Con il Mondiale ormai alle spalle la testa di tutti gli appassionati calcistici è già rivolta al ritorno della serie A previsto per oggi. Partenza con il botto per Napoli e Inter che si sfideranno al Giuseppe Meazza in San Siro. Un’autentica finale per le speranze scudetto dei nerazzurri che si ritrovano a -11 dalla vetta. Per gli azzurri, invece, una grandiosa opportunità di ottenere un risultato positivo - vittoria o pareggio che sia - per continuare il proprio cammino in testa alla classifica.

INTER-NAPOLI, LA PARTITA - Ci attende un match vibrante ed intenso. L’Inter, vista la posta in palio, proverà a caricare subito a testa bassa, cercando di lavorare molto sulle catene dei quinti di centrocampo e rifornendo centralmente i due attaccanti centrali, abili nel saper ruotare e non dare punti di riferimento alle difese avversarie. Un’altra arma da sfruttare saranno i calci piazzati, l’imponente fisicità in dote alla compagine nerazzurra è una componente di rilevanza importante importata già dai tempi in cui sedeva in panchina Antonio Conte. Il Napoli, d’altro canto, dovrà essere bravo a reggere nei primi 20-30 minuti con linee strette e compatte. Gli azzurri proveranno a colpire con le proprie armi a disposizione ormai consolidate: giocate pulite per eludere il pressing avversario, ripartenze veloci e la classica imbucata alle spalle della linea avversaria, per innescare la velocità di Osimhen. Mister Spalletti potrebbe decidere di puntare sulla fisicità di alcuni elementi in rosa per contrastare al meglio quella nerazzurra. Un occhio di riguardo soprattutto su Dumfries. Possibili ingressi, quindi, per calciatori come Olivera e Ndombele non sono da scartare. Tutto dipenderà dalle condizioni fisiche.

NAPOLI ATTUALE, FUTURO E PROIEZIONI – Il Napoli, durante il ritiro, in quel di Antalya, e in vista della ripresa del campionato, ha posto particolare attenzione su alcuni aspetti. Un lavoro di due settimane basato maggiormente sul ripristino della condizione atletica, con annessi e massicci carichi di lavoro con nozioni tecnico-tattiche a titolo cautelativo, in caso di ipotetiche modifiche alle consone strategie di gioco. Via libera anche per qualche esperimento, vedi la posizione di Raspadori, e sulle diverse modalità di pressare nella metà campo avversaria. Sui campi del Regnum Carya gli azzurri hanno lavorato sui dettagli: esercitazioni tecniche finalizzate al tiro, passaggi, tattica di base e sedute specifiche per i portieri. I carichi di lavoro iniziali non sono stati intensi, nota alquanto tangibile nelle prime due amichevoli contro Antalyaspor e Crystal Palace, dove gli azzurri, con i calciatori maggiormente utilizzati in campo, hanno pressato bene ed hanno tenuto un buon ritmo di gioco.

La fase 2 della preparazione, studiata ad hoc dal prof. Sinatti, ha avuto inizio al Konami Center di Castel Volturno, con molteplici sedute di lavoro in palestra, circuiti di forza e potenza aerobica. Carichi intensi persino nelle rifiniture mattutine pre-match. Difatti, i ko con Villarreal e Lille sono frutto di questo intenso lavoro, ecco perché in casa Napoli non si vive alcun tipo di allarmismo. Spalletti, in vista della ripresa della stagione, è rimasto soddisfatto del lavoro svolto, il quale ha associato molte similitudini con quello fatto in Estate. Ricordiamo tutti i pareggi e le prestazioni non eccelse contro Adana Demirspor, Maiorca ed Espanyol. In questo caso gli avversari erano di qualità superiore e il dato risultò alquanto evidente sul campo. L’importante era evitare infortuni e dare minutaggio a tutti gli elementi in rosa. Da martedì 27 dicembre, invece, è iniziata la fase finale della preparazione, quella più importante. I carichi sono calati e si è puntato principalmente su lavori basati sulla reattività e la resistenza. Il tutto finalizzato nel farsi trovare pronti per la seconda parte della stagione.

Solo le grandi sfide consegnano una vera grandezza. Dobbiamo essere più forte di scetticismi, pregiudizi e delle paure di chi ci vuole bene. Dobbiamo essere liberi da tutto, anche dai nostri eventuali dubbi. Dobbiamo farlo per la città intera, per il suo orgoglio. I calciatori sono già dentro la partita.

Luciano Spalletti, conferenza di presentazione Inter Napoli

Nella tela del Ragno

Nelle sue apparizioni durante la sosta, ho visto un grande Napoli, camaleontico come il suo coach. Se per molti queste amichevoli sono state una disfatta, per chi opera nel settore ha rappresentato una continua valutazione per quanto prodotto. Note importanti nel vedere stili di gioco differenti, osservare calciatori indossare vesti inusuali è stato libidinoso. Tante certezze, stilisticamente parlando, per mister Spalletti. È stato davvero un successo tattico questo lungo periodo sperimentale. All'interno dello staff sono tutti molto entusiasti. Soprattutto i big non presenti: contatti telefonici tra loro basati su tanta ironia per i nuovi compiti tattici che dovevano ricoprire e tanta complicità. Unica nota dolente a mio avviso è il portiere. Unico che resta standard sulle tante perplessità che lascia in ogni uscita. Questa è una situazione molto delicata (non mi auguro) che alla lunga potrebbe essere cruciale. Ci aspetta un 2023 ancora più ricco di emozioni e molto più semplice del previsto proprio per tutti questi aspetti sopra citati.

Questo è un Napoli che ha grandi meriti ed è il manifesto più grosso dell'abnegazione, del lavoro e del successo tattico. Merito assoluto di Luciano Spalletti, ad oggi, miglior coach d'italia.

RETROSCENA – Lo staff di mister Luciano, è sempre molto attento alle novità viste su altri campi. Ricorderete sicuramente lo schema su punizione ripreso dal Borussia Dortmund e portato in casa Napoli con ottimi risultati. Le voci che ci arrivano direttamente dall’interno raccontano di un Simone Beccaccioli (match analyst) rimasto estasiato dallo schema utilizzato dall’Olanda sul gol del 2-2 di Weghorst ai danni dell’Argentina. Il “Becca” ne ha già parlato con Spalletti e con alcuni calciatori azzurri. Un’ulteriore arma a disposizione da provare qualora ce ne fosse bisogno.