Calciomercato Napoli, il PSG non vorrebbe pagare tanto Kvaratskhelia: le ultime
Come noto il caso Khvicha Kvaratskhelia è ormai scoppiato, col giocatore che è in trattativa serrata col PSG. Non ci sarebbero problemi tra i transalpini ed il giocatore, ce ne potrebbero essere tra società. La redazione francese di Foot Mercato prova a fare il punto della situazione.
Cosa dice FootMercato su Kvaratskhelia
“La finestra di mercato invernale del PSG potrebbe assumere un risvolto inatteso. Come riferito ieri, la pista Khvicha Kvaratskhelia ha ripreso slancio e sono stati rilanciati i contatti tra i due club. 5 mesi fa, però, il PSG fu costretto a cedere su questo tema, di fronte all'inflessibilità dei dirigenti napoletani, e soprattutto del suo presidente Aurelio de Laurentiis, che soprattutto non voleva turbare l'allenatore da lui appena nominato, Antonio Conte.
Conte aveva designato Kvaratskhelia come indispensabile e c'erano grandi speranze di rinnovarlo visto che i rapporti con l'agente del 23enne georgiano si erano finalmente riscaldati. Ma da allora nessuna proroga e uno status sempre meno imprescindibile nella mente di Conte, che ha trovato altri elementi forti, come vi abbiamo spiegato. Quindi la porta si è aperta di nuovo”.
Il PSG prova a includere i giocatori per Kvaratskhelia
“Secondo le nostre informazioni, Aurelio De Laurentiis ha fissato un prezzo inferiore a quello richiesto durante l'ultima finestra di mercato estiva. Tra gli 80 e i 90 milioni di euro, e questo potrebbe bastare. Problema, il PSG non vorrebbe spendere più di 60 milioni di euro quest'inverno, anche se ciò significa pagare la cifra a giugno con una formula particolare. Il che non piace al presidente napoletano, che vuole accelerare su altri temi e che vuole beneficiare della massima liquidità.
Il PSG propone anche altre due formule per convincere il Napoli: 45 milioni + Randal Kolo Muani, oppure 60 milioni + Milan Skriniar. Due formule che contengono insidie. Per il primo è semplice, la destinazione non è gradita dall'attaccante francese. Per la seconda opzione c'è il problema dello stipendio. In ogni caso, le discussioni sono concrete. Resta da vedere se le due parti riusciranno a raggiungere un accordo entro la chiusura dei mercati, prevista per il 3 febbraio”.