Bruno Giordano, ex attaccante del Napoli, titolare del primo storico scudetto azzurro, ha rilasciato un’intervista a Il Mattino. "Il sudamericano" - veniva chiamato così per le sue abilità palla al piede - è stato uno dei nove tecnicamente più forti della sua epoca. Alla vigilia di Napoli-Milan, ripercorre le sue sfide ai rossoneri, tra gioie e ricordi dolorosi, come la partita persa 2 a 3 al San Paolo. Quando gli uomini di Arrigo Sacchi vennero a vincere lo scudetto in casa degli azzurri.

L'intervista

“Lo scudetto vinto dal Milan in casa nostra mi perseguita. Loro erano in grande spolvero, noi con qualche acciacco tanto che vi fu il calo delle ultime cinque giornate. In quel finale di campionato sarebbe servita una maggiore coesione tra squadra e società ed una presenza più assidua del club in settimana perché vi era stata qualche frizione. Ecco se fosse accaduto quello che si vede attualmente nel Napoli, con il presidente sempre a Castelvolturno, avremmo vinto lo scudetto anche nel 1988”.

De Laurentiis ha affiancato Garcia dopo la sconfitta con la Fiorentina: che messaggio è per i calciatori?

“Il presidente può fare di tutto, basta che non intervenga sul piano tecnico-tattico. Non deve oltrepassare quella linea altrimenti l’effetto sarebbe sbagliato perché indebolirebbe l’allenatore davanti alla squadra. Escludo che De Laurentiis lo faccia, la sua presenza è un supporto in un momento non brillante, ma guardando i risultati il Napoli è messo bene per andare agli ottavi di Champions ed è a soli cinque punti dalla vetta. La stagione è ancora da scrivere”.

https://youtu.be/j_glJWEjtXA?si=5Lv-GPHSV3QioB7k
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Vede appagamento negli azzurri?

“No, assolutamente. Vi è stata qualche incomprensione tra squadra ed allenatore, accompagnata da un po’ di tensione. Cose che avvengono soprattutto quando da un gruppo si distaccano Spalletti,Giuntoli,Kim, ma anche Lozano e Ndombele. Non bisogna commettere l’errore di avere negli occhi il Napoli dello scorso anno perché ogni stagione ha una sua storia. Bisogna saper aspettare perche questa squadra ha potenziale. Napoli non è facile da gestire post scudetto per eccesso di euforia”.