Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito: diversi, ma vincenti

Tra poche ore Napoli e Lazio si sfideranno in occasione della quindicesima giornata di Serie A. Non si confronteranno solo le squadre, ma anche le proprietà che sono guidate da due uomini: Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito. Un confronto tra queste due figure viene fatto dal Corriere del Mezzogiorno.

I rapporti
Entrambi sono a capo dei rispettivi club da vent’anni (De Laurentiis dal 2004, Lotito dalla stessa estate) e hanno adottato strategie simili, puntando su un modello economico sostenibile e dimostrando grande autonomia decisionale, pur senza il supporto di grandi gruppi finanziari alle spalle.
Somiglianze tra i due presidenti
De Laurentiis e Lotito hanno basato la loro gestione su un forte controllo personale e una visione a lungo termine. Entrambi hanno portato successi importanti alle rispettive squadre, nonostante abbiano affrontato numerose critiche e difficoltà. De Laurentiis ha conquistato uno scudetto e vari trofei nazionali con il Napoli, mentre Lotito ha ottenuto numerosi titoli con la Lazio, tra cui coppe Italia e supercoppe. Sono accomunati dalla capacità di reagire alle critiche e di costruire squadre competitive grazie alle loro idee innovative e al rigore nella gestione finanziaria. Entrambi hanno avuto successo anche in ambiti extra-sportivi, come il controllo dei diritti televisivi e la gestione della Lega Calcio.
Differenze nella filosofia gestionale
Nonostante le somiglianze, le loro strategie divergono in alcuni aspetti chiave. De Laurentiis ha adottato un approccio più strutturato e visionario, puntando su tecnici di alto profilo, come Antonio Conte, per consolidare la squadra dopo il recente scudetto. Lotito, invece, ha scelto di rinnovare profondamente la Lazio dopo l’era Inzaghi, affidandosi a Maurizio Sarri, una mossa che ha richiesto un significativo rinnovamento della rosa. De Laurentiis è descritto come un leader orientato verso la spettacolarità e l’ambizione europea, mentre Lotito si concentra maggiormente sul consolidamento e sulla sostenibilità nel contesto italiano.
Rapporto personale tra i due
Il loro rapporto personale è caratterizzato da una certa distanza, ma anche da una reciproca stima. Di recente, sono stati visti insieme per discutere strategie comuni nell’ambito della Lega Serie A, suggerendo un avvicinamento nei loro interessi calcistici e politici.
In conclusione, potrebbero definirsi come i “gemelli diversi”: due presidenti vincenti che, pur con stili e obiettivi differenti, hanno saputo costruire squadre competitive e rafforzare le rispettive società sia a livello sportivo che economico. Questa sera ci sarà l’ennesima occasione per un confronto: chiaramente il palcoscenico sarà per giocatori ed allenatori, ma i presidenti sono alla fine le figure più rilevanti nel calcio professionistico e sarà quindi importante anche questa sfida a distanza.