Pozzuoli, arriva l'Ordine del Giorno per il riconoscimento dello Stato di Palestina
Approda nel Consiglio Comunale di Pozzuoli un Ordine del Giorno per il riconoscimento dello Stato di Palestina
Può un Comune incidere su un conflitto sanguinoso in corso? Forse no, ma il segnale politico che si manda sicuramente è molto forte. Soprattutto se arriva comunque a proposito di una guerra, quella che Israele sta conducendo a Gaza, che è all'attenzione, ormai da un anno, dell'opinione pubblica di tutto il mondo. E allora ecco che presso il Consiglio Comunale di Pozzuoli è stato depositato un Ordine del Giorno per il riconoscimento dello Stato di Palestina.
A promuoverlo è il gruppo consigliare di Pozzuoli Ora!, che siede tra i banchi dell'opposizione ed è rappresentata da Riccardo Volpe. La proposta è spinta dalle gravi conseguenze del conflitto. Lo si legge nella nota diffusa alla stampa: “Qualche giorno fa si è espresso l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani con un nuovo rapporto tragico: il 70% delle morti accertate nei primi sei mesi dell’invasione israeliana a Gaza erano donne e bambini. La maggior parte di loro aveva tra i 5 e i 9 anni, e complessivamente i bambini ammazzati sono il 44% delle vittime totali”.
Pozzuoli, Ordine del Giorno per il riconoscimento dello Stato di Palestina: “Tanti Comuni l'hanno già approvato”
L'idea di chiedere con un Ordine del Giorno il riconoscimento dello Stato di Palestina, però, trova la sua ispirazione in provvedimenti approvati da altri Comuni: “Con quest’ordine del giorno ci uniamo ai tanti Comuni in Italia che, spinti dall’ANPI, hanno approvato lo stesso ordine del giorno. Inoltre – specifica la nota di Pozzuoli Ora! – noi chiediamo che il Sindaco si faccia portavoce di questa iniziativa negli altri Comuni dei Campi Flegrei e della Regione Campania”.
Prosegue la nota: “Il paradosso è che ad oggi lo Stato di Palestina non è ancora pienamente riconosciuto, nonostante le numerose risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e dei tanti Paesi che ne hanno riconosciuto la legittimità. La giustizia e la libertà del popolo palestinese deve partire necessariamente dal riconoscimento del loro Stato, nei confini precedenti all’occupazione del 1967”.