Napoli-Atalanta: formazioni e analisi tattica del match
Napoli-Atalanta aprirà la domenica di campionato: appuntamento con il lunch match delle 12.30 allo stadio Diego Armando Maradona
Napoli-Atalanta aprirà la domenica di campionato: appuntamento con il lunch match delle 12.30 allo stadio Diego Armando Maradona. Una sfida che promette di essere avvincente e ricca di significato per entrambe le squadre. Gli azzurri sanno che una vittoria sarebbe vitale in termini di classifica, anche per affrontare con maggiore tranquillità la prossima sfida contro l'Inter. La possibilità, molto realistica, di restare a +4 sui nerazzurri renderebbe l'impegno di domenica prossima ancor più ricco di valore. Dall'altra parte, l'Atalanta si presenta come una delle formazioni più temibili del campionato, grazie al suo attacco molto prolifico. Gli uomini di Gasperini proveranno ad ottenere punti preziosi per restare nelle zone alte ma, al contempo, dovranno pensare anche alla sfida di Champions League contro lo Stoccarda.
Napoli-Atalanta: le probabili formazioni
Nessuna novità di rilievo in casa Napoli. Lobotka non è ancora pronto, quindi Conte è pronto a confermare in blocco l'undici di partenza sceso in campo contro il Milan.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; McTominay, Gilmour, Anguissa; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia
Qualche dubbio di formazione per Gasperini: sulle corsie esterne dovrebbero agire Zappacosta e Ruggeri, ma non va escluso il possibile inserimento di Bellanova. Situazione in divenire nel reparto offensivo: Retegui e Lookman sembrano certi del posto. Da capire se insieme a loro agirà uno tra De Keteleare e Samardzic, oppure si opterà per una scelta leggermente più conservativa inserendo Pasalic. Il quasi azzurro Brescianini torna nella lista dei convocati.
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Zappacosta, de Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic; De Keteleare, Lookman.
Napoli-Atalanta: come l'ha preparata Gasperini
Gasperini predilige per un modulo 3-4-1-2 o 3-4-2-1, che permette un'ottima fluidità offensiva. La fase di costruzione si sviluppa in due modi: in quella "bassa", i centrocampisti centrali supportano la manovra giocando di sponda verso i terzini, mentre in quella "media", quest'ultimi si piazzano ai lati del difensore centrale (costruzione a 3), con i due braccetti aperti in fascia pronti a lavorare di catena con gli esterni. Uno dei tratti distintivi del gioco dell'Atalanta è la rapidità nelle transizioni. Gli sviluppi principali avvengono dalle corsie laterali, con frequenti filtranti centrali verso Retegui e i due trequartisti. Quando l'attaccante della Nazionale italiana si abbassa a fare gioco, gli altri attaccano gli spazi alle spalle: braccetti, esterni e centrocampisti, tutti pronti ad inserirsi a turno. Lookman e De Ketelaere sono due calciatori estremamente versatili e dinamici. Entrambi si muovono con grande abilità nel reparto offensivo, potendo occupare posizioni sia esterne che interne. La loro capacità di venire incontro al pallone, facendo finte per poi attaccare improvvisamente gli spazi, li rende due elementi chiave nel sistema tattico della squadra orobica. In particolare, Lookman è noto per la sua rapidità ed il suo dribbling, mentre De Ketelaere si distingue per la sua tecnica ed intelligenza di gioco.
In fase di non possesso, l'Atalanta è nota per il suo pressing aggressivo uomo su uomo a tutto campo, che inizia dalla linea d'attacco. La squadra cerca di recuperare palla il più vicino possibile alla porta, costringendo spesso gli avversari a commettere errori in fase di prima costruzione, dove non c'è una disposizione tattica ben precisa, proprio perché i bergamaschi si basano molto sui movimenti dei rivali seguendoli di continuo. Mentre in fase costruzione media, il 5-2-3 (con abbassamento degli esterni sulla linea difensiva) è sicuramente più evidente. Quel che è certo è che Gasperini porta tanti uomini in pressing nell'altra metà campo, esterni e difensori compresi: rottura della linea molto frequente soprattutto con Hien e Kolasinac.
Napoli-Atalanta: Conte e le giocate per saltare la pressione bergamasca
Il Napoli di Antonio Conte si prepara ad affrontare l’Atalanta di Gian Piero Gasperini con una strategia di gioco ben definita, mirata a superare la pressione alta degli orobici e ad innescare le proprie armi offensive. In fase di possesso, gli azzurri cercheranno di costruire dal basso: Conte ha intensificato il lavoro sulla fase di uscita palla, invitando la linea difensiva (compreso il portiere) a girare il pallone con velocità, cercando di mandare a vuoto il pressing orobico per poi verticalizzare in avanti. Uno degli aspetti chiave della preparazione alla partita prevede l'idea di utilizzare i centrocampisti e gli attaccanti con grande fluidità. Quest'ultimi non saranno chiamati a mantenere statiche le loro posizioni, ma piuttosto a muoversi in modo coordinato e sincronizzato. A turno, si abbasseranno, come se cercassero di ricevere il pallone nei pressi della propria metà campo, attirando fuori posizione i difensori atalantini. Questa continua alternanza tra abbassarsi ed attaccare i corridoi liberi, potrebbe aprire occasioni per scattare in profondità, idealmente alle spalle della linea difensiva bergamasca.
Una delle uscite che sarà maggiormente utilizzata in costruzione, si baserà sulla verticalizzazione immediata da parte del difensore centrale o del terzino, nel momento in cui avverrà la risalita in pressione dell'avversario. Si prevede un'attenzione particolare alla fascia destra, dove il duo Rrhamani-Di Lorenzo potrà lavorare in sinergia. Questa tattica mirerà a trovare l'uomo disposto nelle zone intermedie, potendo contare anche sull'abbassamento di Politano che porterà fuori zona l'esterno di centrocampo. Da quella zona di campo, inoltre, l'ex Sassuolo avrà la possibilità di giocarla in maniera diretta (pallata). Allo stesso modo, anche Meret potrebbe optare per giocate di questo tipo, cercando la fisicità e le capacità aeree di Lukaku o Mc Tominay, in modo da bypassare la pressione degli avversari. Un altro calciatore su cui si farà affidamento in fase di costruzione sarà Billy Gilmour. Lo scozzese ha mostrato una grande visione di gioco già nel match di Milano, trovando alcune linee di passaggio molto interessanti (vedi foto) capaci di eludere la prima pressione rossonera.
In fase di non possesso, il Napoli dovrà prestare particolare attenzione sugli esterni, poiché le corsie sono spesso le zone sfruttate dai bergamaschi per creare superiorità numerica. Il consueto lavoro di Politano nella doppia fase sarà utile per contrastare, molto probabilmente, gli attacchi del duo Ruggeri-Lookman. Contenere gli esterni di Gasperini sarà fondamentale anche per limitare le loro opportunità di cross, soprattutto verso lo specialista Retegui, e di rapidi cambi di gioco per l'esterno a chiudere sul palo opposto. In linea generale, ci si attende la solita partita compatta e di grande sacrificio nella fase di non possesso, con possibilità di cambiare disposizione tattica durante il match stesso, nella speranza di subire meno imbucate centrali rispetto alla partita con il Milan. Ci saranno momenti di gara in cui il Napoli lascerà volutamente il possesso palla all'Atalanta, restando in blocco compatto nella propria metà campo, perché sa che se gli ospiti dovessero perdere palla in fase offensiva, si aprirebbero scenari in ripartenza davvero interessanti.