Dopo le proteste e le richieste di aiuto e di assistenza, il popolo delle Vele si fa sentire marciando sull'intero territorio napoletano in simbolo di protesta.

Una marcia di centinaia di persone ha girato per le strade del centro di Napoli, fino ad ottenere un colloquio con il sindaco Manfredi, il quale sta trovando una sistemazione dignitosa alle prime 800 persone.

Lo step finale della marcia era proprio Piazza Municipio, attraversando corso Garibaldi e corso Umberto, dove c'è la sede del Comune.

La marcia ha richiamato all'attenzione molti giornalisti, i quali si sono diretti sul posto per cercare di intervistare le persone lì presenti: ai microfoni sono arrivate parole di rabbia, dolore, rassegnazione, ma anche di speranza e determinazione.

"Anche noi meritiamo un tetto sopra la testa dignitoso, l'attenzione da parte delle istituzioni è sempre venuto meno nella nostra zona" - sono le parole di un presente alla manifestazione che spiega il motivo della marcia.

Giunti a Palazzo San Giacomo, una delegazione è stata ricevuta dal sindaco per valutare le strade possibili per le 800 persone sgomberate dal mostro di cemento. 

AgenziaDire.it

 "Ci sono già 50 camera a disposizione, ora ne discuteremo in assemblea, ma tutto va nella direzione per dare dignità alle famiglie che stanno vivendo l'emergenza. Dopo la decisione dell'assemblea valuteremo il resto" - questo è quanto ha dichiarato il portavoce del Comitato Vele Omero Benfenati uscito dal Comune

Il sindaco, poi, ha dato garanzia sul rispetto del censimento comunale del 2023 in relazione al progetto Restart Scampia che dá diritto al nuovo alloggio e massimo impegno per il celere completamento dei cantieri Pnrr.

Nei prossimi giorni, l'emergenza potrebbe allargarsi, perché a essere sgomberate potrebbero essere anche le famiglie delle Vele Gialla e Rossa.

L'offerta di 50 camere non soddisfa neanche lontanamente le esigenze delle 800 persone. Ed è su questo che discuterà l'assemblea, prevista per le 21.30 nella sede di Scampia dell'Università Federico II, dove una parte degli abitanti ha trovato rifugio dal 23 luglio.

Finora, il popolo delle Vele ha sempre chiesto soluzioni immediate e contemporanee per tutti gli sfollati. Il passare dei giorni, però, potrebbe portare a valutazioni diverse.