1. EST. TETTO COPERTURA JUVENTUS STADIUM - NOTTE
La pioggia scorre copiosa su Torino, ovattandone il profilo sfocato dietro le luci bianche e brillanti che provengono dall'interno dello stadio. Il suo scroscio è attenuato dagli incitamenti dei tifosi che popolano gli spalti. Il campo è tinteggiato di un verde vibrante, forte.

Voce maschile (V.O.)
"LOCATELLI, in mezzo al campo in cabina di regia,
apre sempre a destra per FAGIOLI che si è spostato
in quel lato del campo..."

All'improvviso, un riflesso in lontananza: un bagliore che è un luccichìo, proveniente dal tetto dello stadio.

2. EST. TETTO COPERTURA JUVENTUS STADIUM - NOTTE
Un uomo vestito interamente di nero imbraccia un fucile di precisione: era il suo mirino puntato sul campo a luccicare, forte, adesso rivolto verso il basso in direzione dei calciatori che si animano.

3. EST. TETTO COPERTURA JUVENTUS STADIUM - NOTTE
La mdp è nel mirino. Segue gli spostamenti dell'uomo sul tetto fino a soffermarsi su un calciatore con la maglia a strisce bianco e nere, di colore, con lunghe treccine sul capo. E' CUADRADO, che adesso ha la palla.

Voce maschile (V.O.) (cont.)
"Il lancio è per Cuadrado, mette in moto
il colombiano che prova ad andarsene..."

4. EST. TETTO COPERTURA JUVENTUS STADIUM - NOTTE
L'uomo tira un lungo respiro, sta rilassando la muscolatura. Il dito preme contro il grilletto, l'arma rimbomba nella pioggia: spara. BAM.

5. EST. CAMPO JUVENTUS STADIUM - NOTTE
Cuadrado chiude gli occhi. Viene raggiunto dal proiettile, alla gamba. Le sua grida di dolore si disperdono come lacrime nella pioggia. I cartelloni pubblicitari retrostanti vengono imbrattati del suo sangue.

Voce maschile (V.O.) (cont.)
"Cade a terra Cuadrado, vediamo cosa
succede nel contrasto con un avversario..."

Un altro giocatore, vestito però con una maglia azzurra, gli sottrae la palla. Ha i capelli rasati e la pelle scura. E' JUAN JESUS.

Voce maschile (V.O.) (cont.)
"Non so se ci sia stato contatto o se sia
caduto da solo dopo aver provato il colpo
di tacco..."

Cuadrado riapre gli occhi mentre rotola al terra dal dolore. Con suo immenso stupore, nota che non c'è sangue. E' stato tutto nella sua testa.

6. EST. TETTO COPERTURA JUVENTUS STADIUM - NOTTE
Sul tetto, lì dove l'uomo completamente vestito di nero aveva sparato a Cuadrado, un piccione completamente disinteressato. Appollaiato sotto la pioggia, totalmente indifferente a quanto si svolge sotto di lui.

7. EST. CAMPO JUVENTUS STADIUM - NOTTE
I calciatori con la maglia azzurra continuano a scambiarsi il pallone. Hanno superato la metà del campo e si avvicinano alla trequarti dei giocatori bianconeri.

Voce maschile (V.O.) (cont.)
"Le squadre oramai sono lunghe, fioccano
le chance da rete da una parte e dall'altra..."

7. EST. CAMPO JUVENTUS STADIUM - NOTTE
Un calciatore biondo con la numero 20 sulle spalle, di colore azzurro, porta palla nella lunetta antistante la porta difesa dal portiere bianconero. E' ZIELINSKI, che si libera della sfera passandola alla propria destra.

Voce maschile (V.O.) (cont.)
"Si va a destra da ELMAS, cross sul secondo
palo per RASPADORI..."

8. EST. CAMPO JUVENTUS STADIUM - NOTTE
RASPADORI, un ragazzo poco più alto del metro e sessanta, sbarbato, capelli corti, sta guardando la palla che gli arriva alta dall'altra parte. Gli occhi sono fissi sul pallone. Sentiamo il suo cuore accelerare e non di certo per lo sforzo.

Raspadori (v.o.)
Ci siamo. E' il tuo momento. Quello
per il quale ti sei allenato tutta la vita.
Quello per il quale hai fatto sacrifici,
hai preso scelte, hai sofferto, hai mangiato
tanta merda. Ci siamo, Giacomo. Prenditi
il palcoscenico. Te lo meriti.

Dissolvenza al bianco.

Voce maschile (V.O.) (cont.)
"SINISTROOOOOOO...."

9. EST. ESTERNO JUVENTUS STADIUM - NOTTE
La pioggia continua a cadere, lentamente, su Torino. A ralenti, le gocce si infrangono contro le auto della polizia parcheggiate all'esterno dello stadio. Contro i passamano che portano nel ventre dello stesso.

10. EST. SPALTI JUVENTUS STADIUM - NOTTE
La stessa pioggia cade sui volti dei tifosi. La maggior parte di essi, a bocca aperta. In quella frazione di secondo dove il tempo pare essersi fermato, si sente il fruscio della palla che rotola infondo alla rete.

Voce maschile (V.O.) (cont.)
"Ha segnato il NA-PO-LI!"

11. EST. CAMPO JUVENTUS STADIUM - NOTTE
Quell'istante durato un'eternità cessa di esistere. Raspadori corre verso lo spicchio di stadio colorato di azzurro, i suoi tifosi. Quelli in visibilio. Viene subissato dagli abbracci dei compagni, ma il suo sguardo è fisso verso il cielo nero. La pioggia gli bagna il volto, gli occhi. Tutto ciò che lo circonda viene ovattato e non produce più decibel.

Voce bambino (V.O.)
"Ce l'abbiamo fatta."

Raspadori (V.O.)
"Si, cazzo: ce l'abbiamo fatta!"

Voce bambino (V.O.)
"Sono fiero di te"

12. EST. CAMPO JUVENTUS STADIUM - NOTTE
Un BAMBINO con una maglia a strisce nere e verdi è davanti a Raspadori. Ha un pallone sotto al braccio e i suoi stessi occhi. Si guardano e il bambino gli sorride. Quel bambino, è Giacomo Raspadori.

Raspadori (V.O.)
"Si, cazzo: ce l'abbiamo fatta!"

13. EST. CAMPO JUVENTUS STADIUM - NOTTE
Raspadori vede quel bambino dissolversi nella pioggia, mentre l'urlo dei propri tifosi torna a farsi sentire nelle sue orecchie. La mdp stringe verso di lui, sul volto, sul suo sorriso.

TAGLIO.

NERO.


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