Prima partita da Campione d’Italia per il Napoli di Luciano Spalletti. Al Maradona arriva la Fiorentina, calcio d’inizio ore 18. Nuovo sold out sugli spalti, dopo le grandi emozioni vissute per Udinese-Napoli. Prevista una nuova festa nel post-match.

Passiamo al campo. Napoli-Fiorentina potrebbe rivelarsi una partita divertente, intensa e ricca di spunti. Si affrontano due squadre con allenatori che amano il calcio offensivo, con zero voglia di speculare sull’avversario o sul risultato. La vittoria matematica dello Scudetto, ottenuta con un margine di notevole importanza, permetterà agli azzurri di sperimentare calciatori in posizione diverse e soluzioni tattiche differenti in vista del prossimo anno. Nei prossimi match, il tecnico di Certaldo potrebbe rispolverare il 4-2-3-1 (uno dei moduli che più sente suo) per dare ulteriore minutaggio a Raspadori, mentre in difesa il norvegese Ostigard troverà sicuramente più spazio. Vedremo se ci saranno novità già a partire da oggi.

Spalletti ha avuto pochissimo tempo per preparare la sfida. Vista la grande capacità di pressing ultra-offensivo dei ragazzi di Italiano, bisognerà sbagliare il meno possibile in fase di prima costruzione. Questa potrebbe essere una delle chiavi della partita. L’obiettivo dei costruttori azzurri sarà quello di superare la prima linea di pressione viola, composta inizialmente da tre uomini (attaccante centrale sul dc sinistro, mezzala sinistra sul dc destro, play basso o mezzala destra su play basso). Il primo metodo di uscita, prevede l’abbassamento dei due interni azzurri, insieme o a turno, in soccorso di Lobotka. Questa mossa – inoltre - potrebbe indurre il difensore centrale (solitamente quello sinistro) a lasciare la propria posizione per attaccare la mezzala destra napoletana nella metà campo avversaria, creando nuovi spazi offensivi da poter sfruttare in ripartenza. Il secondo metodo comporta la creazione dei triangoli di gioco tra il difensore che imposta, la mezzala ed il terzino. Il terzo si erge sulle qualità tecniche e di precisione del singolo calciatore, che deve avere il coraggio e la personalità, anche sotto forte pressione, di vedere i movimenti dei compagni ed imbucare. Il quarto ed ultimo metodo di costruzione – invece – prevede il lancio diretto (anche del portiere) su Osimhen. Il nigeriano potrebbe trovare più spazi da attaccare nella gara di stasera, visto il modo di difendere dei viola con la linea molto alta, ma tutto dipenderà dal lavoro svolto in fase di prima costruzione. In molte delle situazioni citate prima, crediamo che un calciatore come Piotr Zielinski potrebbe rivelarsi fondamentale per tutti gli sviluppi offensivi da approntare.

La Fiorentina è una squadra che costruisce dal basso con i due centrali. Molto spesso si abbassa anche Amrabat. La soluzione del gioco di sponda con il centrocampista marocchino è davvero frequente. Quando tutte le linee di gioco sono bloccate dal pressing dell’avversario, non disdegnano di ritornare dal portiere per il lancio lungo sulla prima punta. La manovra offensiva si sviluppa molto sulle corsie laterali, con terzini rapidi, veloci e bravi ad arrivare sul fondo per effettuare cross. Gli esterni offensivi sono un’altra arma a disposizione di Italiano. I vari Ikonè, Gonzalez, Sottil, Kouame, tutti calciatori rapidi e sguscianti nell’uno contro uno. Attenzione massima agli inserimenti degli interni di centrocampo, bravi anche nel calciare da fuori area. Cabral non è stato convocato, quindi la prima punta sarà Jovic. Il lavoro dell’ex Real sarà quello di far salire la squadra e farsi trovare pronto in area di rigore. La marcatura sulle palle inattive sarà ad uomo.