Zielinski e il Napoli ci ripensano, ora servono le uscite
Quando sembrava ormai imminente il passaggio al Al Hilal, squadra araba disposta a garantirgli un finale di carriera dorato, spifferi di mercato parlano di uno Zielinski non convinto della destinazione e pronto a rivalutare un rinnovo, a cifre inferiori rispetto all'attuale contratto, con il club azzurro. Un incredibile colpo di scena, che stando agli esperti di mercato, non escluderebbe il buon esito della trattativa che dovrebbe portare Gabri Veiga, giovane talento spagnolo del Celta, alla corte di mister Garcia.
Una possibilità che non ci sentiamo di escludere a priori, ma che rappresenterebbe una novità nel modus operandi partenopeo in tema di mercato. Anche perchè l'arrivo di Cajuste ha di fatto riempito la casella lasciata libera dal mancato riscatto di Ndombele e quindi diventa più che lecito interrogarsi su quali siano le reali intenzioni del presidente De Laurentiis. Negli anni il patron azzurro ci ha abituati a cessioni che facevano da preludio ai nuovi arrivi e che venivano bloccate al mancato verificarsi di questa condizione.
La domanda che ci poniamo è come sia stata presa questa decisione dalla società, ingolosita dalla possibilità di incassare una cifra di circa 30 milioni per un calciatore ad un anno dalla scadenza e di risparmiare 6,5 milioni di ingaggio lordo.
Oggi Piotr è partito titolare nell'ultimo test amichevole che il Napoli ha affrontato prima di far ritorno a Castel Volturno, dopo essere stato assente contro l'Ausburg per quello che il tecnico francese ha definito “infortunio di mercato”. La presenza nell'undici iniziale potrebbe essere interpretata come un attestato di stima da parte del mister nei confronti del polacco e la maniera con cui il club dimostra di non essere rimasto sorpreso da questa impronosticabile inversione ad u del ragazzo. Decisione quindi che sarà maturata in questi giorni e di concerto con la società che, mai come in questa stagione, ha acconsentito a lasciare finanche le briciole a chi si occupa del mercato azzurro.
Crediamo però che se vanno date per buone l'arrivo di Gabri Veiga e la permanenza di Zielinski, qualcosa in uscita andrà fatto visto che si rischia un sovraffollamento nel reparto con conseguenze che potrebbero minare la serenità di chi quest'anno potrebbe vedere ridotte al lumicino le possibilità di assicurarsi minutaggio.
Ci auguriamo che presto venga messa la parola fine a tutta questa situazione, prima che dall'incredulità si passi al grottesco. Non per la profonda stima che nutriamo per uno dei principali protagonisti dell'ultima meravigliosa stagione o di una società che anno dopo anno si è meritata sempre maggior credito, ma perchè si rischia di veicolare un messaggio sbagliato, quello di una permanenza frutto dell'indecisione e non di una scelta consapevole di entrambe le parti.
Certo è che avere in rosa sia Zielinski che Gabri Veiga sarebbe un ulteriore dimostrazione di forza, quella manciata di sale pronta ad insaporire una stagione che non vuole vederci smettere di sognare. E al Napoli e ai napoletani piace sognare in grande.