Ricordate quando, su diverse reti nazionali, vedevamo celebrare le finali di Champions League – perse – come se fossero trofei da esibire? Ebbene, a quanto pare era solo l'inizio di una moda.
Pare infatti che ultimamente su alcuni media nazionali (come per esempio il Corriere dello Sport a firma Alessandro Barbano, lo stesso che stamattina scrive "inammissibile che il Napoli si scopra in modo così indecente su Ngonge") stia serpeggiando un'altra brillante tesi: il raggiungimento delle semifinali Champions da parte delle milanesi sminuirebbe lo scudetto del Napoli, ergo, varrebbe più dello scudetto. Ovviamente questa teoria ha trovato ampio risalto presso i media Milano-centrici e – permetteteci – fa sorridere che ciò venga detto proprio sotto la Madonnina, ovvero la culla del DNA europeo, che quindi proprio per questo motivo dovrebbe essere abituata a calcarne il palcoscenico. Ma tant'è.
In nome del trofeo "semifinale di Champions", anche il tanto vituperato turnover totale ha senso. Anche fare 7 punti, in due, nelle ultime cinque di campionato (ndr il Napoli "in crisi" ne ha fatti 10), del resto dopo i quarti ci saranno altre 8 partite in cui recuperare il terreno perso (anche se ci chiediamo, qualora si raggiungesse la semifinale, chi scenderebbe in campo nelle restanti partite di serie A).

Conta vincere

L'unico che invece non ha altro in mente che la vittoria di un titolo è Luciano Spalletti che, fino a Napoli Verona, poco aveva concesso alle rotazioni, almeno fino a quando il numero di punti di vantaggio non fosse esattamente il doppio delle giornate restanti.
Insomma, traslitterando anche le ataviche recriminazioni del tifo Napoletano – il famoso vulimme vencere da parte di tifosi poco lungimiranti ma comunque finalmente ad un passo dall'essere accontentati – vuoi vedere che proprio Napoli e il Napoli, ovvero la città e la squadra che secondo il luogo comune si è sempre accontentata di vincere le battaglie e non la guerra e che per questo motivo è sempre stata derisa e compatita dal Nord vincente, è diventata l'unica piazza dove Vincere è rimasta davvero l'unica cosa che conta?