L'arciere che ha trascinato il Napoli dalla Serie C all'Europa, Emanuele Calaiò, opinionista della trasmissione Delietta Gol su Prima Tv e TV Luna:

“Con l’Union Berlino un risultato inaspettato visto che i tedeschi venivano da dodici sconfitte consecutive e non segnavano da cinque gare. Li abbiamo fatti resuscitare noi. Un peccato perché il Napoli aveva in mano la partita ma poi ha preso quel gol da dilettanti. Credo che ci sia stato un errore nella gestione, perché stai vincendo e nelle preventive in quell’azione bisognava stare in tre. Ricordiamoci l’anno scorso quella rincorsa con il Sassuolo, c’era la fiducia di poter fare quella cosa. 

Garcia? A me non piace e ho paura che lui non legga le partite in corso. Il Pampa ha parlato di gruppo: i trofei, i campionati si vincono nello spogliatoio con l’unione gruppo e penso che quest’anno non ci sia lo stesso spirito di gruppo come l’anno scorso perché forse lui non comunica bene. Spalletti era un continuo parlare singolarmente con i giocatori, mentre magari Garcia prepara la partita a livello di gruppo. Poi Garcia parla di coraggio ma forse proprio lui con le sostituzioni ha dimostrato di non avere coraggio. 

Osimhen? Deve sempre giocare perché ti offre più alternative: puoi giocare in profondità, in contropiede, con i cross in area. Simeone? Non capisco il suo ingresso in campo all’80° minuto. Se Garcia vede Raspadori come unica alternativa a Osimhen allora la società che lo ha riscattato a fare? Raspadori? Per caratteristiche si può adattare a giocare con tutti ma deve giocare o da prima punta o da seconda punta e non da esterno".

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