"Apriamo per l’inizio della prossima settimana".

L’annuncio arriva dalla libreria Mondadori in Galleria Umberto.

E la data cerchiata in rosso è lunedì 5 agosto: "Al 99 per cento".

Ieri il bookstore ha ricevuto il via libera dal Comune.

Si conclude cosi una disavventura durata più di due mesi: il 17 maggio il locale, due piani per oltre mille metri quadrati e 148 mila libri, fu aperto al pubblico.

Ma il giorno dopo fu chiuso dalla polizia muni- cipale.

Il motivo? Mondadori non aveva tutti i permessi in regola.

Tanta delusione tra curiosi e appassionati di lettura che avevano assistito all’inaugurazione il venerdì e poi il sabato mattina avevano trovato le porte chiuse.

Uno schiaffo per la città che punta su uno spazio di cultura per rilanciare un monumento come la Galleria, al centro spesso di polemiche per il degrado.

E che ora ospita anche Starbucks, colosso americano del caffè, che ha iniziato proprio a maggio.

Cosa era successo a Mondadori?

Era stata avanzata una richiesta agli uffici di Palazzo San Giacomo per un negozio di vicinato: ma l’autorizzazione che occorreva al gruppo di Segrate era invece per una struttura di “media distribuzione”.

In due mesi sono state grate le carte, riformulati i pareri a Vigili del fuoco, Asl e vigili urbani.

E, al termine della Conferenza dei servizi, con tutti gli enti coinvolti, è scattato l’ok.

Ora gli sforzi sono concentrati per aprire lunedì 5 agosto, di pomeriggio.

L’ultima incertezza che potrebbe far slittare l’evento è legata alla disponibilità di alcuni invitati di spicco.

Immagine tratta dal sito de Il Corriere del Mezzogiorno https://napoli.corriere.it

Perché vanno incastrati gli impegni di tutti.

Ci sarà il sindaco Gaetano Manfredi, ma al taglio del nastro sarebbero attesi anche scrittori come Maurizio De Giovanni, Viola Ardone e Lorenzo Marone.

Dal 17 maggio le luci della libreria era rimaste accese, con i volumi ben visibili dalle vetrate sulla Galleria beffardamente chiuse.

"Possibile che in questa città si moltiplicano pizzetterie e friggitorie, ma non si riesce ad aprire una libreria?", si chiedevano gli avventori di Mondadori la mattina del 18 maggio davanti alla scritta: “Per motivi tecnici, oggi lo store rimarrà chiuso. Ci scusiamo per il disagio”.

Da allora non ha mai aperto.

Nel frattempo i tecnici della Mondadori si sono rimessi a lavoro per risolvere l’impasse.

Massima collaborazione dal Comune, gli uffici che fanno capo all’assessorato alle Attività produttive di Teresa Armato hanno indicato tutti i requisiti previsti dalle norme e le procedure da seguire.

A partire dall’impianto per il microclima legato all’attività nel piano interrato con adeguata illuminazione e sistema antincendio.

E la disponibilità di un garage nelle vicinanze, come stabilito dalle norme, con tanto di convenzione per un certo numero di posti auto.

Gli ostacoli per il bookstore in Galleria erano iniziati già a dicembre scorso.

Quando sembrava tutto pronto per lo start verso Natale, il cantiere fu fermato dalla Soprintendenza: non c’era l’ok, in particolare, sulla ristrutturazio- ne della scala interna.

Alla fine si è trovata la quadra su tutto, tenendo fede al progetto di una libreria “ecosostenibile” ispirata alla “civiltà giapponese”.

Scaffali che riprendono la linea dei tronchi degli alberi, ferro riciclato, pitture ecologiche alle pareti.

E soprattutto, tra i 148 mila volumi, uno spazio dedicati agli eventi, come presentazione di libri. Una selezione con dischi e vinili.

E poi un’area coworking per studenti e lavoratori con Wi-Fi a disposizione.

Tra le particolarità una stanza dedicata alla meditazione.

Immancabile la buvette per enodegustazioni.

Alle pareti le immagini di “Metamorfosi napoletane” realizzate da quattro fotografi: Michele De Cesare, Gerardo Massaro, Fabio Monk, Davide Orfeo.