Simeone: “Lo stadio Maradona è dei napoletani, non in vendita”

Nino Simeone, consigliere del comune di Napoli, è intervenuto a CalcioNapoli24 per parlare del tema dello stadio Maradona.
Simeone sullo stadio Maradona
Stadio Maradona? Il buon Conte, il nostro mister, ha fatto sollecitazioni per stadio e centro sportivo. Noi siamo qui, pronti a venire incontro ma non vorrei che stiamo girando tutti intorno al dito. Anche lui ha fatto richieste al presidente, come nel calciomercato e non è stato accontentato, dico soltanto che per quanto ci riguarda ci auspichiamo che presto si faccia viva la società con delle proposte.
Sta passando la notizia scorretta che il Maradona cada a pezzi, ma non è così. C’è bisogno sicuramente di lavori di riqualificazione come ne hanno bisogno tutti gli stadi del mondo. L’impianto di Fuorigrotta ha già avuto lavori importanti con le Universiadi, parliamo di decine di milioni di euro, quindi non diciamo cose inesatte. Ricordiamo che al Maradona ci giochi la Champions, quindi vuol dire che hai comunque già standard elevati. Poi che ci sia bisogno di ulteriori interventi è fuori di dubbio, noi vogliamo uno stadio all’altezza dei nostri tifosi. C’è stata un’apertura del Sindaco sull’apertura del terzo anello per favorire gli eventuali lavori durante il campionato così per non perdere il numero di spettatori presenti. Questo consentirebbe di perdere le presenze nell’anello inferiore, che poi sarebbe avvicinato al campo, ma al tempo stesso di recuperare circa 12-15mila spettatori nel terzo anello. Questa è l’ennesima apertura che l’Amministrazione nei confronti della società, ma al momento non abbiamo riscontri oggettivi e quindi mi viene da dire ‘c’amma fa?’. Anche da Roma aspettano risposte per la questione di Euro 2032, non ci dimentichiamo che la convenzione con il Napoli sta per scadere e terminerà nel 2028.
Simeone sulle tempistiche per lo stadio Maradona
I termini per presentare qualcosa di serio per lo stadio Maradona scadono nel 2027, quindi c’è ancora tempo ma non vorremmo arrivare all’ultimo. Noi siamo qui ed attendiamo, viviamo una situazione simile anche rispetto alla situazione di Milano dove non si è trovato accordo per il nuovo stadio e pare si vada verso la riqualificazione di San Siro.
Terzo anello, questione strutturale e delle vibrazioni? La verità è che noi all’epoca ristrutturammo il San Paolo seguendo criteri datati, parliamo del ’90. Anche in termini di autorizzazioni le cose sono cambiate. Per fortuna non ci sono problemi di cedimenti strutturali, bensì ci sono soluzioni per ammortizzare queste vibrazioni che provengono dal terzo anello. Va fatto in modo che ci sia una migliore ammonizzazione di questo carico che poi spinge sulla struttura sottostante. Lo stadio Maradona fu concepito benissimo, fu fatto seguendo criteri antisismici proprio perchè sorge nell’area flegrea. Noi questo vogliamo farlo per cercare di dare una mano anche perchè lo stadio è sempre sold-out, noi riceviamo richieste per 90mila spettatori. Così facendo si arriverebbe ad avere uno stadio tra i 70-75mila spettatori e questo sarebbe importante anche in termini di introito. È un’opportunità, ci sono le condizioni ed un’apertura istituzionale, ma bisogna essere messi nelle condizioni poterci ragionare. Spero che le parole di Conte facciano breccia nel cuore di De Laurentiis.

Il credito sportivo mette a disposizione fondi importanti così come farà il governo. Qui però parliamo di Europei e non di Mondiali come nel '90. Si tratta di compartecipazione di organizzazione con la Turchia, noi a Napoli ci aspettiamo anche di ospitare una semifinale. Credo ci siano tutte le possibilità, ma si parla di auspici ma ad oggi non ci sono altri argomenti che ci sono arrivati. Noi abbiamo preso atto della volontà della SSC Napoli di fare un investimento, ma siamo ancora fermi lì. Il tema non è cosa vuole il Comune, ma cosa vuole fare il Calcio Napoli per avere in modo esclusivo per i prossimo 90-100 anni l'impianto. A vendere non si vende perchè è lo stadio dei napoletani, così come detto a Roma e Milano perchè sono beni inalienabili. Se però c'è la volontà della SSC Napoli allora noi daremo sempre priorità assoluta.
Pista d'atletica? Problema già affrontato, se diamo lo stadio al Napoli è normale che poi diventa superflua se l'impianto è a uso esclusivo per il calcio. Sta a noi amministrazione trovare l'alternativa, le soluzioni ci sono. Ma ad oggi parliamo sempre di buoni propositi, l'Ass. Cosenza è andato a fare un sopralluogo per capire se si può fare l'investimento sul terzo anello, che faremo noi, ed abbiamo avuto parere positivo.
Cosa ha aggiunto Simeone a Radio Punto Nuovo
”Tra Conte e il Sindaco c’è stato un pour parler, i virgolettati venuti fuori sono stati carpiti da chiacchierate private. Mister Conte ha premura come noi amministrazioni e come noi tifosi di sapere quale sarà il futuro dello stadio e del centro sportivo. E sarebbero domande da girare alla proprietà del Napoli e al presidente De Laurentiis, che ha detto tanto e non ha mai fatto nulla nel concreto. È qui il cortocircuito. Noi possiamo parlare dello Stadio Maradona e che l’amministrazione ha aperto alla riqualificazione del terzo anello, ma serve un passo in più da parte del Calcio Napoli. La riapertura del terzo anello porterebbe quasi 10-15mila spettatori in più e questo sarebbe d’aiuto per tutti. La questione Centro Sportivo è diversa: il Comune può proporre degli spazi nella zona di Bagnoli, ma lì entra più l’interesse della società che delle amministrazioni. Il nostro interesse è più diretto sullo stadio, che può essere riqualificato con un rapporto di partneriato con il Napoli, ma serve mettere qualcosa nero su bianco prima di agire. La verità è che noi abbiamo bisogno di uno stadio superiore ai 50mila posti a sedere. Noi del Comune stiamo facendo aperture su aperture al Calcio Napoli, più di questo non possiamo fare: a regalarlo, non possiamo regalarlo. I termini di presentare il progetto per Euro 2032 è il 2026, quindi siamo ancora in tempo. Noi come Comune di Napoli vogliamo arrivarci prima e non ridurci all’ultimo”.