Napoli Verona, Spalletti ruota gli azzurri ma non le idee
Si gioca Napoli Verona, partita valevole per la 30esima giornata di campionato. Dopo la vittoria di Lecce, e lo sfortunato intermezzo di Champions in casa del Milan, si torna al Maradona per provare a piazzare l’ennesimo mattone utile alla vittoria dello scudetto.
Spalletti recupera pienamente Osimhen e decide di convocarlo. Come anticipato, sono bastati solo due giorni di lavoro in gruppo, con frequenze ed intensità elevate, per ritrovare il miglior Victor. Il nigeriano andrà in panchina e potrebbe giocare i 20 minuti finali - qualora servisse - ai fini del risultato o per una riattivazione muscolare più intensa rispetto agli allenamenti, in vista di martedì. Si deciderà al momento, senza rischiare nulla.
Il tecnico partenopeo – in conferenza stampa – ha annunciato diverse variazioni nell’undici che scenderà in campo stasera. Meret favorito per la porta, ma occhio alla sorpresa Gollini, per motivi che analizzeremo dopo. In difesa potrebbe riposare Rrahmani. Gli eventuali sostituti sono da individuare in Ostigard o Juan Jesus (se si decidesse di dargli più minutaggio in vista di martedì). Kim sicuro del posto, solito ballottaggio Olivera-Mario Rui sulla corsia sinistra. A centrocampo possibile turno di stop per Lobotka, con Demme pronto a ritrovare la maglia da titolare. Anche Frank Anguissa – squalificato per la Champions – partirà dal primo minuto. In attacco, Raspadori è sicuro del posto, almeno per 70 minuti. Riposo per Kvaratskhelia. Le soluzioni per la sostituzione sono due: Elmas, se non venisse impiegato da mezzala, o Lozano, che ha giocato tante partite in passato ricoprendo quella posizione. Difficile pensare ad un impiego di Zerbin dal primo minuto, forse più a gara in corso per far rifiatare uno dei due esterni, poi tutto è possibile.
Presentazione dell’avversario e piano gara Napoli
Il Verona guidato dal duo Zaffaroni-Bocchetti si schiererà in campo con il 3-4-2-1 o 3-4-1-2. Una squadra che, per caratteristiche, è molto simile al Torino di Juric: intensa, fisica, che predilige per i duelli uomo contro uomo. Ovviamente le analisi sono fatte studiando le partite prima del match contro gli azzurri. L'atteggiamento del Verona, di grande intensità e pressing, visto contro la Juventus allo Stadium, ad esempio, potrebbe subire delle modifiche a causa del grande gioco espresso dalla squadra di Spalletti. Cosa che tante squadre hanno fatto per limitare gli azzurri. Staremo a vedere. Diverse individualità interessanti tra gli scaligeri, come il tuttofare Tameze, lo slovacco Duda, Faraoni, il mobile Ngonge, e soprattutto Kevin Lasagna, giocatore dalla grande velocità e bravissimo nell’attacco della profondità. Occhio anche a Djuric, molto forte nel gioco aereo. Nel reparto difensivo, i vari Dawidowicz, Hien e Ceccherini, amano aggredire in alte di campo. Gli avanti azzurri dovranno essere bravi nel solito lavoro di tirare fuori il comparto difensivo avversario. Da sfruttare soprattutto il lato destro di attacco con inserimenti. Jack Raspadori (come spiegato nel pre Milan-Napoli) è uno che può svolgere perfettamente questa mansione tattica.
Il piano gara impostato sarà – molto probabilmente – simile a quello esibito contro il Torino (0-4). Attenzione fondamentale per la costruzione da dietro, con il possibile abbassamento delle due mezzali di fianco al mediano, per incentivare il pressing ultra-offensivo dei veronesi. Spalletti è un tecnico che non fa i salti di gioia quando la squadra riporta frequentemente il pallone sul portiere, ma contro squadre che adottano questo atteggiamento di pressione forte, la costruzione diretta tra il numero uno e gli attaccanti (soprattutto quello centrale) è da prendere in grande considerazione. Per questo motivo, anche se Meret resta favorito, esistono chance di titolarità per Gollini, un portiere bravo con i piedi e che si allena sempre con grande professionalità e dedizione.
Studio palle inattive
Lavoro simile alle settimane pre Napoli-Atalanta e Torino-Napoli, con gol di testa (Rrahmani e Osimhen) nati da situazioni di corner. Occhio – quindi – alla zona centrale dell’area di rigore. Vedremo se il kosovaro giocherà, altrimenti fiducia in Juan Jesus o Ostigard, Kim e Di Lorenzo.