Cur'arti: il primo museo ambulatorio in Italia
L’arte per curare i malati di Alzheimer, le persone affette da autismo, i giovani con disagio psichico e le persone con disabilità.
È l’obiettivo di Cur’arti. Dall’Ombra alla Luce il primo museo-ambulatorio d’Italia, che si inaugura al CTO, azienda ospedaliera dei Colli di Napoli.
Il museo si trova al piano terra, accanto al pronto soccorso e nasce da un progetto del medico internista Francesca Barrella, che ha verificato negli anni l’efficacia dell’arte come terapia riabilitativa.
A comporlo le riproduzioni su pannello di opere originali di numerosi artisti italiani e stranieri tra cui i napoletani Alfredo Troise, Domenico Sepe, Maurizio
Ponticello e alcuni fumettisti come Fabiana Fiengo, l’artista curda Zehra Dogan che fu arrestata perché aveva dipinto bandiere turche su edifici distrutti, e
l’artista visiva Isabella Ducrot che ha ideato le decorazioni in mosaico nella stazione Vanvitelli della metro.
C’è inoltre un video della scuola di Comix.
"L’allestimento – spiega Barrella- fornisce una narrazione artistica degli ambienti di cura trasformandoli in luoghi di “cultura che cura” e nell’armonia fra spazi artistici ed architettura si intraprende un’esperienza di benessere e supporto psicologico."
Il progetto fa parte della rete italiana Cur’Arti, che coinvolge aziende ospedaliere, musei e altri istituti culturali in iniziative di arte terapia, rivolte alle persone
più fragili e malate.
"L’esperienza di fruizione artistica può ridimensionare, riformulare il linguaggio nella relazione fra il medico, l’operatore sanitario, l’educatore, il formatore, l’artista, e la persona in cura, senza disparità gerarchica", sostiene la dottoressa che parla di luogo di “democratizzazione” dell’arte.
Oltre alla sala con percorso espositivo di riproduzioni di opere appartenenti alla collezione Cur’Arti, c’è una sala dedicata al “museo inclusivo” per i visitatori con disabilità, dove si trovano anche percorsi tattili per persone non vedenti o ipovedenti, e una sala dotata di dispositivi di fruizione per chi ha disabilità motorie e cognitive, la stanza multisensoriale, utilizzabile come terapia integrativa al percorso riabilitativo.
"La creazione del museo ambulatorio – conclude Barrella - all’interno di un luogo di cura, è un’opportunità di esperienza di benessere".
Il museo rientra nel progetto “Dall’Ombra alla Luce” finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Questo ha permesso anche l'attivazione di laboratori di arteterapia presso il Dipartimento di Scienze Mediche Motorie e del Benessere dell’Università di Napoli “Parthenope” e di altre iniziative dislocate sul territorio napoletano presso le organizzazioni della rete progettuale, come percorsi di musicoterapia e psicoeducazione, sportelli di informazione e consulenza, di ascolto e assistenza per i familiari e i “caregiver”.
Un’intensa collaborazione multidisciplinare con diverse associazioni, che è culminata nella creazione del museo permanente.
"Non è solo un luogo di esposizione artistica – spiega Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli - ma un ambiente terapeutico
progettato per stimolare i sensi e per promuovere il benessere di pazienti che necessitano di percorsi riabilitativi. Gli studi scientifici hanno dimostrato che, attraverso l’arte, migliora la qualità di vita e il processo di riabilitazione di pazienti affetti da patologie neurologiche".
L’inaugurazione sarà aperta da una performance di musica e danza, con il soprano Erin Wakeman e altri artisti, cui seguirà un convegno con numerosi ospiti in collegamento anche dall’estero.