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Mathias Olivera
Mathias Olivera

Si avvicina Napoli-Torino e Conte pensa a nuove mosse: ne parla il Corriere del Mezzogiorno.

Napoli-Torino: Buongiorno in forte dubbio 

Buongiorno continua a lavorare per rientrare, ma il recupero non è ancora completo. La tendinopatia all’adduttore della coscia destra lo ha tenuto fuori contro Bologna, Empoli e Monza e la sua presenza contro il Torino resta in forte dubbio. Sta intensificando gli allenamenti giorno dopo giorno, stringe i denti e spera almeno di poter andare in panchina. La rifinitura di oggi sarà decisiva per capire se potrà essere della partita, magari anche solo a gara in corso.

Il Napoli, nel frattempo, ha imparato a cambiare pelle. In mezzo a infortuni e continue modifiche tattiche, ha costruito un’identità flessibile, capace di adattarsi all’avversario. Con l’assenza di Neres, aumentano le possibilità di vedere Raspadori dal primo minuto, in un ruolo a supporto di Lukaku. L’assetto potrebbe variare durante la partita, con la squadra pronta a passare da un attacco a due punte a soluzioni più ibride, sfruttando i tagli di McTominay sulla sinistra e la capacità di attaccare la profondità, punto debole del Torino. Fondamentali anche gli inserimenti centrali di Anguissa e McTominay, oltre ai palloni in verticale per Lukaku.

Conte sta pensando ad una nuova soluzione per il Napoli-Torino: Olivera centrale

In difesa si sta valutando una nuova soluzione: Olivera centrale al fianco di Rrahmani, con Spinazzola largo a sinistra. Un’idea nata osservando le prestazioni dell’uruguaiano con la Nazionale di Bielsa, dove ha già ricoperto quel ruolo, anche durante la Coppa America chiusa al terzo posto. Conte lo aveva già immaginato in quella posizione in estate, ma gli infortuni ne avevano rallentato l’inserimento. Ora, con Olivera tra i migliori per rendimento, l’ipotesi prende forza. Rafa Marin, intanto, si gioca le sue carte per confermare la maglia da titolare conquistata a Monza.

Mathias Olivera

Al Maradona si va verso il settimo tutto esaurito consecutivo. Conte sa quanto conti il fattore casa: nel 2025 il Napoli non ha mai perso tra le mura amiche e, per rendimento interno, è secondo solo all’Inter. Solo i nerazzurri e l’Udinese sono riusciti a strappare un punto a Fuorigrotta negli ultimi mesi. Il pubblico resta un alleato fondamentale, così come l’organizzazione difensiva, la migliore nei top cinque campionati europei.

Ma se in difesa il Napoli è quasi perfetto, in attacco serve qualcosa in più. I gol finora sono arrivati soprattutto da McTominay e Anguissa, ma Conte si aspetta una scossa da Lukaku, da Politano e dagli inserimenti di Di Lorenzo. Perché se lo scudetto è ancora un obiettivo possibile, ogni dettaglio da qui in avanti può fare la differenza.


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