Termina 2-0 la sfida valevole per l’ultima giornata di Serie A tra Napoli e Sampdoria in scena al Maradona, a decidere le reti, entrambe nel secondo tempo, di Osimhen su rigore e Simeone subentrato proprio al nigeriano. I partenopei chiudono la stagione a quota 90 punti, miglior attacco (77 gol fatti) e miglior difesa (28 gol subiti) del campionato. Se il Napoli chiude al meglio una stagione da sogno, la Sampdoria chiude nel peggiore dei modi un’annata che la vede ultima in classifica con soli 19 punti in 38 partite, solamente 3 le vittorie stagionali.

Andiamo ora ad analizzare il match attraverso i numeri dei protagonisti in campo.

Il Napoli scende in campo con il 433, con la formazione titolare che ha caratterizzato questa stagione, gli unici due cambi sono rappresentati da Ostigard difensore centrale al posto di Kim e Elmas sulla destra. 

In fase offensiva linea a 3 formata dai due difensori centrali e Lobotka a impostare, Elmas più centrale al fianco di Anguissa con Di Lorenzo esterno alto a destra, a sinistra Kvaratskhelia vicino ad Osimhen a lasciare campo per Mario Rui sulle corsie laterali. In fase difensiva 442 con Elmas che si abbassa al fianco dei tre di centrocampo a formare una linea a 4, in avanti Kvaratskhelia affiancato ad Osimhen a portare il pressing.

La Sampdoria disposta con un 3412, Turek tra i pali, Gunter, Amione e Murru in difesa, Zanoli e Augello esterni di centrocampo con Paoletti e Rincon sulla metà campo, sulla trequarti Leris alle spalle di Gabbiadini e Quagliarella. 

In fase di possesso Murru è il centrale che scala per andare in costruzione sulla fascia sinistra, con Augello che di conseguenza avanza da esterno alto, Leris passa dalla trequarti alla seconda punta, con Gabbiadini che si allarga sull’esterno destro in sovrapposizione con Zanoli formando un attacco a 3 e sfruttando il piede invertito. In fase di non possesso la difesa passa a 4 con Murru da terzini sinistro e Zanoli a destra, linea a 4 di centrocampo con Gabbiadini a sacrificarsi sulla destra e Augello sulla sinistra, Leris posizionato alle spalle di Quagliarella punta unica.

Il match 

La partita ha visto una sola squadra in campo, i padroni di casa infatti hanno subito sfruttato il possesso lasciato dalla Sampdoria per essere aggressivi palleggiando nella metà campo avversaria, il Napoli infatti chiude il match con il 73% di possesso palla, 65% nella metà campo avversaria (65m il baricentro), costringendo la Sampdoria ad abbassare notevolmente il proprio baricentro (61% di possesso nella propria metà campo, 35m il baricentro). Il Napoli crea diverse occasioni, in particolare nella seconda frazione, che chiude con 1.49 xG, 62% di possesso palla, 12 conclusioni, 8 nello specchio, 2 grandi occasioni, 242 passaggi riusciti (91%) e due gol realizzati.

La Samp con un centrocampo più fisico e un attacco a 3 con Augello a supporto e Gabbiadini a destra ha provato a creare maggiore peso offensivo ma una linea a 2 formata da Rincon e Paoletti si è rivelata scarna tecnicamente per impensierire il centrocampo avversario, ed infatti pochi sono stati i palloni giocabili in avanti dal tridente, nessun passaggio chiave dal centrocampo blucerchiato, ben 12 i possessi persi.

I maggiori pericoli per i padroni di casa sarebbero dovuti arrivare sulla destra, dove Gabbiadini e Zanoli hanno creato maggiormente sfruttando anche i movimenti a portare via l’uomo di Leris, in tal senso grande prestazione della coppia Ostigard-Mario Rui sulla sinistra, il numero 55 ha chiuso con 98 tocchi (90% di precisione), 4 palle lunghe riuscite (su 6) e 7 duelli vinti di testa (su 10), 0 dribbling subiti. Il portoghese ha chiuso il match con 78 tocchi, 90% di precisione, 1 passaggio chiave, 70% di contrasti vinti, 1 dribbling subito.

A sfruttare il maggiore peso offensivo messo in campo dalla Sampdoria sulla destra, la catena sinistra del Napoli, dal quale sono arrivati gran parte delle occasioni create dalla squadra di Spalletti, Zielinski infatti ha agito da mezzo esterno a sinistra, Kvaratskhelia invece ha giocato maggiormente dentro al campo rispetto al suo ruolo in questa stagione (largo a sinistra), per il polacco 76 tocchi, 97% di precisione, 5 passaggi chiave, 100% le palle lunghe riuscite, 100% i dribbling riusciti, 2 (su 2) i contrasti vinti a terra. Per il numero 77 neo MVP di Serie A, 99 tocchi, 81% di precisione, 3 passaggi chiave, 60% le palle lunghe riuscite, 1 grande opportunità creata, 6 i contrasti vinti.

Man of the match 

Ancora una volta ad aprire e decidere la gara, il gol porta il nome di Victor Osimhen, 26esimo gol stagionale, capocannoniere della Serie A, 17 gol nel solo 2023, primatista in questo senso in Europa. Nella partita di ieri l’ex Lille ha disputato un match in cui è stato maggiormente coinvolto nella manovra, con un avversario così basso i movimenti alle spalle della difesa funzionano poco e allora è stato costretto a giocare spalle alla porta sfruttando i movimenti dei compagni e i triangoli offensivi con le mezz’ali, questo il motivo dei tanti tocchi, 43 (28 di media in stagione), questi i numeri più significativi del match, 22 passaggi riusciti (81% la precisione), 4 i passaggi chiave (1.1 di media), 4 contrasti vinti, 2 conclusioni, 1 in porta, e il rigore segnato che ha aperto il match.


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