Napoli -Roma me la immagino famelica. Napoli -Roma per me è Blue Velvet, grandissima pellicola dell’immenso David Lynch.

Presentazione del match

Napoli-Roma sarà il posticipo serale che chiuderà la prima giornata di ritorno. Una partita molto sentita da ambo le parti, visti gli eventi passati e recenti. Un test non facile per gli azzurri, contro la seconda squadra (pari merito con l’Atalanta) per rendimento in trasferta. Spalletti conosce bene le insidie di questo match, per questo sta lavorando non solo sul piano tecnico-tattico ma anche sull’aspetto mentale dei propri calciatori: il crollo delle inseguitrici, un sostanziale vantaggio accumulato in classifica, le voci inesistenti sulla questione plusvalenze - in merito alla trattativa Osimhen - il moderato e sempre più crescente ottimismo dei tifosi in vista del finale di stagione. Tutti questi eventi potrebbero distogliere l’attenzione dalla realtà e dai tanti obiettivi ancora da raggiungere.

Tuttavia i segnali che arrivano dall’interno vanno tutti in direzione dell’assoluta serenità. Tutto il gruppo Napoli sa che è arrivato il momento – sfruttando anche un calendario che dopo la Roma sembra in discesa, almeno sulla carta - di spingere al massimo per ammazzare definitivamente il campionato. Ma per farlo servono ancora tanti punti. Senza dimenticare che c’è anche un ottavo di finale di Champions da giocare contro l’Eintracht Francoforte, un avversario sicuramente alla portata del Napoli. Raggiungere i quarti di finale per la prima volta nella storia, sarebbe sicuramente un obiettivo affascinante a cui il presidente De Laurentiis tiene tantissimo.

Il match

Napoli-Roma potrebbe rivelarsi la prosecuzione di Napoli-Juventus, soprattutto sotto l’aspetto tecnico/tattico e dell’atteggiamento dei 22 in campo. Si prevede un monologo azzurro, contro una Roma che come sempre baderà più alla fase difensiva che a quella offensiva. Le previsioni portano a pensare ad un match davvero intenso, vibrante, basato sul contatto fisico. La designazione di Orsato, per tali ragioni, non capita a caso. I giallorossi, soprattutto, proveranno ad indirizzarla sotto l’aspetto del furore agonistico. I ragazzi di Spalletti dovranno essere bravi a rispondere con la tecnica e la velocità di esecuzione in fase offensiva.

Le richieste di Spalletti

Spalletti ha lavorato in maniera meticolosa in vista di questo match. La ricerca della profondità e dello spazio dietro la linea dei centrocampisti avversari, sono sempre le tematiche più trattate dal coach in fase di preparazione gara, sia in sala video che sul campo. Dallo studio sui movimenti della linea difensiva giallorossa è emerso che un componente del terzetto Mancini-Smalling-Ibanez, a rotazione e in base a dove si sta svolgendo l’azione, esce in maniera forte e intensa sul ricevente palla, lasciando spazi alle spalle da poter sfruttare. Fondamentale sarà il lavoro di Osimhen, che dovrà essere bravo a tenere botta e giocare di sponda per aprire il campo agli esterni offensivi e ai centrocampisti. Proprio da quest’ultimi, Spalletti si aspetta tanto in vista di domenica, soprattutto da Zielinski con cui ha avuto un colloquio durante la settimana. Il coach partenopeo vuole rivedere il vero “Zielo”, un calciatore strepitoso che grazie ai suoi strappi associati alla grande tecnica in velocità potrebbe davvero fare male a Mourinho.

Non si vive solo d'attacco

Non solo attacco. Il lavoro settimanale si è incentrato molto anche sulla fase difensiva: la richiesta, soprattutto per Kim e Rrhamani, è quella di aggredire continuamente in avanti per soffocare sul nascere le velleità offensive giallorosse. I pericoli maggiori arriveranno molto probabilmente da Dybala, bravo anche ad abbassarsi fungendo da regista, ma servirà estrema attenzione anche sui calci piazzati. La rosa della Roma, infatti, è formata da ottimi battitori (Dybala e Pellegrini su tutti) e saltatori.

Nel bianco e con l'azzurro

Sento questo match come la voce melodica di Bobby Vinton con la sua Blue Velvet che ci accompagna nella sequenza d’apertura del film, in cui ci mostra un cielo azzurro, bellissimo e candido e una perfetta staccionata di un bianco brillante. Questa pellicola sembri volerci dire, almeno simbolicamente, che la presenza dell’oscurità è presente all’esterno, appena percettibile, ma mai lontanissima. La storia finisce con il principio della pellicola. Nel bianco e con l’azzurro.


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