Garnacho come post Kvara? Le caratteristiche e la carriera del classe 2004
Garnacho tra i papabili per la fascia sinistra del Napoli. Carriera, caratteristiche tecniche e differenze con Kvaratskhelia.
Gli inizi e la carriera
Alejandro Garnacho, classe 2004, nasce a Madrid, ma viene naturalizzato argentino, grazie alle origini della madre, nata in Sud America. Cresce nel settore giovanile dell’Atletico Madrid, ma nel 2020, a soli sedici anni passa al Manchester United, e l’anno dopo ottiene il primo contratto da professionista.
L’esordio in Premier League arriva nel 2022, nella penultima giornata con il Chelsea, ma la promozione definitiva in prima squadra avviene nella stagione 2022/23, con Ten Hag in panchina, con cui esordisce nella sua prima gara da titolare, chiuderà la stagione con 4 gol e 4 assist. Nello stesso anno debutta con la nazionale under 20 argentina, rendendosi protagonista con 4 gol nel torneo di Tolone (torneo internazionale giovanile).
Sarà l’anno successivo però a rendere l’argentino un titolare a tutti gli effetti dei Red Devils, 36 le presenze in campionato (30 da titolare), con 7 gol e 4 assist.
Questa stagione al contrario non è, al momento, sulla falsariga della scorsa, tanta discontinuità ma soprattutto pochi minuti, il cambio in panchina ha sicuramente influito, ma la sensazione è che qualcosa allo United si sia rotto, come suggerisce il nervosismo e la tensione portata costantemente in campo dal classe 2004.
Caratteristiche e differenze con Kvaratskhelia
Piede destro, fisico che gli permette di tenere anche sui difensori più ruvidi, e ala sinistra da quando ha messo piede al Manchester United, proprio come il suo idolo, anche se sembra strano a dirsi quando si parla di talenti argentini, Cristiano Ronaldo.
Garnacho, seppur con grandissimi margini di miglioramento, ha già fatto intravedere quali sono le sue caratteristiche principali, giocatore che ama puntare l’uomo, andare in progressione palla al piede ma soprattutto calciare in porta. Kvara ha abituato il Napoli ad un gioco creativo, delle volte quasi geniale, ma tendente poco alla conclusione in porta, l’esterno dello Utd porterebbe una verticalità che oggi al Napoli manca, e soprattutto tiri in porta, ben 2.5 di media nelle ultime due stagioni per partita.
È un elemento che toglierebbe qualità nella costruzione del gioco ad inizio azione, tocca pochi palloni in manovra (35 di media), ma a proposito della verticalità di cui parlavamo prima, riesce comunque ad incidere, con 1.2 passaggi chiave, ma non da costruttore di gioco, ma da finalizzatore (o nella conclusione o nell’ultimo passaggio).
La trattativa con il Napoli
In queste ore sono insistenti le voci che vogliono Garnacho come successore del 77, le cifre sono significative, come giusto che sia per un talento così giovane, in un mercato come quello di gennaio. Il suo eventuale arrivo vuol dire innanzitutto la voglia del Napoli di investire tanto su un giocatore tutto da formare, ma allo stesso tempo mantenere il trend partito in estate, acquistando giocatori con esperienza in grandi club e grandi competizioni. Garnacho ha dimostrato spunti da grande giocatore, alternandoli a momenti di calo soprattutto psicologico, mostrando un carattere tanto forte quanto irascibile e fragile. Nonostante gli oltre 50 milioni chiesti dai Red Devils, questa operazione rimane una scommessa, per tempistiche, responsabilità a cui immediatamente sarebbe sottoposto il ragazzo ed età, ma qualora si presentasse l’occasione, il suo nome ha tutta l’impressione di essere quello giusto per infiammare con personalità e giocate la fascia sinistra ormai orfana del georgiano.