Penultima giornata di campionato per il Napoli di Francesco Calzona, che affronterà la Fiorentina al Franchi nell’anticipo del venerdì valevole per la 37esima giornata di Serie A. Italiano vuole salutare al meglio il suo pubblico, chiudendo il discorso Conference League (in attesa della finale). Dall’altra parte gli azzurri non hanno nulla da perdere e si giocano l’ultima chance di approdare nella terza competizione europea per importanza. Ma lo vogliono davvero? Lo capiremo definitivamente stasera.

Probabili formazioni

Assenza pesante in casa Napoli, mancherà Victor Osimhen fermato da un affaticamento muscolare. Fuori dalla lista dei convocati anche Gollini, Mario Rui e Zielinski. Nel 4-3-3 di Calzona, Juan Jesus dovrebbe affiancare Rrahmani al centro della difesa, salvo sorprese dell’ultimo minuto. Di Lorenzo ed Olivera sugli esterni. Confermato il trio di centrocampo Lobotka-Anguissa-Cajuste. In attacco molto probabilmente sarà Raspadori il sostituto di Osimhen, con Politano (o Ngonge) e Kvaratskhelia ai suoi lati.

In casa viola, il tecnico Vincenzo Italiano non dovrebbe effettuare troppe variazioni: nel solito 4-2-3-1, ballottaggio tra Kayode e Dodo' sulla destra. Biraghi confermato sul lato opposto. Al centro si va verso la presenza dal primo minuto di Milenkovic al fianco di Martinez Quarta. Arthur e Bonaventura favoriti per ricoprire i ruoli dei due mediani. Trio offensivo di velocità e tecnica formato da Nico Gonzalez, Beltran e Koumé, alle spalle della prima punta Belotti.

Analisi avversario e partita

La Fiorentina prova a giocare un calcio offensivo e spettacolare. Il tecnico Italiano predilige per un modulo tattico 4-2-3-1, ma può fare anche il 4-3-3, cercando di tenere il possesso del pallone e di attaccare costantemente. Per gestione del possesso s’intende la non ricerca a tutti i costi della giocata diretta, ma solo quando possibile. La costruzione del gioco avviene da dietro con i due centrali difensivi ed un mediano che si abbassa in aiuto. Le caratteristiche principali della viola includono un gioco fluido e di squadra, che punta a creare, attraverso il possesso, spazi per i tanti giocatori che si posizionano sulla trequarti avversaria. Spesso anche i terzini vanno ad occupare le posizioni intermedie. Gli esterni agili e veloci, rigorosamente a piedi invertiti, sono in grado di creare occasioni da gol rientrando di frequente sul piede forte, lasciando opportunità di sovrapposizioni ai terzini.

In fase di non possesso, la compagine di Italiano è nota per il suo utilizzo intenso ed efficace del pressing per recuperare il pallone più velocemente possibile. La prima pressione avviene con l’attaccante centrale affiancato dal trequartista, con uno dei due mediani che a turno si alza in marcatura sul regista avversario. La linea difensiva è alta ed aggressiva soprattutto con i due centrali che costantemente escono in marcatura addirittura nella metà campo avversaria.

Napoli e Fiorentina si sono già affrontate due volte in questa stagione. Una vittoria a testa per entrambe. All’andata era il Napoli di Garcia: fu una gara molto “allegra” dal punto di vista tattico; reparti sfilacciati e tante possibilità di ripartenze lasciate alla viola che banchettò senza problemi al Maradona. 1-3 il risultato finale. In Supercoppa, invece, Walter Mazzarri riuscì a togliere tutti i riferimenti offensivi ad Italiano proponendo il modulo 3-4-2-1. Squadra corta e reparti compatti, pochissime chanche da rete per i toscani, e vittoria azzurra per 3 a 0.

Stasera, molto probabilmente, assisteremo ad una partita divertente e con continui ribaltoni da un’area all’altra. Gli uomini di Calzona dovranno essere bravi a lavorare sulla profondità che abitualmente concede la difesa viola. Non sarà facile senza Osimhen. Se dovesse giocare Raspadori, il suo utilizzo sarà improntato sulla ricerca del posizionamento sulla trequarti, per cercare di tirare fuori i difensori viola e in seguito attaccare la profondità.