Il Presidente della FIGC Gravina, a margine dell'assemblea federale di oggi, ha commentato le motivazioni della sentenza inflitta alla Juventus per il caso plusvalenze:

"A me dispiace. Sarei un folle nel pensare che una situazione di questo tipo pssa genererare qualsiasi forma di soddisfazione, sarei un masochista. La Juventus ha sempre rappresentato un modello nell'ambito dell'economia, della valorizzazione degli asset, della capacità di ammodernare e di costruire le proprie strutture, di rilanciare in maniera decisa il progetto del calcio femminile e della seconda squadra.

Sarei un folle - ha poi continuato il Presidente Gravina - nel pensare che bisogna uccidere nel colpire una mia società per situazioni di questo tipo. Però, ci sono delle norme e delle regole: queste vanno applicate in maniera rigorosa. Poi, mi dispiace che la responsabilità esca da una sorta di valutazione oggettiva, si cerca puntualmente di attribuire la responsabilità a determinati soggetti.

Noi non abbiamo nessuna responsabilità, se non quella di aver voluto verificare e andare fino in fondo in un mondo che, a detta degli organi di comunicazione, ci ha sempre visti molto distratti. Noi non siamo distratti: è arrivatgo il momento di mettere dei paletti in questo terreno minato".


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