Si è conclusa Cagliari-Napoli, partita valida per la ventiseiesima giornata della Serie A 2023-2024. Gli azzurri hanno gettato al vento la vittoria pareggiando 1-1.

Cagliari-Napoli, i voti del match

Di seguito i voti di Cagliari-Napoli.

Napoli

Meret: 5,5. Un'uscita kamikaze mette a rischio la sua incolumità e quella dei tifosi del Napoli.

Mazzocchi: 5,5. Parecchio impreciso. (Dall'85' Ostigard: SV).

Juan Jesus: 4,5. Nel primo tempo arriva sempre in ritardo, in qualunque giocata: che sia un anticipo, un passaggio o una lettura. Il discorso è sempre quello e rifarlo è mortificante più dell'errore da terza categoria che regala il gol agli isolani. Il brasiliano, noto punto debole della peggior Inter degli ultimi vent'anni e nel momento migliore della sua carriera semplice riserva del Napoli scudettato, si trova ad essere il sostituto di uno dei più forti centrali del mondo. A buon intenditor, poche parole.

Rrahmani: 6. Dopo il brivido dell'autogol, gestisce bene le offensive sarde.

Olivera: 7,5. Ancora una volta il migliore in campo, ma nessuno spenderà una sola parola su di lui. Perché? Toccherebbe parlare di calcio. E più discuti di calcio, più sei una nicchia in un contesto ove avanza chi spara la supercazzola più retorica.

Zielinski: 6,5. Quello "senza voglia" illumina il centrocampo azzurro. La palla di tacco per Raspadori, in Serie A, è nel bagaglio tecnico di giocatori di due. Uno è lui, l'altro è Dybala. (Dal 79' Cajuste: 6).

Lobotka: 5. Tremendamente oppresso dalla pressione isolana, conclude una prestazione superficiale con una conclusione evitabile che diventa il rinvio da cui nasce il gol del Cagliari.

Anguissa: 6,5. Non lo tiene nessuno.

Raspadori: 7. Starnazzavano già i visionari del pallone: "Ma come, parte esterno...". Ma come, Calzona allena il Napoli e voi siete sul divano? Mah... (Dal 79' Lindstrom: 6).

Osimhen: 6,5. Non è al meglio. Ma la butta dentro. (Dall'85' Simeone: 4,5).

Kvaratskhelia: 5,5. Non c'era alcun motivo per tenerlo in campo. (Dal 72' Politano: 4,5.)

Calzona: 6,5. Il suicidio di Juan Jesus non si può prevedere, ma il Napoli è tornato finalmente ad essere una squadra di calcio. È però troppo tardi per questi discorsi e 13 finali potrebbero non bastare per riscrivere la storia di una stagione maledetta.

Cagliari

Scuffet: 6,5. Tiene a galla i suoi, poi addirittura confeziona un assist.

Mina: 5,5. Uno dei centrali più cattivi del campionato... per il resto è quantomeno limitato. Ma come ci è arrivato al Barcellona?

Dossena: 6. Arriva stremato alla fine, ma tutto sommato sufficiente.

Augello: 5. Rovina una buona partita regalando a Raspadori il pallone che poi diventerà 0-1. (Dal 76' Oristanio: 6).

Jankto: 6. Disputa una buona gara, spreca malamente una buona occasione. (Dal 60' Zappa: 6).

Makoumbou: 6,5. Mena con cognizione di causa.

Deiola: 5,5. Inadatto alla categoria. Lui e la Sardegna Arena, campaccio da bassa Serie B.

Nandez: 6. I suoi ghigni sono irritanti, inspiegabile come venisse reputato un potenziale craque dagli "esperti" di calcio sudamericano. Ci mette il suo, però.

Gaetano: 6,5. È la sua partita e ne è consapevole: dai suoi piedi nasce tutto ciò che c'è di buono nella bipolare partita rossoblù. (Dal 60' Viola: 6).

Lapadula: 5. È nato prima l'uovo o la gallina? Ma soprattutto, è nato prima Lapadula o il fuorigioco? (Dal 60' Pavoletti: 6). (Dal 76' Petagna: 6).

Luvumbo: 6. Salva una prestazione pressoché insufficiente scartando il cioccolatino di Juan Jesus. È San Valentino tutti i giorni in casa Luvumbo.

Ranieri: 6. Difficile far meglio con una rosa oggettivamente inadatta al massimo campionato.