Napoli, l’allenatore era il tuo unico problema?
Chi vi scrive ha già dichiarato di non essere troppo concorde con il secondo esonero stagionale, nonostante numeri al limite del terrificante. A meno che, il nuovo allenatore, non fosse stato contrattualizzato almeno per il prossimo triennio. Quindi, il tecnico prescelto per il nuovo progetto a medio termine.
Aurelio De Laurentiis, invece, rimanda ancora all'estate la decisione sull'allenatore del nuovo corso, confezionando una sorta di contratto a progetto per Francesco Calzona. Accettato, senza troppe pretese, dal tecnico di Vibo Valentia, pronto a giocarsi il meritatissimo europeo con la Slovacchia.
Una serie di domande, però, albergano nella testa del tifoso azzurro: Come mai Calzona non è stato preso dopo Garcia? La Federazione Slovacca ha accettato oggi (con tanto di vademecum da rispettare, ovviamente), l'avrebbe fatto a novembre? L'ex braccio destro di Sarri è venuto per ripristinare, in due mesi, quello che era il sarrismo, ultimo vero baluardo nella testa del presidente?
Ed ancora: Quindi questo è un indizio per il prossimo allenatore, sarà quindi uno che predilige il famoso 4-3-3? Ma soprattutto, sarà la mossa giusta prendere il terzo tecnico con contratto trimestrale? Di conseguenza, il problema è unicamente di natura tecnico/tattica?
La speranza, chiaramente, è che sia proprio così. Che non esistano diatribe di spogliatoio, dislivelli di ingaggi portati stranamente in verticale e non più in orizzontale, rinnovi contrattuali che si discostano da quella che è la politica societaria e calciatori pagati tanto che vedono pochissimo il campo.
Se tutte queste ipotesi si riveleranno infondate, ed i problemi di questa stagione si risolveranno con un bravissimo allenatore come Calzona, che riporterà il gioco al centro dell’attenzione, allora la scelta si rivelerà vincente.
In caso contrario, servirà, già a giugno, una presa di posizione netta da parte della società, che dovrà rincorrere, ancora una volta e si spera per sempre, alla sua collaudata politica. Quella che vacilla dopo annate importanti, ma torna in voga al termine di quelle deludenti.
Il tifoso azzurro applaude convinto il ritorno di Francesco Sinatti, dopo la disgraziata parentesi di Rongoni, che ha fatto malissimo da queste parti. Un ritorno importante per l'oggi e per il domani. E che ci lancia un segnale chiaro ed inequivocabile: la preparazione atletica è stata un disastro.
Già stasera avremo le prime risposte, anche se, Calzona, non potrà mai già risultare decisivo, sia in positivo che in negativo, in questa andata di ottavi di finale di Champions League.