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Antonio Conte in panchina col Napoli
Antonio Conte in panchina col Napoli

Buonasera Mister Conte, permette? Però deve promettermi di non arrabbiarsi perchè, al contrario di quelle che solitamente è abituato a ricevere, le mie non saranno le solite domande a cui è costretto a rispondere.

Quindi non le chiederò se il Napoli può vincere lo scudetto. Noi napoletani in realtà non siamo ossessionati dalla vittoria come invece si tende a credere. Per noi vincere non è mai stata l'unica cosa che conta. Però è vero, ci piace sognare. Magari ci rimaniamo male quando ci fanno inciampare a pochi metri dal traguardo, ma è un'incazzatura che passa velocemente. Ci abbiamo fatto il callo. Non le voglio nemmeno chiedere se la Coppa Italia fosse un obiettivo per lei. Penso sia chiaro che a questa coppa non ci tenesse. Anche se quest'anno, non avendo impegni europei, giocare altre cinque partite non avrebbe fatto chissà quale differenza o sbaglio?

Caro Mister Conte, l'obiettivo è la Champions, giusto?

Tanto lo conosciamo l'obiettivo. E' lo stesso da un decennio ormai. Il Presidente le ha chiesto di riportare il club in Champions. Dopo i 150 milioni che ha dovuto sborsare, senza incassare un centesimo dalle cessioni, c'è anche da capirlo. Giusto per dire che poteva essere più delicato dopo la partita col Torino. Quella chiamata a denari, per quanto fatta col sorriso, forse andava evitata.

Non le chiederò nemmeno che la squadra abbia un pizzico di coraggio in più. La classifica è ottima sia chiaro, ma sa qui ultimamente ci siamo abituati bene. Perchè magari i trofei saranno stati pochi, ma mi creda, ci siamo divertiti tanto. A Torino, la città che l'ha adottata più di 30 anni fa, lo chiamavano "circo".

Ma a chi non piace il circo? Qui ne parliamo ancora. Non voglio farle perdere tempo, quindi ecco la prima: In questi mesi ha sempre parlato di equilibrio. Della necessità di ritornare a essere credibili partendo dalla difesa.

Caro Mister Conte, com'era la storia dell'equilibrio?

A lei non non sono piaciuti i tanti gol presi nella passata stagione? Figuratevi, je m'aggio 'ntussecato! Quindi quando ha deciso di utilizzare con il contagocce Neres per il più disciplinato Politano, me ne sono fatto una ragione. Però poi contro la Lazio ho visto che ha schierato in un colpo solo Simeone, Neres e Ngonge. A centrocampo Raspadori come mezzala e Folorunsho che è più un trequartista. Due quinti come Zerbin e Spinazzola come terzini. Che fine ha fatto l'equilibrio?

Ho sempre creduto che per trovare la giusta intesa in campo ci fosse bisogno di minutaggio e che il ritmo partita lo si acquisisce la domenica, ma lei ha detto che questi ragazzi giocano insieme da mesi durante la settimana. Quindi chi sono io per contestarglielo? Ma allora qualcosa non mi torna. Perchè se le "riserve" hanno assimilato la capacità di sostenere uno schieramento decisamente "offensivo" al cospetto di una Lazio, com'è possibile che i "titolari" non siano capaci di farlo contro il Lecce, tanto da dover sacrificare un Politano a tutta fascia?

Caro Mister Conte, ma un turnover meno massiccio non si poteva?

Come dice? In allenamento i ragazzi si impegnano e per essere credibile ai loro occhi aveva il dovere di schierarli? Giustissimo per carità, ma ha anche i cinque cambi a disposizione e magari si poteva optare per un turnover meno estremo. Per carità, quello col patentino è lei. Di Coverciano so solo che è in provincia di Firenze, ma guardando le formazioni dalle altre squadre impegnate in settimana il dubbio viene. Perchè il Milan, stanco anche per la Champions, ha affrontato una squadra di B senza rinunciare ai Leao o Reijnders. Perfino la Fiorentina se l'è giocata con l'Empoli schierando la difesa titolare e Kean. Mi corregga se sbaglio. No, non ho mai vinto la Premier. E nemmeno 4 campionati italiani. Però aveva promesso di non arrabbiarsi, perchè se di calcio può parlare solo chi ha giocato e vinto allora sareste quattro gatti a farlo, mi perdoni.

Rafa Marin con la maglia del Napoli
Rafa Marin con la maglia del Napoli

Voleva valutare i progressi di ragazzi come Rafa Marin e dare un'opportunità dall'inizio a Raspadori? E credeva che la cosa migliore fosse metterlo al centro di una difesa inedita, con accanto il buon Juan Jesus ormai con un piede e mezzo fuori da CastelVolturno e Zerbin che di mestiere fa tutt'altro? Non sarebbe stato meglio fargli giocare l'intero match alternandogli magari Buongiorno e Rrahmani?

Ok che Jack aveva dichiarato senza giri di parole che a 24 anni sente il bisogno di giocare con maggior continuità, ma non credo intendesse da mezzala. Ma lei è Antonio Conte e sicuramente ne capisce più di me. Ed è per la stima che ho di lei come professionista che non posso non credere che quello visto contro la Lazio fosse un copione studiato.

Caro Mister Conte, dov'era la sua solita verve?

Antonio Conte e la sua “verve” in panchina
Antonio Conte e la sua “verve” in panchina

Il Napoli messo in campo giovedì sera non aveva nessuna chance di battere la Lazio e lei questo lo sapeva bene. talmente bene che non l'ho mai vista tanto sereno bordocampo. Di solito sembra un tarantolato. Quasi in campo a telecomandare i ragazzi. A suggerire un passaggio. A correggere un movimento. E invece ieri con la squadra in balia dell'avversario aveva un volto disteso. Nemmeno rassegnato, ma consapevole che si sacrificava un gruppo di ragazzi in nome di non so che. Ed è questo che vorrei sapere. E' questa la domanda alla quale vorrei una risposta. Era un modo per spingere la società a intervenire sul mercato? Perchè se l'obiettivo di questa stagione è costruire, a gennaio non serve fare chissà che.

Caro Mister Conte… Lei mi ha deluso

Ma Mister, vuol vedere che quello ossessionato dalla vittoria è lei? E si arrabbia perchè sa di essere stato "sgamato"? In fondo proprio lei, qualche mese fa, disse che 'cca nisciuno è fesso. Siamo innamorati. Talmente innamorati da seguire la squadra in trasferta anche se consapevoli di andare ad assistere ad una pubblica esecuzione.

Perchè giovedì a Roma non abbiamo perso una partita. Non siamo stati eliminati dalla competizione. Perchè per perdere bisogna scendere in campo con la voglia di competere. E lei non lo ha fatto. Mortificando dei ragazzi che oggi vengono apostrofati quali bidoni. I suoi ragazzi. Quelli che dovrebbe proteggere. Quelli che si fidano di lei. Quelli che ogni giorno sudano per guadagnarsi un'opportinità, ma un'opportunità vera. Lei mi ha deluso Mister. E non come allenatore.


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