Francesco Calzona, allenatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Cronache di Spogliatoio. Carlo Alvino, noto giornalista, ne ha anticipato un estratto sul suo profilo X.

Dove eri quando il Napoli ti ha chiamato?

“Mi trovavo in Calabria perchè i miei genitori vivono li, perchè stiamo ristrutturando un appartamento, ero con mio fratello, dovevo stare quattro giorni ma non è stato così. Stavo camminando al mare, perchè io tutti i giorni passeggio al mare quando posso almeno 10 km, stavo aspettando un peschereccio col pesce fresco e ho ricevuto una chiamata da un dirigente del Napoli e chiaramente non ho comparato il pesce”.

Hai pensato per un attimo: rischio di bruciarmi?

“La telefonata è durata 40’, ma mentre loro parlavano pensavo. Non ho mai avuto il minimo dubbio. E un’offerta del genere non si puo’ rifiutare, la comfort zone non fa per me, io amo lo sfide, sono andato in un Paese che non conoscevo come la Slovacchia e poi Napoli fa parte della mia vita, tornare e dare una mano era troppo importante”.

Com’è stata la prima volta che sei entrato al San Paolo da primo allenatore, contro il Barcellona?

“Venivo su dalla Calabria con una macchina a noleggio, ero in tangenziale, ho tirato giu’ il finestrino e ho cacciato giu’ un urlo tanta era l’adrenalina e la gioia di tornare a Napoli con questo nuovo ruolo. Riesco poi a essere misurato quando entro dentro lo stadio, ma questa volta è stato diverso perchè ho sentito il carico della responsabilità di rappresentare una Regione. E con me la mia famiglia perchè si rendeva conto del peso di tutto ciò”.