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La partenza di Starship dallo Starbase, Texas
La partenza di Starship dallo Starbase, Texas

Dopo 58 giorni dal sesto lancio di prova, SpaceX, l'azienda che ha rivoluzionato l'ingegneria aerospaziale fondata da Elon Musk, continua con i test del proprio prototipo di sistema spaziale più grande e potente mai realizzato con Starship Flight 7.

Quello di SpaceX è stato un lancio dolceamaro: se da un lato si è dimostrata affidabilità e sicurezza per quanto riguarda il booster - il quattordicesimo -, che è stato catturato nuovamente dai bracci meccanici della torre Mechazilla, dall'altra la Ship di nuova generazione ha presentato un'anomalia durante il volo orbitale e si sono perse le tracce. 

Starship Flight 7: il riepilogo del test SpaceX

  • Ore 23.37: LIFTOFF! Si accendono tutti e 33 i motori Raptor di Super Heavy e la nuova versione di40 Starship decolla con successo dall'Orbital Lunch Pad A di Starbase!
  • Ore 23.40: Hot Staging avvenuto con successo: i motori di Starship si sono accessi prima di separarsi dal primo stadio (il razzo, Super Heavy). Comincia la discesa del Booster verso la rampa da cui è partito, mentre Starship punta l'Oceano Indiano.
  • Ore 23.41: Go Go per il recupero al volo di Mechazilla del booster!! Gli ingegneri di volo hanno dato l'okay per la cattura del booster con i bracci meccanici.
  • Ore 23.45: il Booster riaccende i motori e i bracci meccanici della torre Mechazilla lo afferrano al volo! CATH RIUSCITO!
  • Ore 23.52: SpaceX comunica di aver perso segnali dalla Starship.
  • Ore 23.52: SpaceX comunica di aver avuto un'anomalia con lo stadio superiore (Starship).
  • Ore 23.58: Viene pubblicato un video (meraviglioso) su X da un utente delle isole Turks e Caicos. Si vedono detriti in fiamme che rientrano dall'atmosfera ed è plausibile che Starship sia scoppiata o fatta scoppiare per sicurezza.

La storia di Starship fino al sesto volo

Tutto ha avuto inizio con il volo di Starhopper nel 2019, un semplice veicolo dimostrativo che, con un balzo di appena 150 metri, segnò l’avvio di un percorso verso un sistema di trasporto spaziale rivoluzionario.

Con il 2020 arrivarono i prototipi SN5 e SN6, che replicarono quel salto, dimostrando la capacità del motore Raptor di spingere veicoli di grandi dimensioni. Ma fu con SN8, alla fine dello stesso anno, che SpaceX tentò qualcosa di veramente audace: un volo ad alta quota. SN8 raggiunse 12,5 chilometri prima di eseguire una manovra di rientro mai vista prima, una rotazione orizzontale che simulava l’atterraggio di un razzo orbitale. L'atterraggio finì in un’esplosione spettacolare, ma Musk e il suo team si dichiararono soddisfatti: il test aveva raggiunto quasi tutti gli obiettivi.

Il 2021 vide il debutto di SN9 e SN10, con risultati misti. SN9 replicò il volo di SN8 ma fallì nuovamente l’atterraggio, schiantandosi sulla piattaforma. SN10, invece, riuscì finalmente a toccare terra senza danni significativi, salvo esplodere poco dopo a causa di una perdita di carburante.

Il sesto volo, quello di SN15, segnò un momento di svolta. Con miglioramenti significativi rispetto ai suoi predecessori, SN15 eseguì un volo perfetto, decollando, raggiungendo i 10 chilometri e atterrando senza problemi. Questo successo rappresentò un traguardo per SpaceX, dimostrando che il design e le tecnologie del sistema Starship erano sulla strada giusta per aprire le porte a un futuro di missioni interplanetarie.

Dopo il successo di SN15, SpaceX fece una pausa per consolidare i dati e implementare ulteriori miglioramenti, segnando un punto di transizione verso la costruzione del sistema completo Starship-Super Heavy. Nel 2022 e 2023, l'attenzione si spostò su test di propulsione del razzo booster e sulle prove a terra, ma fu con il volo del primo prototipo completo, Starship SN24 e Super Heavy Booster 7, che SpaceX alzò di nuovo l’asticella.

Questo storico test orbitale avvenne nell’aprile 2023, rappresentando la prima volta che l’intero sistema fu lanciato insieme. Sebbene il decollo fosse impressionante, il volo incontrò problemi tecnici a metà missione: il razzo non riuscì a separare correttamente i due stadi e, alla fine, fu distrutto in volo come parte del sistema di sicurezza. Nonostante il risultato, fu un test prezioso: SpaceX raccolse dati critici su propulsione, aerodinamica e dinamiche di separazione, confermando il potenziale del sistema.

Dopo questo primo tentativo, SpaceX non rallentò. Nel 2024, un nuovo test con Starship SN25 e Super Heavy Booster 9 dimostrò miglioramenti significativi. La separazione degli stadi, uno dei punti più critici, fu finalmente eseguita correttamente. Anche se il veicolo non completò l’orbita, il test fu considerato un grande passo avanti, con particolare attenzione alle prestazioni dei motori Raptor.


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