De Magistris, a P4, l’inchiesta della procura di Napoli che indagava su violazioni del segreto istruttorio e che richiamava alla famosa loggia segreta P2 (della quale ha fatto parte anche il compianto Maurizio Costanzo, prima di definire la sua iscrizione ad essa come uno dei suoi più grandi errori).
Anche nell’ambito della Giustizia Sportiva abbiamo avuto un paio di esempi: dall’ormai fama planetaria di Calciopoli alla più recente Last Bet, l'Ultima Scommessa, che inguaiò tra gli altri Cristiano Doni e Beppe Signori (quest’ultimo di recente scagionato).
Insomma, ce n’è per tutti i gusti, nessuna che io rimembri però aveva mai avuto come ispirazione la mia materia preferita: la Fisica. Prisma ha compensato questo vuoto.
Eh sì, perché l’esperimento del Prisma venne realizzato da Isaac Newton nel 18° secolo per dimostrare e comprendere la composizione della luce (nella sua natura ondulatoria).
In parole povere l’esperimento, che prevedeva che un prisma di vetro a forma triangolare venisse colpito da un fascio di luce, dimostrava che i colori altro non sono che luce a diversa frequenza. Il meccanismo di rifrazione della luce attraverso il prisma permetteva appunto di distinguerli.
In parole ancora più semplici: la luce bianca altro non è che la composizione di tutti i colori che noi percepiamo.
A questo punto diventa facile intuire perché l’inchiesta che sta sconvolgendo il calcio italiano si chiami così: La Juventus aveva così ramificato il suo potere all’interno della Serie A da rendere tanti altri club suoi satelliti: erano dentro il sistema Juventus. I colori che (i più ingenui di) noi percepivamo come differenti, dal nerazzurro dell’Atalanta al neroverde del Sassuolo, passando per il blucerchiato Sampdoria o il rossoblu del Genoa e del Cagliari, erano solo frequenze diverse della stessa maglia bianca (e nera) indossata dal club di Agnelli.
Ecco, se proprio volessimo muovere un appunto all’ideatore del nome dell’inchiesta, potremmo dire che più che a una luce bianca, la Juventus assomiglia più a un corpo nero, che non riflette in alcun modo la luce e dunque la assorbe totalmente, oscurando i colori e lasciando appunto soltanto il nero: il non colore per definizione, simbolo dell'inganno, dell'imbroglio e dell'oscurità.
E, a proposito di oscurità, quale altra grande opera moderna aveva usato il prisma di Newton come copertina? Proprio così': l’album dei Pink Floyd, “The Dark Side of the Moon”.
Ecco, questo è ciò che sta svelando quest’inchiesta: The Dark Side of Serie A.